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Mi rivolgo a tutti i fedeli e ai loro pastori con l’appello per un approfondimento speciale della loro vita spirituale nel prossimo tempo liturgico – ha scritto l’Arcivescovo Stanisław Gądecki, presidente della Conferenza Episcopale Polacca, nel suo Appello per la Quaresima 2021.

Il Presidente dell’Episcopato ha sottolineato che, nonostante la difficile situazione pandemica e le norme sanitarie obbligatorie, nessuno può essere privato dell’accesso all’Eucaristia e agli altri sacramenti.

Il presidente dell’Episcopato ha dichiarato che nessuno dovrebbe essere lasciato senza un’adeguata cura spirituale. “Incoraggio i sacerdoti ad essere zelanti nel confessionale; ad adattare il ritmo della confessione alle attuali possibilità e necessità dei fedeli e alle norme sanitarie; a creare opportunità per i fedeli di partecipare a ritiri parrocchiali e comunitari, sia a distanza che in presenza”, ha scritto.

“Chiedo a tutti i fedeli di attingere il più possibile dalle pratiche quaresimali, come il digiuno, la preghiera e l’elemosina, e altre forme di pietà, tra cui la Via Crucis, la celebrazione della passione ‘Gorzkie Żale’ e altre” – ha osservato il Presidente della Conferenza Episcopale Polacca.

Ufficio Stampa della Conferenza Episcopale Polacca

Pubblichiamo il testo integrale dell’Appello:

APPELLO DEL PRESIDENTE DELLA CONFERENZA EPISCOPALE POLACCA PER LA QUARESIMA 2021

Mercoledì prossimo inizieremo la Quaresima. Ancora una volta, vivremo questo tempo in una situazione straordinaria di pandemia e di limitazioni sanitarie, che – seppur difficili – sono espressione di una cura responsabile per la salute e la vita di tutti noi.

La Quaresima è un tempo di conversione e preparazione per la celebrazione della Santa Pasqua, la Santa vittoria di Cristo sul peccato e sulla morte. La speranza che deriva dalla fede nella risurrezione ci aiuta a vivere i giorni più tristi e le tragedie più grandi, i tempi di paura e disperazione, e allo stesso tempo ci incoraggia a cercare e compiere la volontà di Dio nella nostra vita.

Quanto profondamente vivremo la prossima Pasqua dipenderà, tra l’altro, dalla disposizione dei nostri cuori e dalla loro adeguata preparazione durante la Quaresima. Pertanto, mi rivolgo a tutti i fedeli e ai loro pastori con un appello per un approfondimento speciale della vita spirituale nel tempo a venire.

Nonostante la difficile situazione pandemica e le norme sanitarie obbligatorie, nessuno può essere privato dell’accesso all’Eucaristia e agli altri sacramenti, cioè il più grande tesoro della Chiesa, attraverso il quale Cristo si dona alla comunità dei credenti e ci rende partecipi dei frutti della sua passione salvifica.

Nessuno dovrebbe essere lasciato senza un’adeguata cura spirituale. Incoraggio i sacerdoti ad essere zelanti nel confessionale; ad adattare il ritmo della confessione alle attuali possibilità e necessità dei fedeli e alle norme sanitarie; a creare opportunità per i fedeli di partecipare a ritiri parrocchiali e comunitari, sia a distanza che in presenza.

Chiedo a tutti i fedeli di attingere il più possibile dalle pratiche quaresimali, come il digiuno, la preghiera e l’elemosina, e altre forme di pietà, tra cui la Via Crucis, la celebrazione della passione ‘Gorzkie Żale’ e altre.

Possa il momento difficile – che stiamo attraversando da oltre un anno – non indebolire il nostro zelo, ma diventare un impulso per lo sviluppo della nostra fiducia e fede nel Signore Risorto.

S.E. Mons. Stanisław Gądecki

Arcivescovo Metropolita di Poznań

Presidente della Conferenza Episcopale Polacca

Vicepresidente del Consiglio delle Conferenze Episcopali Europee (CCEE)

Varsavia, 10 febbraio 2021

Ufficio per le Comunicazioni Estere della Conferenza Episcopale Polacca