I disordini al confine polacco-bielorusso, le sfide della Chiesa in Polonia e Germania, il Sinodo dei Vescovi sulla sinodalità sono stati i temi principali dell’incontro del Presidente della Conferenza Episcopale Polacca, l’Arcivescovo Stanisław Gądecki con il Presidente della Conferenza episcopale tedesca, il Vescovo Georg Bätzing, che si è svolto il 30 novembre a Poznań.

L’incontro dei Presidenti di entrambe le Conferenze Episcopali è consistita in una discussione in un gruppo più ampio, a cui hanno partecipato anche gli Arcivescovi Marek Jędraszewski di Cracovia, Wiktor Skworc di Katowice e il vescovo ausiliare di Poznań Szymon Stułkowski, Vicepresidenti della Conferenza Episcopale Polacca. I Presidenti Episcopali hanno avuto inoltre un colloquio a tu per tu.

In relazione al conflitto al confine polacco-bielorusso, Mons. Gądecki e Mons. Bätzing hanno criticato il modo in cui le autorità bielorusse hanno trattato i rifugiati che il regime del Presidente Lukashenko ha deliberatamente portato al confine per destabilizzare sia la Polonia che l’Unione europea. Mons. Bätzing ha condannato „l’uso dei profughi” al confine orientale della Polonia per scopi politici. Entrambi i Presidenti hanno riconosciuto che la sofferenza delle persone in cerca di un rifugio non può essere sfruttata da nessuna delle parti. “I rifugiati non sono gli autori, ma le vittime di macchinazioni e intrighi senza scrupoli. Pertanto, meritano di essere trattati con rispetto e sostegno”, ha affermato il Vescovo Bätzing. Il Presidente dell’Episcopato tedesco ha ringraziato la Chiesa in Polonia per il coinvolgimento delle parrocchie di confine e della Caritas locale nel sostegno ai migranti.

In tema delle sfide per la Chiesa, sia in Polonia che in Germania, è stato sottolineato il calo della fiducia dei fedeli nei confronti dei rappresentanti della Chiesa gerarchica a causa dei casi di abusi sessuali su minori e del loro insabbiamento negli ultimi decenni. I Presidenti dei due Episcopati hanno ammesso che solo attraverso continui chiarimenti e il costante rinnovo della vita religiosa si può recuperare la dignità delle vittime e la fiducia perduta.

In questo contesto, il Presidente della Conferenza Episcopale Tedesca ha spiegato agli interlocutori polacchi i presupposti del cosiddetto Cammino sinodale, che i vescovi tedeschi hanno intrapreso insieme al Comitato Centrale dei Cattolici Tedeschi. Da parte sua, l’Arcivescovo Gądecki ha espresso preoccupazioni comuni in Polonia riguardo al processo sinodale tedesco nella formazione delle strutture ecclesiali e nell’interpretazione dell’insegnamento. A sua volta, Mons. Bätzing ha spiegato che il Cammino sinodale cerca di rispondere a nuove sfide. “Tuttavia, comprendo le preoccupazioni che sorgono altrove, ma noi in Germania abbiamo il dovere di riprendere le questioni teologiche sollevate e discuterle con attenzione. Per me una cosa è certa: la Chiesa in Germania fa parte della Chiesa universale, vive e si sviluppa secondo i suoi principi”, ha sottolineato Mons. Bätzing.

I Presidenti delle due Conferenze Episcopali hanno espresso la loro soddisfazione per lo stato dei rapporti tra la Chiesa in Polonia e in Germania. “Sono grato che ci sia la volontà di ulteriori incontri. Lo stesso incontro ha un suo valore, che vale la pena coltivare. Le nostre chiese sono le più connesse tra di loro, nel senso che sono una accanto all’altra e condividono molte questioni, problemi e gioie” – ha osservato l’Arcivescovo Gądecki.

Ufficio Stampa della Conferenza Episcopale Polacca

(Tradotto dal polacco da M. Olmo / Ufficio per le Comunicazioni Estere della Conferenza Episcopale Polacca)