La Chiesa cattolica in Polonia Ti ringrazia per il Tuo servizio nella nostra Patria e Ti augura di cuore che la nuova missione porti molto bene spirituale per l’intera Chiesa universale – ha affermato l’Arcivescovo Stanisław Gądecki, Presidente dell’Episcopato, all’Arcivescovo Salvatore Pennacchio, Nunzio Apostolico in Polonia, che termina la sua missione. Durante l’Eucaristia celebrata il 13 marzo a Varsavia, nel Santuario della Divina Provvidenza, alla quale ha partecipato la Conferenza Episcopale Polacca, è stato anche reso grazie a Dio per i 10 anni di pontificato di Papa Francesco.

Pubblichiamo il testo integrale del ringraziamento:

 

Eccellenza Nunzio Apostolico in Polonia,

Il 6 agosto 2016 il Santo Padre Francesco Ti ha nominato suo rappresentante in Polonia, e tu – dal 3 novembre di quell’anno – hai assunto con gioia il tuo ministero nella nostra Patria.

INCARICHI ORDINARI

Parte di questi compiti aveva carattere ordinario, mentre altri straordinario. I compiti abituali del Nunzio, come lei stesso dice, erano quelli che si potrebbero definire con la parola „mediazione”. Il Nunzio ha il compito di trasferire le informazioni in due direzioni: dalle istituzioni ecclesiastiche di un dato Paese alla Santa Sede e viceversa. Sebbene partecipi all’elaborazione di alcune decisioni della chiesa locale, non è lui a prenderle; non ha prerogative decisionali quando si tratta di strutture ecclesiastiche. Per quanto riguarda le strutture statali, svolge una funzione analoga a quella svolta dagli Ambasciatori di altri Stati nell’ambito delle consuetudini previste dalla Convenzione di Vienna sulle relazioni diplomatiche.

Tu, Eccellenza, ci hai portato un tesoro di ricca esperienza di lavoro svolto in molte missioni diplomatiche della Santa Sede (a Panama, Etiopia, Australia, Turchia, Egitto, Jugoslavia e Irlanda; in Rwanda, Tailandia, Singapore e Cambogia, e in Myanmar, Laos, Malesia e Brunei, India e Nepal) e fin dall’inizio hai catturato i nostri cuori per il Tuo amore verso San Giovanni Paolo II.

Uno dei Tuoi compiti più importanti in Polonia è stato selezionare e presentare al Papa i candidati al ministero episcopale. È un compito di estrema responsabilità, perché dalla appropriata scelta dei candidati dipende il futuro assetto della Chiesa nel nostro Paese, anche se la decisione finale – sulla base di dettagliate relazioni – spetta al Santo Padre. Nel corso di questi processi sei stato il Co-consacrante di 20 vescovi polacchi e il Consacrante principale di uno di essi.

Hai accompagnato il pellegrinaggio di Papa Francesco in Polonia. Hai contribuito ad organizzare l’ultima visita ad limina apostolorum in Vaticano e hai mediato nello svolgimento del sinodo sulla sinodalità nel nostro Paese. Hai partecipato vivacemente alle celebrazioni del 1050.mo anniversario del Battesimo della Polonia. Hai visitato un gran numero di parrocchie polacche e ne hai presieduto le celebrazioni.

La Tua permanenza in Polonia, durata oltre sei anni, è stata ricca di incontri con tante persone di Chiesa, sia laici che sacerdoti, grazie ai quali hai plasmato la Tua immagine della Chiesa nel contatto reale con la gente, rendendoti conto che è leggermente diversa da quella che avevi a volte percepito nei media. Ciò che prevale nei vostri ricordi è la bontà, la fede profonda, il coinvolgimento di persone a più livelli della Chiesa e l’apertura alle necessità dei più bisognosi, come esemplifica l’atteggiamento dei polacchi nei confronti dei rifugiati ucraini.

INCARICHI STRAORDINARI

E allo stesso tempo, hai dovuto affrontare situazioni straordinarie. Tra questi il periodo della pandemia, la guerra in Ucraina e la tutela dei minori. Hai notato che il processo di pulizia e prevenzione è stato avviato in Polonia molti anni fa ed è ancora in corso. Che non è ancora tutto risolto in modo ottimale, ma che la sensibilità in questo campo è in costante crescita nella Chiesa. A livello di diocesi, ordini religiosi e conferenze episcopali sono state istituite diverse strutture di supporto. In tutte le istituzioni che si occupano di bambini, giovani o persone indifese, sono in vigore regole di buona pratica e di sicurezza chiaramente definite. E questa è la direzione principale dei cambiamenti che attualmente si stanno introducendo nella Chiesa nella nostra Patria.

AUGURI PER LA TUA NUOVA MISSIONE

Infine, a nome della Conferenza Episcopale Polacca, desidero ringraziarTi per le Tue fatiche e il Tuo lavoro che hanno messo alla prova la Tua pazienza. Pertanto, la Chiesa cattolica in Polonia Ti ringrazia per il Tuo ministero nella nostra Patria e Ti augura di cuore che la nuova missione di Rettore dell’Accademia Diplomatica Ecclesiastica di Roma porti molto bene spirituale, questa volta non per questo o quel Paese, ma per l’intera Chiesa universale. Conduci gli studenti di questa Accademia – come dice Papa Francesco – “in tutte le parti del mondo. In Europa, bisognosa di svegliarsi; in Africa, assetata di riconciliazione; in America Latina, affamata di nutrimento e interiorità; in America del Nord, intenta a riscoprire le radici di un’identità che non si definisce a partire dalla esclusione; in Asia e Oceania, sfidate dalla capacità di fermentare in diaspora e dialogare con la vastità di culture ancestrali” (25 giugno 2015).

Siano rese grazie a Dio!

(Tradotto dal polacco da M. Olmo / Ufficio per le Comunicazioni Estere della Conferenza Episcopale Polacca)