Appello dei Vescovi Polacchi per la pace

30-04-2002

Varsavia, 30 aprile 2002

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Fratelli e sorelle membri dell’unica famiglia umana!

1. La pace è dono di Cristo Risorto. La pace è la prima parola che gli apostoli hanno sentito da Cristo dopo la sua vittoria sulla morte (cf. Gv 20,19). La pace che Cristo ci dà si poggia sul Suo messaggio all’umanità: “Vi lascio la mia pace, vi do la mia pace. Non come la dà il mondo io la do a voi.” (Gv 14,27). Così la pace che Cristo Risorto ci dona è riconciliazione dell’uomo con Dio, con il mondo e con il prossimo, è vittoria sul peccato, fonte principale di divisione e di guerra. Solo l’uomo riconciliato con Dio e con gli altri uomini può essere testimone efficace e credibile, costruttore di pace attraverso la verità proclamata con carità. La pace è sempre frutto di giustizia sia nel campo religioso, che in quello sociale o politico. E’ anche frutto di solidarietà umana. Non si può raggiungere la pace senza il perdono reciproco. Solo in questo modo si può tendere al bene piu’ grande, quale è quello della convivenza e della collaborazione dei popoli e delle nazioni, soprattutto di quei popoli e di quelle nazioni che vivono in territori limitrofi. Molte volte nell’arco sia della storia passata che di quella contemporanea, l’umanità ha avuto modo di convincersi che nella maggior parte dei casi la guerra è manifestazione di egosimo, ed anche allorché si tratta di guerra di difesa porta distruzioni enormi e dà origine a profondi drammi umani.

2. Oggi, quando mezzi di distruzione portano conseguenze incalcolabili, la famiglia umana, unita dalla comune origine da Dio Creatore, deve rifiutare ogni forma di violenza e di terrorismo, soprattutto quello intrapreso in nome di Dio quale modo per arrivare alla soluzione di conflitti nascenti. Grazie ai mezzi di comunicazione sociale ogni persona in ogni angolo della terra ha modo di convincersi che il provocare conflitti a sfondo rivendicativo, razziale o religioso porta sempre alla lesione dei diritti fondamentali dell’uomo e deve essere considerato universalmente come delitto contro l’umanità.

3. Il lungo conflitto nei Balcani, le guerre nel continente africano e ultimamente il sanguinoso conflitto in Terra Santa rendono tutti noi coscienti che solo una pace giusta, che rispetta la soggettività e i diritti dei popoli e delle nazioni che ne derivano, è capace di garantire i diritti dell’uomo.

4. Noi vescovi polacchi, figli di questa nazione, provata soprattutto negli ultimi due secoli da molte sofferenze, facciamo appello alle parti in lotta nella Terra del nostro Signore Gesu’ Cristo, terra cara e vicina ai fedeli dell’unico Dio, perché interrompano immediatamente le operazioni belliche. E’ necessario che venga riconosciuto il diritto dei Palestinesi e di Israele ad un proprio Stato e che vengano immediatamente iniziate azioni a carattere internazionale, che consoliderebbero la pace in questa parte del mondo.

5. Siamo entrati nel nuovo secolo, il XXI, e già nel terzo millennio del cristianesimo. All’inizio di quest’anno il Santo Padre nel suo Messaggio in occasione della Giornata Mondiale della Pace ha scritto: ”I pilastri della vera pace sono la giustizia e quella particolare forma dell’amore che è il perdono” (2).

6. Dopo la conclusione della piu’ drammatica delle guerre, dove così tante persone hanno perso la vita durante le operazioni belliche, e milioni di altre persone sono state uccise solo perché l’ideologia nazista o comunista non ha dato loro il diritto di vivere, noi, generazione del XXI secolo, fondadoci sui valori evangelici, facciamo appello a che in nome di valori umanitari vengano interrotte le operazioni belliche in tutto il mondo e soprattutto in Terra Santa, terra cara e vicina ai cristiani, agli ebrei e ai musulmani. Questa terra nella quale oggi vengono infranti i diritti fondamentali dell’uomo, e in cui luoghi santi come la Basilica della Natività a Betlemme sono teatro di lotte cruente, deve divenire simbolo di vero dialogo, di convivenza pacifica e di collaborazione tra i popoli e le nazioni che credono in un unico Dio. Che gli abitanti di lì possano sentirsi fratelli che si danno amichevolmente la mano. Ancora una volta vogliamo richiamare le parole del citato Messaggio del Papa: “La vera pace, pertanto, è frutto della giustizia, virtù morale e garanzia legale che vigila sul pieno rispetto di diritti e doveri e sull’equa distribuzione di benefici e oneri. Ma poiché la giustizia umana è sempre fragile e imperfetta, esposta com’è ai limiti e agli egoismi personali e di gruppo, essa va esercitata e in certo senso completata con il perdono che risana le ferite e ristabilisce in profondità i rapporti umani turbati” (3).

7. Siamo coscienti che la pace richiede concessioni che possono essere difficili ed anche dolorose, ma l’unica alternativa è l’assurdità di una vita in continuo pericolo. Essa è per tutti causa di paralisi della vita sociale, pubblica e soprattutto familiare. E ancora di piu’: tale situazione ha un risvolto drammatico sull’educazione delle giovani generazioni. Esse, crescendo in un clima di perenne conflitto, prolungano la catena di assurdi che conduce ad altri delitti, nei quali vengono sfruttati i bambini, vittime dell’odio alimentato dagli adulti.

8. La Chiesa Cattolica adempie da 1000 anni in Polonia, nel cuore dell’Europa, la propria missione evangelizzatrcie.Oggi il nostro continente, che è sulla via dell’unificazione, desidera edificare il proprio futuro su un sano umanesimo cristiano. Facciamo appello a tutti gli uomini di buona volontà perché si uniscano in una grande azione comune, fraterna, solidale a favore della pace fra tutti gli uomini della terra. L’Europa dalla quale in passato sono state propagate grandi idee, è stata purtroppo anche il continente nel quale sono sorti conflitti drammatici che hanno assunto dimensioni mondiali. Dia essa oggi, per intercessione dei suoi santi Patroni, il suo contributo per il consolidamento di una pace fondata sul rispetto dei diritti dell’uomo e delle nazioni.

9. Chiediamo ardentemente a tutti i fedeli di pregare per questo durante le funzioni mariane del mese di maggio. Chiediamo a Dio ricco di misericordia, per intercessione di Maria Madre di Misericordia, Regina della Pace, una pace stabile in Terra Santa e nel mondo intero.

 

I Cardinali, gli Arcivescovi e i Vescovi presenti alla CCCXVII Assemblea Plenaria della Conferenza Episcopale Polacca

 

Varsavia, 30 aprile 2002