Presidente dei vescovi polacchi: Aspettiamo Papa Francesco come messaggero di Cristo

03-06-2016
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„Giovanni Paolo II, Benedetto XVI e papa Francesco nella prospettiva della fede configurano il DNA originato da Cristo”, afferma mons. Stanislaw Gadecki, Presidente della Conferenza episcopale polacca, aggiungendo che i polacchi attendono Papa Francesco come messaggero di Cristo. Il Presidente dei vescovi polacchi rileva che Cracovia e tutte le diocesi polacche aspettano con lo spirito di accoglienza i giovani che da tutto il mondo arriveranno per la GMG.

L’intervista integrale:

Don Pawel Rytel-Andrianik: Aspettiamo tutti la GMG e la visita di Papa Francesco nel nostro Paese. Coma verrà accolto il Santo Padre in Polonia?

Mons. Stanislaw Gadecki:  Penso che verrà accolto come venivano accolti s. Giovanni Paolo II e Benedetto XVI. Aspettiamo Papa Francesco come messaggero di Cristo e successore di s. Pietro. Sia credenti che coloro che non hanno fede sono impressionati dagli atteggiamenti, dalle parole e dai gesti del Santo Padre. In particolare da tutto quello che Egli faccia per coloro che abbiano più bisogno di misericordia: poveri, disabili e tutti che si trovano nel bisogno. Ogni pontefice viene accolto in Polonia con rispetto e docilità con le quali i cristiani si rivolgono al Successore di Pietro   mandato da Cristo per guidare la Chiesa. Giovanni Paolo II, Benedetto XVI e Papa Francesco nella prospettiva della fede configurano il DNA che scaturisce da Cristo. Delle voci irresponsabili che cerchino dei contrasti tra diverse opinioni riguardo ai pontefici non hanno fondamento. Ogni pontefice è diverso in quanto portatore di un carisma differente, ma ognuno ha ricevuto stesso battesimo, stessa ordinazione sacerdotale e vescovile, ed ha la stessa missione di guidare nella fede il mondo cristiano. A tutti pertanto spetta un grande rispetto, indipendentemente da quello chi siano e da dove provengano.

Che cosa si aspetta dalla GMG?

La GMG, nonostante non sia ancora iniziata, già oggi trasforma i giovani polacchi. La preparazione dei volontari in ciascuna delle diocesi comporta la formazione dei gruppi pastorali che s’impegnano a lavorare per gli altri. I giovani maturano e formano il loro carattere guardando gli altri con simpatia. Rinforzano le virtù cristiane. Tutto ciò sarà utile anche dopo la GMG nell’interesse dei bisognosi, dell’intera società, della Chiesa, e anche degli stessi giovani.

I giovani sono aperti a Cristo, e in preparazione dalla GMG partecipano alle catechesi e alle preghiere comuni. I giovani di tutto il mondo dopo l’incontro di fine luglio in Polonia non solo conosceranno meglio il nostro Paese e potranno darne testimonianza ma soprattutto diventeranno degli ambasciatori più maturi di Cristo e della Chiesa, offrendo la loro testimonianza anche a coloro che vorrebbero venire in Polonia ma per cause diverse non ne hanno la possibilità.

Il cardinale Satanislaw Dziwisz e tutta la  Chiesa in Polonia con grande cordialità invitano tutti i giovani all’incontro con Papa Francesco e la Chiesa di Giovanni Paolo II. Attendiamo con spirito di accoglienza i giovani di tutto il mondo non solo a Cracovia ma in tutte le diocesi polacche. Soprattutto però ringraziamo Papa Francesco per la sua missione e perché nell’Anno della Misericordia possiamo insieme, in Polonia, vivere il Giubileo dei giovani di tutto il mondo.