Comunicato del Consiglio dei vescovi diocesani

della Conferenza episcopale polacca

Il 27 agosto 2019, dopo la solennità della Beata Vergine Maria di Częstochowa, si è tenuta a Jasna Góra la sessione del Consiglio dei vescovi diocesani. La sessione era guidata dall’arcivescovo Stanisław Gądecki, presidente della Conferenza episcopale polacca. All’inizio della sessione, l’arcivescovo Salvatore Pennacchio, nunzio apostolico in Polonia, ha rivolto la sua parola ai vescovi diocesani.

  1. L’ospite speciale della sessione del Consiglio dei vescovi diocesani è stato l’arcivescovo Sviatoslav Shevchuk, arcivescovo maggiore di Kiev-Halyc e capo della Chiesa greco-cattolica ucraina. Durante la sessione è stata firmata la Posizione del Presidente della Conferenza episcopale polacca e del Capo della Chiesa greco-cattolica ucraina, intitolata “In amore e in verità” sulla volontà di continuare il dialogo e il desiderio di una più profonda riconciliazione. I vescovi hanno anche espresso la speranza che San Giovanni Paolo II sarà proclamato il patrono della riconciliazione polacco-ucraina.
  2. Il 1° settembre celebreremo l’80° anniversario dello scoppio della seconda guerra mondiale. Questo è uno degli eventi più tragici della storia del nostro continente – Europa, e del mondo intero. San Giovanni Paolo II, che aveva sopravvissuto alla seconda guerra mondiale, in una lettera alla Conferenza episcopale polacca del 26 agosto 1989, scrisse: “La guerra fu combattuta non solo sui fronti, ma come guerra totale colpì intere società. Interi ceti furono deportati. Migliaia di persone furono vittime di prigioni, torture ed esecuzioni (…) la realtà storica della seconda guerra mondiale è più terribile delle parole con cui se ne può parlare”. I vescovi incoraggiano alla preghiera per le vittime della seconda guerra mondiale e per la pace nel mondo. Il 1° settembre si celebreranno le Sante Messe in tutte le cattedrali polacche in questa intenzione. I vescovi chiedono che nella preghiera dei fedeli in tutta la Polonia venga aggiunto un appello per le vittime della seconda guerra mondiale e per la pace.
  3. In vista dell’organizzazione e del finanziamento previsti da parte di alcuni governi locali (enti che gestiscono le scuole) di ulteriori attività educative nel campo dell’educazione sessuale, ricordiamo che l’educazione di bambini e giovani è principalmente il diritto e il dovere dei genitori. Tuttavia, il compito della scuola è di sostenerli secondo il principio di sussidiarietà. L’attuazione di questo principio richiede che, in conformità con la legge sull’istruzione, leclassi supplementari siano proposte da soggetti competenti che si attengano all’antropologia cristiana. Con riferimento a “L’appello della Commissione per l’educazione cattolica della Conferenza episcopale polacca” del 19 agosto di quest’anno,il Consiglio permanente della Conferenza episcopale polacca ha inviato le linee guida pratiche per i genitori in materia ai dipartimenti di catechetica delle singole diocesi. Poiché l’attuazione dell’educazione sessuale deve essere basata sugli standard dell’ONU, tenendo conto delle fasi 0-4, 4-6, 6-9, 9-12, 12-15, 15 e più anni, le indicazioni contenute nel documento del Consiglio permanente della Conferenza episcopale polacca soprammenzionato si riferiscono a ogni fase e forma di istruzione. Pertanto, i genitori che desiderano proteggere i propri figli dalla depravazione possono presentare dichiarazioni speciali nelle scuole materne e in altre istituzioni educative.
  4. Nelle ultime settimane abbiamo assistito a parole di sostegno da tutto il mondo per la ferma posizione dell’arcivescovo Marek Jędraszewski, attaccato per la critica all’ideologia LGBT+. Ringraziamo per tutte le espressioni di sostegnoper l’A Il Consiglio dei vescovi diocesani sostiene pienamente la posizione formulata dal presidente della Conferenza episcopale polacca nella dichiarazione dell’8 agosto di quest’anno. Esprimiamo la nostra solidarietà con il metropolita di Cracovia. Preghiamo anche per coloro che diventano le prime vittime di questa ideologia, affinché possano sperimentare personalmente l’amore di Cristo.
  5. Secondo la decisione della Conferenza episcopale polacca, presa durante l’assemblea plenaria di giugno di quest’anno a Świdnica, all’inizio di settembre presso la sede della Segreteriadella Conferenza episcopale polacca a Varsaviainizierà i lavori l’Ufficio del Delegato della Conferenza episcopale polacca per la tutela dei bambini e dei giovani.
  6. In relazione agli eventi che si stanno attualmente verificando in Polonia, i vescovi diocesani indirizzano ai fedeli un documento separato “La posizione dei vescovi diocesani in merito agli atti di violenza motivati ​​dall’odio verso la Chiesa cattolica e i suoi fedeli”. Inoltre, verrà elaborato un documento che mostrerà l’insegnamento della Chiesa su LGBT+.
  7. All’inizio dell’anno scolastico, i vescovi rivolgono un accorato appello e chiedono: la scuola dovrebbe essere un luogo di studio e sviluppo per i giovani. Dovrebbe anche essere un luogo tranquillo e amichevole, nonché un ambiente in cui insegnanti, educatori, catechisti, genitori e studenti lavorino insieme. Tutti dovrebbero preoccuparsi del bene dei bambini, della giovane generazione che ha il diritto di crescere e maturare in un ambiente che è un esempio di pace, libero da violenza e aggressività.

Da Jasna Góra, la capitale spirituale della Polonia, i vescovi benedicono i loro connazionali nella loro patria e all’estero. Insieme agli agricoltori, ringraziano Dio per il raccolto di quest’anno e augurano a tutti la pace di spirito e la perseveranza nella fedeltà al Vangelo di Cristo.

I vescovi presenti alla sessione del Consiglio dei vescovi diocesani

Jasna Góra, il 27 agosto 2019