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Giovedì 29 aprile si celebra la Giornata Nazionale del Martirio del Clero Polacco nel 76° anniversario della liberazione del campo di concentramento di Dachau. La celebrazione principale, come ogni anno, si terrà presso il Santuario di S. Giuseppe a Kalisz con una santa Messa alle 12.00 presieduta da Mons. Grzegorz Suchodolski, Vescovo di Siedlce.

Il Presidente della Conferenza Episcopale Polacca, l’Arcivescovo Stanisław Gądecki, ha ricordato che il campo di concentramento di Dachau è stato un luogo di particolare martirio del clero polacco. Ha sottolineato che i sacerdoti polacchi a Dachau sono stati trattati peggio di altri ecclesiastici, ad esempio del clero tedesco. A loro era proibito celebrare la Santa Messa e le funzioni.

Il Presidente dell’Episcopato ha sottolineato che Dachau è un luogo particolarmente importante per il clero moderno, perché qui i sacerdoti possono apprendere la fortezza di spirito e l’abnegazione che il clero di quel tempo aveva. “Per questo, oggi, che non viviamo tali circostanze, che godiamo della libertà, vale la pena che i sacerdoti, che spesso prendono alla leggera la loro vocazione e vi rinunciano per futili motivi, vedano cosa sia davvero il sacerdozio” – ha sottolineato.

Istituita dall’Episcopato nel 2002, la Giornata del Martirio del Clero Polacco mira a commemorare i sacerdoti vittime dei sistemi totalitari, in particolare del nazismo e del comunismo. Le celebrazioni a Kalisz sono un ininterrotto pellegrinaggio di ringraziamento annuale dei sacerdoti – prigionieri di Dachau – per la liberazione del campo di concentramento avvenuta il 29 aprile 1945. Temendo la liquidazione del campo, si affidarono a S. Giuseppe e fecero voto che se fossero sopravvissuti, avrebbero compiuto ogni anno un pellegrinaggio alla Chiesa di S. Giuseppe a Kalisz. Il campo di concentramento è stato liberato il 29 aprile 1945. I sacerdoti polacchi salvati hanno mantenuto la loro promessa per tutta la loro vita e hanno compiuto pellegrinaggi a Kalisz in ringraziamento per essere stati salvati. L’ultimo di loro, don Leon Stępniak, è morto nel 2013.

Dachau era il campo principale per il clero cattolico, protestante e ortodosso. Dei circa 3mila monaci, diaconi, sacerdoti e vescovi cattolici imprigionati, 1773 provenivano dalla Polonia. 868 sacerdoti sono stati martirizzati nel campo, la maggior parte dei quali provenienti dalla diocesi di Poznań (147), Włocławek (144) e Łódź (112). Dei quasi 600 religiosi, il gruppo più numeroso di vittime erano gesuiti, missionari e salesiani.

Il 29 aprile 2015, nel 70 ° anniversario della liberazione del campo di concentramento tedesco a Dachau, vescovi e sacerdoti di tutta la Polonia hanno compiuto pellegrinaggi in questo luogo.

La celebrazione di quest’anno della Giornata del martirio del clero polacco sarà trasmessa da Kalisz dalla Radio Familia della diocesi di Kalisz e dalla televisione Internet “Dom Józef”.

Ufficio Stampa della Conferenza Episcopale Polacca