„Famiglia e Società. Quale famiglia? Quale Società?” il tema della seconda giornata di lavori della Conferenza „Verso il futuro con Giovanni Paolo II” sulla responsabilità dei laici cattolici nella vita sociale. La Conferenza online, iniziata ieri 15 gennaio, si concluderà domani, domenica 17 gennaio.

Il Card. Peter Erdő, Arcivescovo Metropolita di Esztergom-Budapest e Primate di Ungheria, nel suo intervento introduttivo ha fatto riferimento alla Familiaris Consortio e alla Gaudium et Spes: Si vede – ha sottolineato – che la dottrina di Giovanni Paolo II è in linea con il Concilio Vaticano II ed ha evidenziato il legame dottrinale in Papa Francesco. Se la famiglia è talmente importante per la società – ha dichiarato il Cardinale – allora i cristiani laici che hanno la vocazione di formare intorno a loro la società nello spirito del Vangelo, non possono non partecipare alla vita pubblica per sostenere questi valori.

Anche il Prof. George Weigel, biografo di Giovanni Paolo II, si è domandato come i cattolici possono partecipare alla vita pubblica? Cosa offre la Chiesa attraverso il Magistero di Giovanni Paolo II? La risposta si trova nelle due Encicliche „Redemptoris Missio”, secondo la quale il cattolico ha il compito di trasmettere le conoscenze del Vangelo in tutti gli aspetti della vita umana, e nella „Centesimus Annus” che sostiene la responsabilità dei cattolici nella testimonianza al mondo. Ogni battezzato è missionario – ha concluso il Prof. Weigel – la partecipazione dei laici alla vita pubblica fa parte della loro vocazione di servire il bene comune.

„Necessità di una salutare teoria dello Stato” negli scritti di Giovanni Paolo II è l’intervento del Prof. P. Piotr Mazurkiewicz che ha fatto particolare riferimento alla Centesimus Annus. Lo stato democratico ha caratteristiche differenti di ogni singola nazione – ha affermato P. Mazurkiewicz – ma implica 5 elementi: la partecipazione dei cittadini alle decisioni politiche, la possibilità di eleggere il governo e del controllo, il cambiamento pacifico di un governo e il mantenimento dello stesso nei limiti legittimi. Le condizioni sono l’onestà nei contatti tra il governo e i governati, la trasparenza nell’amministrazione, l’affermazione del bene comune e il rispetto dei diritti dell’opposizione.

„La cultura come potere più grande di tutte le altre forze” è il titolo dell’intervento del Prof. Stanislaw Grygiel. L’uomo conosce se stesso vivendo alla luce della terra e degli altri da lui amati e conosciuti. Nello stupore del proprio lavoro elevato dall’affidarsi all’atto della creazione, l’uomo viene trasfigurato in una dignità che lo trascende. E’ così che intendo le parole di Giovanni Paolo II che la fede diventa cultura – ha dichiarato il Relatore.

Nella sua testimonianza della Prof.ssa Monika Grygiel, ha comunicato la capacità del Papa Santo di amare, di capire con il cuore e la sua grande sensibilità. Giovanni Paolo II è un segno da seguire – ha confidato – per essere felicemente compiuti nella vita. Questa è la santità, non la perfezione ma una umanità profonda. Questo è quello che trattengo come eredità e mi piacerebbe trasmettere a chi rimarrà dopo di me – ha concluso.

Il Rev. Prof. Jaroslaw Merecki ha esaminato Karol Wojtyla e Roman Ingarden sui temi del compimento della persona e della famiglia. Entrambi pongono le stesse domande, ma Ingarden non trova le risposte. La famiglia – ha affermato il Prof. Merecki – è il luogo dove possiamo togliere la maschera non per i nostri meriti, ma perché essa è basata sul dono, sulla gratuità.

L’ultima sessione, domani 17 gennaio, affronterà il tema „Fede e vita della Chiesa, quale redenzione. Quale chiesa? Quale redenzione?” e vedrà la partecipazione, tra gli altri, di S.E. Mons. Paolo Pezzi, Arcivescovo di Mosca e Presidente della Conferenza Episcopale della Federazione Russa.

L’accesso è gratuito sui canali You Tube dedicati in polacco, inglese, italiano dove la traduzione sarà in simultanea. Per ulteriori informazioni consultare il sito https://conference.diecezja.pl

Ufficio per le Comunicazioni Estere della Conferenza Episcopale Polacca