Le questioni attuali relative al funzionamento della Chiesa in Polonia durante la guerra in corso in Ucraina – sono state il tema principale dell’incontro del Presidente della Conferenza Episcopale Polacca con Papa Francesco. Il Papa ha ricevuto l’Arcivescovo Stanisław Gądecki in udienza privata il 28 marzo. L’incontro è durato 45 minuti.

L’Arcivescovo Gądecki ha portato a conoscenza di Papa Francesco la valutazione sulla situazione attuale emersa durante l’ultima Sessione Plenaria dell’Episcopato. Nel comunicato successivo, oltre che in una dichiarazione speciale, i Vescovi polacchi hanno condannato l’attacco della Federazione Russa all’Ucraina indipendente e democratica. Il Presidente dell’Episcopato ha anche ringraziato il Santo Padre per aver consacrato il mondo intero, e in particolare la Russia e l’Ucraina, al Cuore Immacolato di Maria.

Il Presidente dell’Episcopato ha presentato inoltre una panoramica delle attività che la Chiesa in Polonia ha intrapreso subito dopo lo scoppio della guerra. „Riguardano sia le attività di aiuto alla massa di profughi ucraini che si è ritrovata sul territorio della Polonia, sia il sostegno a coloro che sono rimasti nel loro Paese nonostante le operazioni militari. L’aiuto della Chiesa è fornito tramite la Caritas Polska e le Caritas diocesane, dall’Equipe di Aiuto alla Chiesa nell’Est della Conferenza Episcopale Polacca, dalle comunità religiose maschili e femminili, da molti sacerdoti e seminaristi” – si legge nel comunicato. In particolare, il Presidente della Conferenza Episcopale Polacca ha sottolineato l’enorme mobilitazione e impegno dalla base delle parrocchie polacche.

L’Arcivescovo Gądecki ha pure presentato i suoi sforzi per intensificare le attività congiunte di cristiani di diverse fedi in favore una pace giusta, tra cui una lettera personale al Patriarca di Mosca, Kyrill. Ha anche informato il Papa dell’incontro con il patriarca Bartolomeo I a Varsavia previsto per martedì prossimo.

Il Santo Padre è stato anche informato delle difficoltà che hanno per la Chiesa universale le questioni sollevate dalla  – come chiamata dal Papa – cosiddetta la „via sinodale” tedesca. Francesco ha preso le distanze da questa iniziativa.

Il Santo Padre ha ringraziato per tutte le attività intraprese dalla Chiesa in Polonia e ha assicurato il suo sostegno spirituale. Ha chiesto al clero e ai seminaristi di rimanere vicini alla fede del popolo di Dio. Infine, ha impartito la sua benedizione apostolica.

Ufficio Stampa della Conferenza Episcopale Polacca

Pubblichiamo il testo integrale del Comunicato:

Comunicato dell’Ufficio Stampa della Conferenza Episcopale Polacca
al termine dell’udienza di Papa Francesco con l’Arcivescovo Stanisław Gądecki,
Presidente della Conferenza Episcopale Polacca

Il 28 marzo 2022 il Santo Padre ha ricevuto in Udienza speciale Mons. Stanisław Gądecki, Presidente della Conferenza Episcopale Polacca . L’incontro è durato 45 minuti. Il Presidente dell’Episcopato ha presentato al Papa alcune questioni di attualità relative al funzionamento della Chiesa in Polonia durante la guerra in corso in Ucraina.

L’Arcivescovo Gądecki ha portato a conoscenza di Papa Francesco la valutazione sulla situazione attuale emersa durante l’ultima Sessione Plenaria dell’Episcopato. Nel comunicato successivo, oltre che in una dichiarazione speciale, i Vescovi polacchi hanno condannato l’attacco della Federazione Russa all’Ucraina indipendente e democratica. Hanno sottolineato che la guerra non può mai essere un modo per risolvere i conflitti, poiché porta sempre con sé la morte di persone innocenti e la distruzione dei loro beni. Hanno Inoltre espresso la loro piena solidarietà al popolo ucraino che soffre a causa di questa aggressione. In riferimento a ciò, il Presidente dell’Episcopato ha ringraziato il Santo Padre per aver dedicato il mondo intero, e in particolare la Russia e l’Ucraina, al Cuore Immacolato di Maria nella solennità dell’Annunciazione alla Beata Vergine Maria.

Il Presidente dell’Episcopato ha inoltre presentato un’ampia panoramica delle attività che la Chiesa in Polonia ha intrapreso subito dopo lo scoppio della guerra. Riguardano sia le attività di aiuto alla massa di profughi ucraini che si è ritrovata sul territorio della Polonia, sia il sostegno a coloro che sono rimasti nel loro Paese nonostante le operazioni militari. L’aiuto della Chiesa è fornito tramite la Caritas Polska e le Caritas diocesane, dall’Equipe di Aiuto alla Chiesa nell’Est della Conferenza Episcopale Polacca, dalle comunità religiose maschili e femminili, da molti sacerdoti e seminaristi. In particolare, il Presidente ha sottolineato l’enorme mobilitazione e coinvolgimento di base delle parrocchie polacche che organizzano alimenti, alloggio, trasporti, assistenza medica e psicologica, supporto legale, educazione dei bambini e una serie di altre attività di aiuto a livello locale, a seconda delle esigenze attuali.

L’Arcivescovo Gądecki ha pure presentato i suoi sforzi per intensificare le attività congiunte di cristiani di diverse fedi in favore di una pace giusta. Ha ricordato, tra l’altro le sue lettere inviate su questo argomento ai Vescovi cattolici di Polonia e Ucraina, la lettera ai Vescovi ortodossi e cattolici di Russia e Ucraina e una lettera personale al Patriarca di Mosca, Kyrill. Ha pure informato il Papa dell’incontro con il patriarca Bartolomeo I a Varsavia previsto per martedì prossimo. Questi sforzi sono accompagnati da un costante invito ai credenti alla preghiera, al digiuno e al pentimento.

Il Santo Padre è stato anche informato delle difficoltà che hanno per la Chiesa universale le questioni sollevate dalla – come chiamata dal Papa – cosiddetta la „via sinodale” tedesca. Francesco ha preso le distanze da questa iniziativa.

Il Santo Padre ha ringraziato per tutte le attività intraprese dalla Chiesa in Polonia e ha assicurato il suo sostegno spirituale. Ha chiesto al clero e ai seminaristi di rimanere vicini alla fede del popolo di Dio. Infine, ha impartito anche la sua benedizione apostolica.

Ufficio Stampa della Conferenza Episcopale Polacca

Varsavia, 28 marzo 2022

Foto: L’Osservatore Romano