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La visita ad limina ha lo scopo di sottolineare l’unità con la persona di S. Pietro e con la persona del Successore di S. Pietro – ha affermato l’Arcivescovo Stanisław Gądecki, Presidente della Conferenza Episcopale Polacca, l’11 ottobre, durante un briefing presso la sede di Radio Vaticana, all’inizio della visita ad limina apostolorum del secondo gruppo di Vescovi polacchi.

L’Arcivescovo Gądecki ha sottolineato che si tratta di una visita che non ha solo un aspetto amministrativo, ma prima di tutto ha lo scopo di sottolineare l’unità con la persona di S. Pietro e con la persona del Successore di S. Pietro. “Si tratta di una visita al soglio apostolico, così come alle Congregazioni e ai Dicasteri che fanno parte di tutte le istituzioni che dovremmo visitare e a cui dovremmo riferire durante le nostre visite” – ha affermato.

Il Presidente dell’Episcopato ha ricordato che l’inizio della visita ad limina del secondo gruppo di vescovi ha coinciso con l’anniversario dell’apertura del Concilio Vaticano II. “Da una parte siamo radicati in ciò che è antico, ciò che riguarda la tomba di S. Pietro, dove abbiamo celebrato la Santa Messa, e dall’altra parte in ciò che è nuovo, che sta accadendo e richiede ogni volta un rinnovamento, proprio questo è lo spirito che scaturisce dal Concilio Vaticano II” – ha sottolineato.

I Vescovi hanno iniziato oggi le loro visite dal Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita. “Si è svolto un confronto su vari temi difficili, che incontriamo anche nel nostro Paese e ai quali dobbiamo dare una risposta. Sono questioni che riguardano non solo la Polonia, ma che sorgono fondamentalmente in tutto il mondo. Riguardano la famiglia e la vita. Si tratta dell’intera questione delle biotecnologie o della questione del riferimento alle relazioni omosessuali, cioè quelle che implicano una relazione tra una donna e una donna o un uomo con un uomo, che non può mai essere definita un matrimonio” – ha dichiarato l’Arcivescovo Gądecki.

Il secondo incontro si è tenuto presso il Dicastero per lo Sviluppo Umano Integrale. “Le attività di questo Dicastero, i suoi singoli rami e la nuova piattaforma creata per questo Dicastero, che avrà una dimensione globale e collegherà questioni relative all’ecologia e allo sviluppo integrale, sono state presentate in modo molto ampio” – ha osservato l’Arcivescovo Gądecki.

Il Presidente dell’Episcopato ha riconosciuto che durante gli incontri c’era un buon clima e la disponibilità a rispondere alle domande. “Il cambiamento che è avvenuto riguarda – come dicono i presidenti del dicastero – il fatto che invece delle domande di chi viene alla visita ad limina, la direzione dovrebbe andare verso l’ascolto di coloro che vengono per questa visita” – ha osservato. Ha aggiunto che la visita è finalizzata a “conoscere le singole Chiese e i singoli Paesi e le Chiese di questi Paesi”.

A sua volta, Mons. Wiesław Śmigiel, Vescovo di Toruń, ha affermato che “i Vescovi vengono ricevuti molto cordialmente”. A proposito della visita al Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita ha fatto notare che nella relazione ha cercato di descrivere la situazione della sua diocesi. “Parlavo dei problemi che ci riguardano, della secolarizzazione, dei problemi che sono nuovi per noi, ma molto pericolosi, come la rottura di un matrimonio e di una famiglia” – ha affermato. Ha aggiunto che la Diocesi cerca di rispondere a questi problemi attivando i laici.

“Il modo più efficace per evangelizzare i matrimoni e le famiglie è attraverso altri matrimoni e altre famiglie che mostrano il lato buono della vita matrimoniale, che non sono solo problemi e difficoltà” – ha rimarcato Mons. Śmigiel. Ha sottolineato che il Card. Farrell, Prefetto della Congregazione, ha incoraggiato ad evangelizzare con molta pazienza e ad collaborare con i laici.

Mons. Krzysztof Zadarko, Vescovo ausiliare della Diocesi di Koszalin-Kołobrzeg, ha raccontato della visita al Dicastero per lo Sviluppo Umano Integrale. “Era legato a quattro temi principali: la pastorale degli emigrati, sia polacchi in esilio che stranieri in Polonia; l’assistenza sanitaria nel contesto del Covid e delle sfide del postovid; la carità della Chiesa verso la società, specialmente verso i poveri e gli esclusi ai margini della società; la cura del creato” – ha sottolineato Mons. Zadarko.

Il secondo gruppo, che inizierà la visita l’11 ottobre, comprenderà: l’Arcidiocesi di Danzica con le Ddiocesi di Koszalin-Kołobrzeg e di Zielona Góra-Gorzów, l’Arcidiocesi di Poznań con la Diocesi di Kalisz e l’Arcidiocesi di Wrocław con le Diocesi di Legnicka e świdnica.

Ufficio Stampa della Conferenza Episcopale Polacca

(Tradotto dal polacco da M. Olmo / Ufficio per le Comunicazioni Estere della Conferenza Episcopale Polacca)