L’anno 2021 è stato l’anno di tre importanti beatificazioni nella Chiesa in Polonia, quella del card. Wyszyński, di Madre Czacka e di don Macha. Hanno segnato fortemente le iniziative pastorali e hanno rafforzato la comunità dei credenti – ha affermato p. Leszek Gęsiak SJ, portavoce della Conferenza Episcopale Polacca, nel corso della sintesi dell’anno che sta terminando.

Il portavoce dell’Episcopato ha fatto presente che le beatificazioni dei servi di Dio polacchi, così come i preparativi che le hanno precedute, hanno in larga misura segnato le iniziative pastorali intraprese quest’anno e allo stesso tempo hanno rafforzato la comunità dei credenti attorno ai nuovi intercessori polacchi in cielo. „Con riferimento agli anniversari giubilari legati alla vita e al ministero del Primate del Millennio, abbiamo vissuto il 2021 come l’Anno del Card. Stefan Wyszyński, e il momento culminante è stato la beatificazione avvenuta congiuntamente a quella della Madre non vedente, Elżbieta Róża Czacka. Durante tutto l’anno si sono tenuti simposi, mostre, convegni, nonché le funzioni dei mesi di maggio e giugno sono state dedicate a questi due servi di Dio, ora beati, con lo scopo di ricordare l’insegnamento del card. Wyszyński e di far conoscere la figura di Madre Czacka a tutti i fedeli, in particolare alle giovani generazioni” – ha sottolineato p. Gęsiak. A sua volta, la beatificazione di don Jan Macha ha richiamato l’attenzione sull’esempio eroico dei sacerdoti che, nonostante la persecuzione e la minaccia di morte, rimangono fedeli alla loro vocazione sacerdotale.

Il portavoce dell’Episcopato ha affermato che l’anno che volge al termine è stato ricco anche di avvenimenti importanti per la Chiesa in Polonia. „Indubbiamente uno degli eventi più importanti è stata la visita ad limina apostolorum dei vescovi polacchi, che in ottobre si sono recati a Roma in quattro gruppi. Durante i briefing con la stampa organizzati presso la sede della Radio Vaticana, i vescovi hanno parlato degli incontri nei dicasteri vaticani e delle stimolanti conversazioni con Papa Francesco. È stata una visita tanto attesa, ritardata a causa della pandemia di Covid-19. Ha fatto luce su varie questioni importanti nelle singole diocesi, nonché sulle sfide che deve affrontare la Chiesa in Polonia” – ha sottolineato.

Ha aggiunto che l’anno 2021 è stato anche il tempo in cui alla Chiesa in Polonia è stato imputato il crimine e il peccato di abusi sessuali su minori da parte di alcuni ecclesiastici. „Il processo di purificazione è sempre doloroso, ma senza di esso non si può andare avanti. La Chiesa in Polonia ha intrapreso una serie di azioni finalizzato a risolvere i casi di abuso e di insabbiamento di questi crimini, nonché tutta una serie di misure preventive” – ha dichiarato il portavoce dell’Episcopato. Ha ricordato che a settembre si è tenuta a Varsavia la conferenza internazionale vaticana sulla protezione dei minori nella Chiesa, che ha riunito rappresentanti delle Chiese dell’Europa centro-orientale. „I partecipanti alla conferenza hanno avuto l’opportunità di scambiare esperienze sui temi dell’assistenza alle vittime di abusi, sulle azioni di sensibilizzazione al problema nella Chiesa e su come prevenire tali casi” – ha aggiunto.

P. Gęsiak ha ricordato che la pandemia di Covid-19, che ha segnato per il secondo anno consecutivo l’attività pastorale, e la crisi al confine polacco-bielorusso „hanno provocato un’ondata di bene da parte di singole diocesi, parrocchie, credenti ed enti di beneficenza, soprattutto da parte delle Caritas locali”. „Come l’anno precedente, molte persone, insieme e singolarmente, si sono radunate per aiutare i bisognosi, sia coloro che sono stati colpiti dalla pandemia che, negli ultimi mesi, dai disordini al confine orientale. Le parrocchie di frontiera hanno subito organizzato un sostegno ai rifugiati e ai loro parrocchiani, che forniscono aiuto ai migranti incontrati, mentre la Caritas Polska ha organizzato le Tende della Speranza come base per le organizzazioni di beneficenza e per i residenti al confine” – ha affermato il portavoce dell’Episcopato.

