Alla fine della Messa a Jasna Gora Papa Francesco ha benedeto le corone della statua della Santissima Trinità (di Prostyn). Questo è l’unico santuario della Santissimà Trinità in Polonia (secondo il diritto diocesano). Esso ha una ricca storia.

Prostyń è una piccola località in Podlacchia situata in un bellissimo lembo di terra del parco naturale di Bug, immersa in un pittoresco paesaggio di laghi, prati e boschi. Si trova a circa 100 km di distanza a est da Varsavia, sul confine della vecchia Masovia e Podlacchia.

A distanza di 5 km da Prostyń si trova un ex campo di sterminio conosciu- to in tutto il mondo – Treblinka. Nelle vicinanze è presente anche un altro luogo importante – Zuzela, il paese natio del Card. Stefan Wyszyński, i cui genitori de facto si unirono nel sacro vincolo del matrimonio nella chiesa di Prostyń.

Le apparizioni di Sant’Anna
Dalle fonti d’archivio risulta che Sant’Anna apparve a Prostyń la mattina dopo la festività della Santissima Trinità nel 1510 (il 27 maggio). Un’abitante del paese, Małgorzata moglie di Błażej, uscì di casa e vide a fianco di una croce una donna vestita di bianco. Quando, atterrita, pensò di vedere la morte, la persona sconosciuta le disse: “Donna, non avere paura! Non sono la morte, ma Sant’Anna […] Va da Prostyński e digli di dedicare la collina fuori dal paese, dove risiediamo da tempo, alla Santissima Trinità […], di costruire lì una chiesa, e sul luogo della mia apparizione – una cappella. Come segno della veridicità delle mie parole lascio quattro corone sulla panchina sotto la croce. Tre di loro sono unite come segno della Santissima Trinità, e la quarta è in memoria di me […]”.

La tradizione locale mantenne la memoria anche della seconda appari- zione di Sant’Anna. Secondo questa, Sant’Anna in un abito conventuale, apparve ad un contadino del paese Złotki chiedendogli di portarla a Prostyń. Quando la Santa salì sul carro, i buoi corsero attraverso le paludi. Arrivarono felicemente alla meta e si fermarono davanti alla collina sulla quale si trova l’attuale chiesa. La suora si presentò: “Sono Sant’Anna. Vado a rendere gloria alla Santa Trinità”. Dopo queste parole salì sulla collina e, inginocchiandosi, congiunse le mani in preghiera.

I pellegrini e le guarigioni
Contemporaneamente alle apparizioni cominciarono le guarigioni miracolose. Nell’archivio parrocchiale si trova il già menzionato Libro dei Miracoli, che fornisce centonove casi di guarigione di persone quali paralitici, ciechi, ammalati di reumatismi, storpi ecc. Gli esami scientifici condotti a riguardo hanno dimostrato la conformità delle persone che figurano nel Libro dei Miracoli con altri documenti risalenti a quel periodo.

Negli anni seguenti non è stato tenuto il Libro dei Miracoli, anche se i successivi Vescovi incoraggiavano ad annotare le guarigioni. Tuttavia, si sono conservate alcune relazioni sulle guarigioni e sui ringraziamenti per le grazie ricevute nel periodo successivo. Le ultime due guarigioni sottoposte a verifica medica sono datate 1995. I numerosi ex voto che adornano da secoli il santuario di Prostyń testimo- niano la profusione della grazia Divina in questo luogo sacro.

La Statua Miracolosa
È una scultura gotica che rappresenta la Santissima Trinità. Dio Padre seduto sul trono sorregge il corpo di Gesù Cristo crocifisso. Sopra la croce vi è una colomba – il simbolo dello Spirito Santo. In questo modo il mistero della Santissima Trinità è stato presentato come “il Trono della Grazia” (Eb 4, 16).

Gli esami scientifici condotti sulle origini della statua affermano che fu eseguita da Wit Stwosz o da suoi discepoli, a cavallo tra il XV e il XVI secolo. Il suo prototipo potrebbe essere il trittico di Wawel nella cappella di Santa Croce.

La statua è più probabilmente un dono del vescovo Paweł Aligmunt Holszański, che la offrì a Prostyń per via delle apparizioni di Sant’Anna e della fondazione della parrocchia nel 1511 o in occasione della trasmissione, nel 1513, dei documenti della Santa Sede che affidavano le indulgenze al nuovo santuario.

Origini così antiche sono suggerite dal fatto che già all’inizio del XVI secolo la statua veniva menzionata per la fama dei suoi miracoli.

Il Santo Padre Giovanni Paolo II e Prostyń
Nel 2003 il santuario di Prostyń ha ricevuto dal Papa polacco un insolito dono. Il Santo Padre Giovanni Paolo II ha donato alla collina di Prostyń il calice che aveva usato durante la Santa Messa in cui celebrava il suo 50° giubileo di ordinazione sacerdotale.

Un’altra espressione della benevolenza del Papa è una benedizione firmata da Giovanni Paolo II, in cui si legge: “Concedo di cuore una Benedizione Apostolica ai Parrocchiani di Prostyń e ai Pellegrini che vengono al Santuario della Santissima Trinità e di Sant’Anna a Prostyń”.
Conclusioni

La collina di Prostyń è un luogo particolare dell’incontro di Dio con l’uomo. Secondo i documenti archiviali, nel santuario di Prostyń molte persone hanno ricevuto e continuano a ricevere grazie particolari, incluse guarigioni, sia nello spirito sia nel corpo.
L’espressione di fede e di fiducia dei pellegrini che vengono sulla collina di Prostyń sono le parole del canto: “Santa Trinità a Prostyń, ascolta la supplica del popolo”.

[fonte: archivio parocchiale di Prostyn]

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