La decisione di vaccinarsi è una questione di scelta personale secondo coscienza – rileva il Team di Esperti di Bioetica della Conferenza Episcopale Polacca sulla posizione in tema di vaccini.

Il Team di Esperti presenta una valutazione 
circa l’utilizzo dei vaccini preparati sulla base di linee cellulari fetali, sottolineando che non tutti i vaccini erano o sono prodotti utilizzando questa tecnologia.

Tenendo presente il problema moralmente importante del legame tra vaccini e aborto (di coloro che ne fanno uso), il documento indica tre gradi di responsabilità: 1) pesante responsabilità morale per un aborto „inteso come fine o mezzo”; 2) pesante responsabilità per l’uso di „materiale biologico” di feti abortiti nella produzione dei vaccini in questione. In questo caso, l’aborto è un anello fondamentale per il raggiungimento di questi vaccini, e quindi include l’accettazione dell’aborto come atto necessario e che porta un effetto benefico; 3) responsabilità condizionale delle persone che utilizzano questi vaccini.

Il Team di Esperti di bioetica sottolinea che non hanno colpa le persone che si oppongono all’aborto e all’uso industriale di materiale biologico umano. Esse non sono coinvolte nella produzione di questi vaccini, ma possono usarli per il bene della propria vita o salute. Tali persone, tuttavia, sarebbero colpevoli di supporto morale a questi vaccini e alla relativa tecnologia di produzione se li utilizzassero, avendo a loro disposizione vaccini privi di quanto sopra.

Il documento prosegue affermando che „la decisione di vaccinarsi è una questione di scelta personale, presa nella propria coscienza”, poiché in ultima analisi la persona si assume la responsabilità della propria vita e salute, e spesso anche della salute di altre persone.

Il documento non trascura i vari rischi citati nei pareri competenti o indicati dagli stessi produttori di vaccini. Al fine di evitare questi rischi o mitigarli in modo significativo, l’uso di vaccini e la decisione di prenderli dovrebbero essere presi dopo la consultazione con un medico competente. Ciò vale in particolare per le persone con malattie specifiche.

Ufficio Stampa della Conferenza Episcopale Polacca