Il Cardinale Stefan Wyszyński aveva molto apprezzato gli anni trascorsi a Lublino, è tornato spesso all’Università Cattolica di Lublino – ha affermato l’Arcivescovo Stanisław Budzik, Metropolita di Lublino, ricordando il Primate del Millennio prima della sua beatificazione.

L’arcivescovo Budzik ha ricordato che il venerabile servo di Dio Card. Stefan Wyszyński è stato legato alla regione di Lublino per 9 anni. Ha suddiviso questo periodo in tre fasi. „La prima tappa è quella degli studi nella Facoltà di Giurisprudenza dell’Università Cattolica di Lublino, culminati con la difesa dottorale sul diritto della Chiesa alla scuola. A quel tempo, viveva in centro città in un convitto gestito da don Władysław Korśmieowicz. Don Władysław divenne la sua guida spirituale e gli fece conosce l’opera di Lasek e Madre Elżbieta Czacka” – ha affermato l’Arcivescovo Budzik.

La seconda tappa del suo soggiorno nella regione di Lublino sono stati gli anni della seconda guerra mondiale, ha richiamato l’Arcivescovo Budzik. „Nel 1940 venne nella regione di Lublino e si stabilì a Kozłówka, nella tenuta dei Zamojski, dove le suore dell’opera di Laski si erano trasferite con i bambini ciechi di cui si prendevano cura. Ha trascorso l’anno successivo a Żyłów, dove ancora oggi esiste un centro per non vedenti ” – ha sottolineato.

L’ultima e più importante tappa della vita di Stefan Wyszyński, secondo l’Arcivescovo Budzik, sono i tre anni di ministero episcopale a Lublino. „Dopo la guerra, fu nominato vescovo di Lublino e si impegnò a sollevare questa diocesi dalla devastazione morale e materiale. Riuscì a visitare oltre 80 parrocchie. Le relazioni di queste visite sono materiale storico inestimabile di quell’epoca” – ha dichiarato. „Era anche il momento dell’inizio di un confronto con un governo ostile alla Chiesa. Il cardinale Wyszyński ha apprezzato molto quegli anni trascorsi a Lublino, è tornato spesso, soprattutto all’Università Cattolica di Lublino” – ha aggiunto.

„Il Card. Wyszyński era consapevole di aver acquisito molto dagli studi universitari, dalle sue prime esperienze pastorali, che in precedenza non aveva avuto in tale dimensione, e tornò sempre con gioia a Lublino come alla sua città” – ha riassunto l’arcivescovo Stanisław Budzik.

Ufficio Stampa della Conferenza Episcopale Polacca

(Tradotto dal polacco da M. Olmo / Ufficio per le Comunicazioni Estere della Conferenza Episcopale Polacca)