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Tutti sono invitati a partecipare al rendimento di grazie, in particolare coloro che, a causa delle restrizioni, non hanno potuto partecipare personalmente alla beatificazione del Primate Stefan Wyszyński e di madre Elżbieta Czacka. A mezzogiorno sarà celebrata una S. Messa solenne, con la partecipazione dei vescovi polacchi.

Il Card. Kazimierz Nycz invita anche coloro che ricordano il Primate Wyszyński grazie alle visite parrocchiali e alle cresime. Sono invitati pure i fedeli delle parrocchie erette dal beato Stefan Wyszyński, così come le nuove comunità che vorrebbero che le loro parrocchie fossero patrocinate dai nuovi beati. – Desideriamo ringraziare insieme ai pellegrini e ai partecipanti alla XV Giornata del Ringraziamento per la beatificazione e con la processione al Santuario della Provvidenza portare solennemente le reliquie dei nuovi beati. Vi invito cordialmente tutti – ha affermato il Metropolita di Varsavia.

Il 5 giugno, domenica di Pentecoste a Varsavia, durante la XV Giornata del Ringraziamento, si svolgerà invece il terzo ringraziamento nazionale per le beatificazioni, unitamente alla solenne introduzione delle reliquie nel Santuario della Divina Provvidenza.

Al rendimento di grazie al Santuario della Divina Provvidenza sono stati invitati i vescovi polacchi e quest’anno ne è atteso un gruppo più numeroso. L’omelia durante la Messa principale delle ore 12,00 sarà pronunciata dal vescovo Jan Kopiec.

– Il vescovo di Gliwice è uno storico di formazione ed è di quella generazione che ricorda ancora bene il beato Stefan Wyszyński. Quest’anno celebra il suo 50.mo anniversario di sacerdozio e il 75.mo compleanno. Inoltre è Presidente del Consiglio Programmatico dell’edizione critica delle note “Pro memoria” del Primate Stefan Wyszyński – ha comunicato il Card. Nycz.

“Il Card. Stefan Wyszyński è una figura speciale per i polacchi. Può essere chiamato – accanto a S. Giovanni Paolo II – padre della nostra libertà – sia esteriore che interiore” – ha affermato l’Arcivescovo Stanisław Gądecki, Presidente della Conferenza Episcopale Polacca, incoraggiando a prendere parte alle celebrazioni di ringraziamento a livello nazionale per il dono della beatificazione del Primate del Millennio.

– Questo rendimento di grazie non è solo una formalità o un’usanza che si pratica dopo la beatificazione. Deve renderci consapevoli della responsabilità per l’eredità che il Card. Stefan Wyszyński, per la cui beatificazione abbiamo tanto atteso, ci ha lasciato – ha sottolineato don Przemysław Śliwiński, portavoce dell’Arcivescovo e dell’Arcidiocesi di Varsavia.

– Il fatto della beatificazione mobilita noi, abitanti delle Arcidiocesi di Varsavia, Gniezno, Jasna Góra e Częstochowa, affinché l’eredità del beato Stefan Wyszyński, donato alla Chiesa, e a noi dalla Chiesa, ci rafforzi. Il suo insegnamento non ha un significato puramente storico, ma è ancora attuale. Ci mobilita per mostrarne la sua attualità – ha affermato.

Il portavoce ha inoltre fatto presente che “la beatificazione ha avuto una dimensione soprattutto mediatica”. – Non abbiamo potuto parteciparvi nel numero che avremmo voluto. Molte persone che desideravano venire a Varsavia non hanno potuto a causa delle restrizioni imposte dalla pandemia – ha ricordato. – D’altra parte, il ringraziamento ha già carattere universale. Ha invitato: approfittiamo di questo tempo di ringraziamento, nei tre luoghi, nelle tre date, per essere presenti almeno ad uno di questi momenti.

La beatificazione del beato Stefan Wyszyński e della beata Elżbieta Róża Czacka ha avuto luogo il 12 settembre 2021 presso il Santuario della Divina Provvidenza a Varsavia. Il rito della beatificazione e la S. Messa solenne sono stati presieduti, a nome di papa Francesco, dal card. Marcello Semeraro, Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi.

È tradizione che nei luoghi in cui ha vissuto il nuovo beato e con i quali era legato, vengano organizzate cerimonie di ringraziamento dopo la beatificazione. – Era naturale durante il pontificato di Papa Giovanni Paolo II, quando le beatificazioni avvenivano principalmente a Roma e il rendimento di grazie veniva organizzato nel Paese di provenienza – ha ricordato il card. Nycz.

Dato che papa Benedetto XVI ha raccomandato che le beatificazioni avvenissero nelle Chiese particolari, cioè nelle diocesi da cui il nuovo beato proveniva e le ha affidate al suo delegato, la stessa cerimonia di beatificazione diventa una festa della Chiesa locale.

awo / archwwa.pl

(Tradotto dal polacco da M. Olmo / Ufficio per le Comunicazioni Estere della Conferenza Episcopale Polacca)