Il 2021 è stato anche un anno di tante ricorrenze. „Ad aprile abbiamo celebrato il 1055.mo anniversario del battesimo della Polonia, a maggio abbiamo commemorato il 40.mo anniversario dell’attentato a Papa Giovanni Paolo II e del salvataggio della sua vita, mentre a giugno abbiamo celebrato il 100.mo anniversario della consacrazione della nazione polacca al Sacro Cuore di Gesù con il rinnovamento molto significativo dell’Atto di Affidamento al Sacro Cuore di Gesù” – ha affermato il portavoce dell’Episcopato. Questa celebrazione ha radunato l’Episcopato polacco e molti fedeli. Ha aggiunto che nel 2021 è stato celebrato anche l’Anno di S. Giuseppe, che si è concluso l’8 dicembre, l’Anno della Famiglia Amoris Laetitia, che si protrarrà fino a giugno 2022 e terminerà con l’Incontro Mondiale delle Famiglie a Roma, e l’Anno Giubilare di Giacobbe, prorogato per tutto il prossimo anno a causa della pandemia.

A sua volta, riferendosi al Sinodo dei Vescovi sulla sinodalità, inaugurato da papa Francesco all’inizio di ottobre, il portavoce dell’Episcopato ha fatto presente che „tutte le diocesi polacche hanno aderito ai lavori sinodali nella fase diocesana attraverso cicli di incontri, sondaggi, pubblicazione di materiali informativi e la nomina dei responsabili del coordinamento delle attività sinodali”. „Si vede il grande impegno sia del clero che dei laici nelle parrocchie, che vogliono incontrarsi e parlare della Chiesa, che di per sé è espressione di sinodalità” – ha sottolineato.

„Non bisogna dimenticare gli importanti documenti emanati quest’anno dalla Conferenza Episcopale Polacca” – ha osservato il portavoce dell’Episcopato. „A due di essi va prestata particolare attenzione: ‚Il cammino di formazione dei sacerdoti in Polonia. Ratiostitutionis sacerdotalis pro Polonia’, che definisce le nuove regole per la formazione sacerdotale in Polonia, e il ‚Decreto Generale della Conferenza Episcopale Polacca sull’età e le qualità dei candidati e delle candidate al lettorato e accolitato permanente’. Questi due documenti hanno riscontrato grande interesse nei fedeli e nei media, poiché riguardano la formazione sia dei sacerdoti che dei laici, che è una parte importante dell’attività della Chiesa” – ha dichiarato p. Gęsiak. Ha aggiunto che nei giorni scorsi è stata pubblicata anche una traduzione polacca aggiornata del Codice di diritto canonico del 1983, contenente lo stato giuridico in vigore dall’8 dicembre 2021, cioè dalla data in cui sono entrate in vigore le disposizioni del Libro Sesto emendato del Codice, contenente le disposizioni di diritto penale.

Il portavoce dell’Episcopato ha anche richiamato che nel corso dell’anno i vescovi hanno preso la parola su importanti temi sociali. „L’Arcivescovo Stanisław Gądecki, Presidente della Conferenza Episcopale Polacca, ha lanciato due volte – in ottobre e novembre – un appello per gli aiuti umanitari ai migranti che si trovano in situazione drammatica al confine polacco-bielorusso, e ad agosto ha annunciato la Giornata della Solidarietà con Afgani. Mons. Krzysztof Zadarko, Presidente del Consiglio per le Migrazioni, il Turismo e i Pellegrinaggi della Conferenza Episcopale Polacca, ha chiesto più volte sostegno per i migranti e i rifugiati” – ha sottolineato. Ha inoltre ricordato che in una dichiarazione speciale del 22 dicembre, il Consiglio Permanente della KEP ha sostenuto l’appello del Papa a consentire alle Chiese locali, comprese le congregazioni religiose e le organizzazioni cattoliche, di ospitare persone che hanno urgente bisogno di solidarietà da parte della comunità internazionale.

Sulla questione della vaccinazione contro il Covid-19, il portavoce dell’Episcopato ha fatto presente che i vescovi avevano più volte chiarito la loro posizione. „Il Presidente dell’Episcopato ha sottolineato in una dichiarazione del luglio scorso che la vaccinazione contro il coronavirus è uno strumento importante per limitare la diffusione dei contagi. Anche nei comunicati dopo le riunioni plenarie, i vescovi hanno ribadito l’ appello a una decisione prudente alla vaccinazione per il bene della vita, della salute e della sicurezza propria e degli altri” – ha richiamato il portavoce dell’Episcopato.

Molti problemi importanti sono rimasti, e rimangono tuttora, motivo di preoccupazione per la comunità ecclesiale. „Tematiche come la progressiva secolarizzazione della società, il declino delle pratiche religiose, soprattutto tra i giovani, casi di perdita della fede, restano le grandi e importantissime sfide che dovremo affrontare nel nuovo anno 2022” – ha affermato il portavoce della Conferenza Episcopale Polacca.

Ufficio Stampa della Conferenza Episcopale Polacca

(Tradotto dal polacco da M. Olmo / Ufficio per le Comunicazioni Estere della Conferenza Episcopale Polacca)