Comunicato 347a Assemblea Plenaria della Conferenza Episcopale Polacca

11-03-2009

Varsavia, l' 11 marzo 2009.

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Nei giorni 10 – 11 marzo 2009 a Varsavia si e’ svolta la 347-a Assemblea Generale della Conferenza Episcopale Polacca. Nella prima giornata i vescovi hanno eletto il presidente e il vicepresidente della Conferenza, affidando tali funzioni per il quinquennio successivo all’arcivescovo Józef Michalik e l’arcivescovo Stanisław Gądecki. Hanno pure espresso un profondo ringraziamento per la dedizione nell’assolvimento dei loro compiti nel mandato precedente.

1. I Pastori della Chiesa polacca osservano con preoccupazione le implicazioni sociali della crisi, in particolar modo la crescita della disoccupazione. Questo fenomeno affligge molte famiglie, e anche popolazioni di interi paesi. La disoccupazione diventa di nuovo una sfida per chi detiene il potere e per l’intera nazione, per gli enti territoriali e per le comunità parrocchiali.

I vescovi rivolgono a tutti un appello allo spirito di solidarietà; ai datori di lavoro: affinché diano vita alla responsabilità sociale delle imprese, ai lavoratori: affinché contribuiscano attivamente al superamento degli effetti della crisi.

Ci rivolgiamo alle comunità parrocchiali, ai movimenti e alle associazioni cattoliche, ai gruppi Caritas parrocchiali, chiedendo un aiuto concreto a favore di tutte le persone afflitte dagli effetti della crisi. Questo è anche un tempo di prova e una chiamata alla moderazione individuale e alla solidarietà, a dividere il pane e a fornire aiuto a tutti quelli che ne hanno bisogno, in modo che nessuno rimanga solo e lasciato a se stesso. Nell’Anno Paolino che festeggiamo ricordiamo le parole di Paolo: Portate i pesi gli uni degli altri, così adempirete la legge di Cristo (Ga 6, 2).

2. Nei giorni dal 2 al 10 giugno prossimo celebreremo in Polonia i trent’anni del primo viaggio del papa Giovanni Paolo II in Polonia. Il pellegrinaggio che non solo ebbe una profonda dimensione religiosa ma segnato anche da una dimensione sociale e politica, e che diede origine e catalizzò le trasformazioni nella nostra patria, e di conseguenza anche negli altri paesi. L’unica arma di Giovanni Paolo II fu la parola della verità e della carità evangelica. Fu la parola a commuovere le coscienze e a ridare il senso di dignità alla nazione umiliata con una ideologia estranea e atea. Fu la parola ad incitare la ventata della solidarietà nazionale che iniziò i cambiamenti positivi verso la libertà.

I vescovi sono convinti che sia necessario tornare a quei giorni non solo per ricordare e festeggiare un altro anniversario ma anche per rinnovare in noi stessi l’entusiasmo della fede che vivemmo in quei momenti.

I vescovi incoraggiano a una riflessione durante le cerimonie che accompagneranno l’anniversario non solo a Varsavia nella 2-a Giornata del Ringraziamento, a Cracovia, a Częstochowa e Gniezno, ma in tutte le diocesi, su quello che avvenne negli anni passati e che continua ad essere attuale anche oggi.

Sembra opportuno richiamare qui le parole espresse a Gniezno sul Colle di Lech: “Questo papa (…) viene oggi in questo luogo, (…) di fronte all’intera Chiesa, Europa e mondo, per parlare di queste nazioni e questi popoli cosi spesso dimenticati”.

Preparandosi a celebrare i 30 anni del primo pellegrinaggio di Giovanni Paolo II in Polonia, i vescovi raccomandano il suo insegnamento sulla dignità e inviolabilità della vita di ogni persona umana. Contrastano con il diritto alla vita e con l’insegnamento della Chiesa per esempio interventi di alcuni rappresentanti delle autorità che preannunciano la possibilità di legalizzazione in Polonia del diritto all’eutanasia.

3. La Conferenza Episcopale Polacca desidera ringraziare i produttori del film intitolato Popiełuszko. Wolność jest w nas [Popieluszko. La libertà e’ dentro di noi] per il coraggio nell’affrontare la sfida della presentazione alla presente generazione della figura del Sacerdote-Martire, oggi candidato agli altari, Servo di Dio don Jerzy Popiełuszko. I vescovi incoraggiano, specie i giovani, i catechisti e i formatori a vedere questa lezione filmata della recente storia della nostra Nazione.

