Con fede nella Provvidenza Divina e a favore della vita e della salute della società, e in seguito agli annunci del Presidente della Conferenza Episcopale Polacca, decidiamo di introdurre misure preventive in caso di minaccia del coronavirus.
La Chiesa serve i malati e i bisognosi da due millenni, anche in tempi di epidemie, senza abbandonare l’annuncio del Vangelo e la celebrazione dei sacramenti.
In considerazione del pericolo per la salute e la vita (secondo il can. 87 § 1, can. 1245 e can. 1248 § 2 del Codice di Diritto Canonico), raccomandiamo ai Vescovi diocesani di concedere la dispensa dall’obbligo della Messa domenicale fino al 29 marzo di quest’anno ai seguenti fedeli:
- gli anziani,
- persone con sintomi di infezione (ad es. tosse, raffreddore, rialzo della temperatura corporea, ecc.),
- bambini, alunni e adulti che si prendono direttamente cura di loro,
- persone che hanno paura di essere infettate.
Approfittare della dispensa significa che l’assenza dalla Messa domenicale al tempo indicato non è un peccato. Allo stesso tempo, incoraggiamo coloro che approfittano della dispensa a continuare la preghiera personale e in famiglia. Incoraggiamo anche l’unione spirituale con la comunità della Chiesa attraverso le trasmissioni radiofoniche, la televisive o via Internet.
Durante la liturgia fino al 29 marzo, nelle chiese devono essere osservati i seguenti principi:
- i sacerdoti e i ministri straordinari della Santa Comunione si lavino accuratamente le mani e seguano le norme igieniche prima dell’inizio della liturgia,
- ricordiamo che le norme liturgiche della Chiesa prevedono la ricezione della Santa Comunione sulla mano, che ora incoraggiamo,
- il segno della pace dovrebbe essere trasmesso facendo un cenno con la testa senza stringere la mano,
- la Croce deve essere adorata in ginocchio o con una profonda inclinazione, senza contatto diretto,
- inoltre, astenersi dall’adorare le reliquie baciandole o toccandole,
- le pellicole protettive devono essere applicate alla grata del confessionale,
- ci asteniamo dal riempire le acquasantiere con acqua santa.
Nella situazione attuale, vi ricordiamo che “come gli ospedali curano le malattie del corpo, così le chiese servono, tra l’altro, a curare le malattie dello spirito, così è impensabile che non si preghi nelle nostre chiese” (Comunicazione del Presidente della Conferenza Episcopale Polacca, arcivescovo S. Gądecki, 10.03.2020). Pertanto, incoraggiamo tutti i fedeli a visitare le chiese per una fervente preghiera personale al di fuori della liturgia. Raccomandiamo ai pastori:
- che le chiese rimangano aperte durante il giorno,
- che i sacerdoti offrano ulteriori occasioni di confessione e di adorazione del Santissimo Sacramento,
- che i sacerdoti e i ministri straordinari visitino i parrocchiani malati e anziani con il ministero sacramentale, mantenendo una corretta igiene.
Allo stesso tempo, vi informiamo che fino al 29 marzo di quest’anno:
- le liturgie con il sacramento della Cresima sono rimandate a più tardi,
- sono sospesi i pellegrinaggi dei diplomandi a Jasna Góra e gli esercizi spirituali per le scuole organizzati dalle parrocchie. Allo stesso tempo, chiediamo ai mezzi di comunicazione sociale e al clero di proporre esercizi spirituali su Internet, che possono essere seguiti a casa,
- le questioni degli esercizi spirituali per adulti e l’organizzazione di altri incontri sono lasciate al prudente discernimento dei parroci.
Chiediamo solidarietà con gli anziani e le persone bisognose, ad esempio aiutandoli a fare la spesa.
Chiediamo a tutti i credenti di pregare per la protezione dalle malattie, così come per la pace del cuore e la grazia di una profonda conversione per ciascuno di noi. Al buon Dio raccomandiamo tutti coloro che sono morti a causa del coronavirus. Preghiamo per la salute dei malati, di chi si prende cura di loro, dei medici e del personale medico e di tutti i servizi sanitari. Preghiamo affinché l’epidemia cessi. Secondo la Tradizione della Chiesa, vi incoraggiamo a cantare nelle nostre chiese la supplica “Santo Dio, Santo Potente… Dall’aria, dalla fame, dal fuoco e dalla guerra, liberaci Signore”.
Consiglio Permanente della Conferenza Episcopale Polacca
Varsavia, 12 marzo 2020