(Polski) Presidente dell’Episcopato su LGBT+: Il rispetto per le persone non può portare all’accettazione dell’ideologia

08-08-2019
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Il rispetto per determinate persone non può, tuttavia, portare all’accettazione di un’ideologia che mira a rivoluzionare i costumi sociali e le relazioni interpersonali. Questa rivoluzione dei costumi e della morale – sottolinea Papa Francesco – ha spesso sventolato la «bandiera della libertà», ma in realtà ha portato devastazione spirituale e materiale a innumerevoli esseri umani, specialmente ai più vulnerabili” (Vaticano, 17.11.2014) – ha scritto l’arcivescovo Stanisław Gądecki, Presidente della Conferenza Episcopale Polacca in una dichiarazione su LGBT+.

Pubblichiamo il testo completo della dichiarazione:

Dichiarazione su LGBT+

Nonostante le vacanze, che dovrebbero essere un periodo di riposo e riflessione sulla bellezza della natura creata da Dio, in Polonia si sono diffuse polemiche sull’ideologia LGBT (gay, lesbiche, bisessuali e transessuali). Ciò ha probabilmente a che fare con l’offensiva degli ambienti LGBT+ e ad un aumento del numero delle cosiddette marce dell’orgoglio organizzate nel nostro Paese, nonché con l’introduzione nei programmi scolastici di un nuovo approccio all’educazione sessuale, conforme ai principi di questa ideologia, programmata da alcuni governi locali dopo le vacanze.

Persone appartenenti agli ambienti delle cosiddette minoranze sessuali sono i nostri fratelli e sorelle per i quali Cristo ha dato la sua vita e vuole portare anche loro alla salvezza. Il rispetto per determinate persone non può, tuttavia, portare all’accettazione di un’ideologia che mira a rivoluzionare i costumi sociali e le relazioni interpersonali. „Questa rivoluzione dei costumi e della morale – sottolinea Papa Francesco – ha spesso sventolato la «bandiera della libertà», ma in realtà ha portato devastazione spirituale e materiale a innumerevoli esseri umani, specialmente ai più vulnerabili” (Vaticano, 17.11.2014).

Per cui il mio appello alle autorità locali a non prendere decisioni che – con il pretesto di contrastare la discriminazione – nascondano l’ideologia che nega la naturale differenza di sesso e la complementarità tra uomini e donne. Faccio anche appello ai parlamentari affinché resistano ai piani di vasta portata degli ambienti LGBT+ intesi a modificare la legge polacca per introdurre il cosiddetto “matrimonio omosessuale” e la possibilità di adozione di figli da loro.

Numerose critiche che hanno colpito il Metropolita di Cracovia, l’arcivescovo e professore, nonché le reazioni dei datori di lavoro nei confronti delle persone che esprimono la loro disapprovazione per l’ideologia LGBT+, testimoniano il totalitarismo ideologico radicato in determinati ambienti, consistente nel rimuovere al di fuori della sfera di libertà delle persone che la pensano diversamente. Pertanto, faccio appello a tutte le persone di buona volontà per applicare il principio di non discriminazione nella discussione pubblica non solo nei confronti dei sostenitori dell’ideologia menzionata, ma anche per consentire ai suoi oppositori di discutere in condizioni di parità.

Arcivescovo Stanisław Gądecki

Metropolita di Poznań

Presidente della Conferenza Episcopale Polacca

Varsavia, 8 agosto 2019