Oggi ai giovani mancano relazioni autentiche, ne sentono la mancanza e ne hanno bisogno – ha affermato mons. Grzegorz Suchodolski, Presidente del Consiglio per la Pastorale Giovanile della Conferenza Episcopale Polacca, che si è riunita il 20 febbraio a Varsavia presso il Segretariato della Conferenza Episcopale Polacca.

I lavori sono stati aperti dalla conferenza di don Tomasz Adamczyk dell’Istituto di Scienze Sociologiche dell’Università Cattolica di Lublino, dal titolo „Gioventù 4.0: famiglia, religione, morale”. Sulla base di ricerche, statistiche e osservazioni, il sacerdote ha delineato il quadro sociologico di un giovane, e ha anche fatto riferimento alle dinamiche dei cambiamenti nell’ambito della religione. „Non si tratta più di giovani da ‚cortile’, ma di giovani immersi nel mondo di Internet. Questo fatto determina fortemente la sua percezione delle diverse realtà, comprese quella religiosa. Per i giovani, tuttavia, i legami e le relazioni che possono costruire con i loro coetanei e genitori sono ancora importanti. Ciò dimostra che, nonostante il tempo che trascorrono su Internet, preferiscono ancora le relazioni dirette” – ha affermato don Adamczyk.

Il sacerdote ha anche sottolineato che i giovani si aspettano dalla Chiesa uno spazio di incontro che non comporti immediatamente l’appartenenza formale ad un gruppo religioso. „Sono convinto che ci siano molte persone a cui mancano relazioni vere e la Chiesa può colmare questa lacuna” – ha assicurato.

Il documento è stato la base per una discussione su cos’altro si può fare da parte della pastorale affinché i giovani nella Chiesa possano trovare uno spazio benevolo e sicuro per sé stessi. „Sia i consultori che i membri del Consiglio hanno sottolineato oggi che i giovani mancano di relazionalità, che ne sentono la mancanza e ne hanno bisogno” – ha affermato Mons. Grzegorz Suchodolski, Presidente del Consiglio per la Pastorale Giovanile della KEP.

Un tema importante è stata anche la Giornata Mondiale della Gioventù a Lisbona, che si svolgerà nell’agosto di prossimo. Come ha dichiarato il vescovo Suchodolski, nel portale delle iscrizioni, si sono già registrati 11.000 giovani partecipanti. „I giovani polacchi vogliono partecipare a questo evento e vogliono parteciparvi anche come volontari. Sono già state reclutate 180 persone e altre 200 sono in attesa di un colloquio di qualificazione” – ha affermato Mons. Suchodolski.

Il Presidente del Consiglio per la Pastorale Giovanile della Conferenza Episcopale Polacca ha rivolto l’attenzione al coinvolgimento dei vescovi polacchi. Finora se ne sono iscritti quattordici. „Desiderano accompagnare i giovani. Alcuni di loro partiranno per le due settimane intere, cioè andranno insieme al gruppo, trascorreranno giorni nelle diocesi e raggiungeranno Lisbona insieme ai giovani, mentre altri andranno alle celebrazioni centrali. È un buon segno che i vescovi polacchi sentano il bisogno di stare insieme ai giovani. Auspico anche che gli eventi della GMG preparino i giovani ad essere evangelizzatori nella loro patria” – ha affermato Mons. Suchodolski.

Ufficio Stampa della Conferenza Episcopale Polacca

(Tradotto dal polacco da M. Olmo / Ufficio per le Comunicazioni Estere della Conferenza Episcopale Polacca)