Sorry, this entry is only available in Polish. For the sake of viewer convenience, the content is shown below in the alternative language. You may click the link to switch the active language.

La vaccinazione contro il Covid-19 è uno strumento importante per limitare la diffusione dei contagi ed è vista da molte persone come la speranza per il ritorno al normale funzionamento delle società – ha scritto l’Arcivescovo Stanisław Gądecki, Presidente della Conferenza Episcopale Polacca, nella sua dichiarazione sulla Vaccinazione contro il Covid-19.

Il Presidente dell’Episcopato ha sottolineato che la vaccinazione deve essere volontaria, ma allo stesso tempo “la Chiesa sostiene tutti coloro che decidono di vaccinarsi”. Riferendosi alla Nota della Congregazione per la Dottrina della Fede del 21 dicembre 2020 – ha ribadito che “la vaccinazione non è, di regola, un obbligo morale”.

L’Arcivescovo Gądecki ha fatto riferimento all’esempio di Papa Francesco, che non solo si è vaccinato, ma ha ripetutamente richiamato a fare la vaccinazione e ad un’equa distribuzione dei vaccini ai Paesi più poveri.

Il Presidente dell’Episcopato ha inoltre osservato che le vaccinazioni non devono portare a trascurare altri elementi importanti per limitare la diffusione delle infezioni da SARS-COV-2 e del trattamento del COVID-19, ovvero “la cura dell’igiene, la responsabilità nei contatti interpersonali, l’accesso ai servizi sanitari compresa una farmacoterapia efficace, nonché lo sviluppo della ricerca di base e clinica finalizzata a una migliore prevenzione, diagnosi e cura”.

Ufficio Stampa della Conferenza Episcopale Polacca

Pubblichiamo il testo integrale della Dichiarazione:

DICHIARAZIONE
DEL PRESIDENTE DELLA CONFERENZA DEI VESCOVI POLACCHI
SULLE VACCINAZIONI COVID-19

Nel contesto dei numerosi interrogativi riguardanti la posizione della Chiesa cattolica sul tema della vaccinazione contro il Covid-19, vorrei ricordare che la Chiesa si è già espressa più volte su questo argomento.

1.     “La Chiesa ha anzitutto sottolineato che la scoperta dei vaccini può essere considerata – nell’ottica della medicina preventiva – come un frutto speciale di un dono fatto all’uomo da Dio, che non è indifferente alla sorte umana e ai rischi associati alle malattie, anche alle malattie infettive. […] È grazie a questa paterna bontà di Dio – che si manifestata anche nei vaccini disponibili – che è stato possibile eliminare molte malattie infettive che prima erano letali (cioè portavano alla morte), o diventavano causa di disabilità e sofferenza umana» (Posizione del Collegio degli Esperti di Bioetica della Conferenza Episcopale Polacca sui vaccini, 1).

2.     Inoltre, «la vita e la salute sono doni preziosi dati all’uomo e affidati alla sua prudente responsabilità. È una responsabilità che va oltre la semplice cura di sé. La solidarietà interumana, motivata dall’amore evangelico del prossimo, ci ricorda – nel contesto della minaccia di una pandemia e delle vaccinazioni disponibili – il dovere di prendersi cura dell’altro, della comunità umana. Tale atteggiamento deve caratterizzare ed essere determinato dalla cultura cristiana in cui viviamo» (Posizione del Collegio degli Esperti di Bioetica della Conferenza Episcopale Polacca sui vaccini, 1).

3.     La decisione di vaccinarsi dovrebbe tenere conto delle esigenze del bene comune, ma la vaccinazione dovrebbe essere volontaria. Secondo la Nota della Congregazione per la Dottrina della Fede del 21 dicembre 2020, “la vaccinazione non è, di regola (di norma) un obbligo morale» (Congregazione per la Dottrina della Fede, Nota sul giudizio morale sull’uso di alcuni vaccini contro il Covid-19, 5).

4.     La vaccinazione contro il Covid-19 è uno strumento importante per ridurre la diffusione del contagio ed è vista da molte persone come una speranza per un ritorno al normale funzionamento delle società. Pertanto, la Chiesa – in contatto con i servizi medico-sanitari competenti – sostiene iniziative educative e informative sociali e pubbliche, volte ad aumentare la consapevolezza dei fedeli sulla vaccinazione. Inoltre, la Chiesa sostiene tutti coloro che decidono di vaccinarsi. L’esempio di Papa Francesco, che non solo si è vaccinato, ma ha ripetutamente richiamato a fare la vaccinazione e a un’equa distribuzione dei vaccini ai Paesi più poveri, è un incentivo a vaccinarsi per coloro che sono attenti non solo al proprio bene, ma anche al bene comune.

5.     Le vaccinazioni non devono portare a trascurare altri elementi importanti per limitare la diffusione delle infezioni da SARS-COV-2 e del trattamento del COVID-19, ovvero la cura dell’igiene, la responsabilità nei contatti interpersonali, l’accesso ai servizi sanitari compresa una farmacoterapia efficace, nonché lo sviluppo della ricerca di base e clinica finalizzata a una migliore prevenzione, diagnosi e cura.

+ Stanisław Gądecki

Arcivescovo Metropolita di Poznań

Presidente della Conferenza Episcopale Polacca

Vicepresidente del Consiglio delle Conferenze Episcopali d’Europa (CCEE)

Varsavia, 8 luglio 2021

(Tradotto dal polacco da M. Olmo / Ufficio per le Comunicazioni Estere
della Conferenza Episcopale Polacca)