4. Durante le sessioni i vescovi hanno ribadito la necessità della cura pastorale degli ambienti vocazionali quali: famiglia, scuola, comunità parrocchiale, servizio liturgico: in particolar modo chierichetti e lettori, nonché movimenti e gruppi di formazione. Sono i luoghi della maturazione e del discernimento della vocazione di vita. Il dono della vocazione che Dio offre all’uomo pretende di essere coraggiosamente accolto e assistito da parte di tutte le persone che accompagnano i giovani nel loro sviluppo. I vescovi incoraggiano alla preghiera per le vocazioni e alla cura pastorale insistente, in particolare dei chierichetti nelle comunità parrocchiali. La direzione spirituale aiuti i ragazzi e le ragazze a discernere la strada della loro vita e ai convocati renda più facile la decisione di accogliere la chiamata al servizio evangelico.

5. I vescovi ringraziano la Caritas e tutte le altre organizzazioni ecclesiastiche per la loro opera quotidiana a favore dei poveri e dei bisognosi. Grazie alla generosità dei fedeli la Caritas ha potuto dare una mano alle vittime dei disastri naturali di cui hanno sofferto alcune regioni del nostro paese e alle vittime dei conflitti armati e cataclismi in Africa, Georgia e nella Striscia di Gaza. Questa è una testimonianza della carità cristiana del prossimo e dell’”immaginazione della misericordia” che sollecitava con il proprio insegnamento il Servo di Dio Giovanni Paolo II.

I Pastori della Chiesa invitano i fedeli a voler contribuire con l’1% delle loro imposte sul reddito a favore della Caritas Polska, delle Caritas diocesane oppure di altre organizzazioni di utilità sociale che si dedicano al servizio premuroso dell’uomo. Cogliendo l’opportunità di trasferire l’1% della propria imposta sul reddito a una organizzazione di beneficenza possiamo dare prova della responsabilità sociale e della cura dei prossimi.

6. La sessione plenaria ha ascoltato la relazione sulla pastorale dei polacchi all’estero. I vescovi ringraziano i sacerdoti e i consacrati per il loro ministero quotidiano tra i connazionali. La Chiesa in Polonia li accompagna con un’incessante preghiera e attenzione.

7. L’Episcopato della Polonia ha accolto con apprezzamento l’informazione sugli emendamenti alla legge in materia di sicurezza delle manifestazioni di massa proposti dal Senato. Il Gruppo dell’Apostolato della sobrietà della Conferenza Episcopale Polacca, nonché i pastori diocesani per la sobrietà e i pastori dello sport hanno evidenziato i potenziali pericoli di una legge che permette il commercio dell’alcol negli stadi e nelle altre strutture sportive. Contro tale proposta di legge hanno protestato pure molti altri ambienti, per esempio le associazioni dei tifosi.

I vescovi esprimono la speranza che nella fase successiva dell’iter procedurale legislativo sia i deputati che i senatori si facciano carico della responsabilità per una vita dignitosa e sicura dei polacchi. Non si può permettere il degrado dell’uomo, della famiglia, della società quando ci si e’ preso la responsabilità dinanzi alla storia! (Giovanni Paolo II, Monte Chiaro, 12.06.1987). L’impegno a favore della tutela è della sobrietà una delle strade della cura della vita individuale e di quella dell’intera nazione.

8. Nei giorni dal 17 al 23 marzo 2009 il Santo Padre Benedetto XVI si recherà in un pellegrinaggio in Camerun e in Angola. I vescovi chiedono a tutti la preghiera per il Papa durante il suo servizio apostolico in Africa.

Nel periodo della Quaresima in cui ci prepariamo a vivere la Festa della Pasqua i pastori della Chiesa benedicono a tutti i fedeli perché vivano proficuamente il tempo di conversione e penitenza.
Firmati: Cardinali, Arcivescovi e Vescovi
riuniti alla 347-a Assemblea Generale della Conferenza Episcopale Polacca

 

Varsavia, l’ 11 marzo 2009