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Il 1.mo maggio 2021 la Santa Sede ha annunciato sette nuove invocazioni nelle Litanie di S. Giuseppe (Lettera della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti Prot. N. 133/21): Custos Redemptoris, Servus Christi, Minister salutis, Fulcimen in difficilibus, Patronus exsulum, Patronus afflictorum, Patronus pauperum.

Il 12 giugno 2021, la Conferenza Episcopale Polacca, in accordo con la Lettera della Congregazione, ha approvato la formulazione delle invocazioni in polacco, preparate dalla Commissione per il Culto Divino e Disciplina dei Sacramenti della Conferenza Episcopale Polacca (KEP): Custode del Redentore, Servo di Cristo, Ministro della salvezza, Sostegno nelle difficoltà, Protettore degli esuli, Protettore degli afflitti, Protettore dei poveri.

La nuova formulazione delle Litanie si applica dalla data della delibera:

Litanie a San Giuseppe

Signore, pietà Signore, pietà

Cristo, pietà Cristo, pietà

Signore, pietà Signore, pietà

Cristo, ascoltaci Cristo, ascoltaci

Cristo, esaudiscici Cristo, esaudiscici

Padre del cielo, che sei Dio abbi pietà di noi

Figlio, Redentore del mondo, che sei Dio abbi pietà di noi

Spirito Santo, che sei Dio abbi pietà di noi

Santa Trinità, unico Dio abbi pietà di noi

Santa Maria prega per noi

San Giuseppe prega per noi

Gloriosa discendenza di Davide prega per noi

Splendore dei Patriarchi prega per noi

Sposo della Madre di Dio prega per noi

Custode del Redentore prega per noi

Custode purissimo della Vergine prega per noi

Tu che nutristi il Figlio di Dio prega per noi

Solerte difensore di Cristo prega per noi

Servo di Cristo prega per noi

Ministro della salvezza prega per noi

Capo della santa Famiglia prega per noi

Giuseppe giustissimo prega per noi

Giuseppe castissimo prega per noi

Giuseppe prudentissimo prega per noi

Giuseppe fortissimo prega per noi

Giuseppe obbedientissimo prega per noi

Giuseppe fedelissimo prega per noi

Specchio di pazienza prega per noi

Amante della povertà prega per noi

Modello dei lavoratori prega per noi

Decoro della vita domestica prega per noi

Custode dei vergini prega per noi

Sostegno delle famiglie prega per noi

Sostegno nelle difficoltà prega per noi

Conforto dei miseri prega per noi

Speranza degli infermi prega per noi

Patrono degli esuli prega per noi

Patrono degli afflitti prega per noi

Patrono dei poveri prega per noi

Patrono dei moribondi prega per noi

Terrore dei demòni prega per noi

Protettore della santa Chiesa prega per noi

Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo, perdonaci, o Signore.

Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo, esaudiscici, o Signore.

Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi.

 

V. Lo ha costituito padrone della sua casa.

R. E principe sopra ogni suo possedimento.

Preghiamo

O Dio, che con ineffabile provvidenza ti degnasti di eleggere il beato Giuseppe a sposo della tua santissima Madre, concedi che, venerandolo quale protettore in terra, meritiamo di averlo intercessore nel cielo. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli. Amen.

Spiegazione per le nuove invocazioni:

  • L’espressione Custos Redemptoris (Custode del Redentore) deriva dall’Esortazione Apostolica “Redemptoris Custos” di S. Giovanni Paolo II, il cui titolo ufficiale polacco è “Custode del Salvatore”. La litania conserva il significato latino più letterale e fedele di “Redemptor”.
  • L’espressione Servus Christi (Servo di Cristo) viene dall’omelia di S. Paolo VI del 19 marzo 1966, ed è citata anche nell’esortazione “Redemptoris Custos” e nella lettera “Patris Corde”. Sebbene nel testo originale dell’omelia di Papa Paolo VI sia usata l’espressione “Messia” (“a servizio del Messia”), a seguito della somiglianza con il testo latino, è stata mantenuta l’espressione “Cristo”. In latino “Christus” è sinonimo di “Messia”, allo stesso modo in polacco “Chrystus” significa in realtà “Messia” (lett. unto).
  • L’espressione Minister salutis (Ministro della Salvezza) deriva dall’Omelia di S. Giovanni Crisostomo sul Vangelo secondo S. Matteo, citata anche da Giovanni Paolo II nell’esortazione “Redemptoris Custos”. La traduzione letterale polacca di “minister” è “servo”, che è stata infine scelta con la consapevolezza che nel testo delle Litanie accanto vi è già un’invocazione “servo del Messia” che utilizza un termine latino diverso (servus). La lingua latina è più ricca in questo campo, e sebbene nelle traduzioni polacche “minister” sia talvolta chiamato “amministratore”, tuttavia in questo caso il titolo “servo” suona meglio.
  • L’espressione Fulcimen et al difficiletibus (Sostegno nelle difficoltà) deriva dall’introduzione alla lettera apostolica di papa Francesco “Patris corde”. Sebbene il testo ufficiale polacco di questa lettera utilizzi l’espressione “aiuto nei momenti difficili”, in latino “fulcimen” significa letteralmente un sostegno, una colonna. Ecco perché si è voluta ripetere la parola polacca “podporo”, che è già menzionata nelle Litanie nella frase “sostegno familiare” (usando il latino “columen”).
  • Le espressioni Patronus exsulum (Protettore degli esuli), Patronus afflictorum (Protettore degli afflitti) e Patronus pauperum (Protettore dei poveri) derivano dalla lettera apostolica di papa Francesco “Patris corde”, la versione polacca utilizza termini identici al testo polacco della lettera del papa (n. 5).

Mons. Piotr Greger, Presidente della Commissione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti, ha sottolineato che le 3 invocazioni conosciute da precedenti documenti della Chiesa già esistenti hanno un riferimento diretto a Cristo (Custos Redemptoris, Servus Christi, Ministro salutis) e sottolineano il rapporto di S. Giuseppe con il Salvatore in una peculiare disposizione verticale (uomo-Dio), mentre le 4 nuove invocazioni provenienti direttamente dalla lettera di papa Francesco si riferiscono alla relazione di S. Giuseppe verso i fedeli (Fulcimen in difficilibus, Patronus exsulum, Patronus afflictorum, Patronus pauperum) e completano le nuove invocazioni con una dimensione orizzontale.

Don Dominik Ostrowski, Consultore della Commissione, ha aggiunto che la Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti, pubblicando il nuovo testo latino delle Litanie, ha ricordato che le invocazioni a Dio all’inizio o alla fine delle Litanie possono essere alternate con le formule A/B, seguendo lo schema pubblicato nel Litanie dei Santi, pubblicate nel libro “Calendarium Romanum” del 1969. Nel caso delle Litanie a S. Giuseppe, significa che è eventualmente possibile utilizzare le invocazioni “Cristo, ascoltaci / Cristo, esaudisciti” (formula A), al posto o accanto alle parole “Agnello di Dio…” (formula B). In pratica queste soluzioni non vengono utilizzate e non esiste tale necessità, ma vale la pena sapere che tale possibilità esiste e che è permessa.

Ufficio Stampa della Conferenza Episcopale Polacca

>> Litanie a S. Giuseppe in latino

(Tradotto dal polacco da M. Olmo / Ufficio per le Comunicazioni Estere della Conferenza Episcopale Polacca)