A Olsztyn in Warmia e successivamente a Frombork, si è tenuta dal 18 al 20 Giugno 2010 la 352a Assemblea Plenaria della Conferenza Episcopale Polacca. Le riunioni sono state condotte dal Presidente della Conferenza, arcivescovo Józef Michalik, alla presenza del Nunzio Apostolico, arcivescovo Józef Kowalczyk, che è stato ringraziato dai vescovi per gli oltre 20 anni di attività come rappresentante della Santa Sede in Polonia, ed è stato accolto come nuovo arcivescovo di Gniezno e Primate della Polonia.
1. L’occasione per organizzare l’Assemblea Plenaria a Olsztyn è stato il giubileo del 750° anniversario del Capitolo della cattedrale di Warmia, al quale appartenne nel XVI secolo, Niccolò Copernico, astronomo che scoprì la struttura eliocentrica del nostro sistema planetario. Durante la riunione i vescovi hanno visitato Grunwald - luogo di una nota battaglia avvenuta 600 anni fa. Hanno inoltre pregato nella cattedrale di Frombork, nella quale vi è una tomba, recentemente scoperta, del Grande Astronomo, ricordato da una nuova lapide.
2. A tutti quelli che sono stati colpiti dalla calamità delle inondazioni e delle frane, i vescovi esprimono la loro profonda solidarietà. Garantiscono ricordo nella preghiera e vicinanza spirituale. La Conferenza Episcopale Polacca ringrazia il Santo Padre Benedetto XVI per tutte le preghiere ed i gesti di solidarietà per gli alluvionati. Un ringraziamento ai vigili del fuoco, ai soldati, alla polizia ed ai membri del WOPR (Wodne Ochotnicze Pogotowie Ratunkowe - Organo di Protezione Civile), ai governi locali ed a tutte le istituzioni e le persone che generosamente si sono affrettate ad aiutare. Un grande riconoscimento merita l’aiuto tra vicini e la solidarietà familiare. I vescovi sono grati alla Caritas ed alle altre organizzazioni umanitarie, per l’enorme impegno nei confronti delle vittime dell’alluvione e delle sue conseguenze. Esortano inoltre ad offrire una sistematica assistenza spirituale e materiale alle vittime della catastrofe.
3. Da vari paesi del mondo - tra cui l’India, il Pakistan, il Sudan, la Turchia, l’Iraq ed il Vietnam - giungono informazioni sulle persecuzioni sanguinose dei nostri fratelli e sorelle nella fede. Sta aumentando l’attività dei gruppi fondamentalisti ostili al cristianesimo. In questa situazione, i vescovi si appellano alle organizzazioni internazionali e le autorità dei paesi in cui continua la persecuzione, affinchè sia garantita ai seguaci di Cristo la sicurezza e il diritto alla libertà di professare e praticare la religione. L’Episcopato Polacco rivolge un invito alla solidarietà con i perseguitati ed alla preghiera per loro. All’intercessione del beato Don Jerzy Popieluszko martire, affida i sofferenti cristiani e tutti i perseguitati. Nel contesto della sentenza della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo di Strasburgo, i vescovi sollecitano la difesa della presenza di un segno di salvezza - la croce - nello spazio pubblico nei paesi europei.
4. Con riferimento alle elezioni presidenziali, i Pastori della Chiesa ricordano la responsabilità per la Polonia, che deve essere espressa, tra l’altro, attraverso la partecipazione alle elezioni.
5. Con riferimento al comunicato del Consiglio per la Famiglia del 18 maggio dell’anno in corso, i vescovi hanno ripreso il problema complesso e doloroso della tecnologia di fecondazione extracorporea riferita all’uomo. Affrontando la questione della valutazione morale e le conseguenze dell’applicazione del metodo in vitro (fecondazione in provetta). Questa tecnologia comporta la prevedibile e pianificata uccisione di esseri umani in fase embrionale, con un trattamento allo stesso tempo come strumenti ed oggetti. La coltivazione di laboratorio di embrioni, comporta una grave responsabilità morale nei confronti della loro vita e della dignità umana. Questo metodo è contrario alla legge di Dio e alla natura umana.
Le persone che applicano il metodo in vitro e che lo utilizzano, rischiano di commettere un peccato grave che interrompe il legame con Dio ed indebolisce l’unità con la Chiesa di Cristo. In questo modo il peccato comporta l’auto-esclusione dalla comunione eucaristica fino a che non si riceve il perdono nel sacramento della penitenza e della riconciliazione. Perciò tutti i fedeli sono tenuti a formare la coscienza retta e il giudizio, nel rispetto del diritto naturale e della legge di Dio contenuta nella dottrina della Chiesa. I Pastori, i catechisti e tutti gli uomini di buona volontà hanno un obbligo di conoscere, e quindi di trasmettere la piena verità sulle procedure mediche obiettivamente immorali.
I coniugi colpiti dalla sofferenza della mancanza di prole dovrebbero essere aiutati e sostenuti nel trattamento delle cause dell’infertilità, ma senza ricorrere alla riproduzione sostitutiva. Gli deve essere mostrata inoltre la possibilità e il valore evangelico di adottare un bambino nei termini che lo consentano.
6. I vescovi esprimono il loro apprezzamento a tutti i genitori, gli insegnanti, i catechisti e gli educatori per la difficile opera di formazione ed educazione delle giovani generazioni di polacchi nel paese e all’estero. Che il periodo delle vacanze sia occasione per il riposo, la preghiera, il rafforzamento dei legami familiari, la conoscenza della bellezza del proprio paese, della sua cultura e della sua storia e per la scoperta di Dio nello splendore del creato! Inoltre incoraggiano a rimanere fedeli all’Eucaristia domenicale ed ai comandamenti di Dio. I vescovi affidano alla Divina Provvidenza le vicissitudini della Patria e impartiscono la benedizione pastorale a tutti i connazionali. Firmato da: I Pastori della Chiesa cattolica polacca Olsztyn, 20 giugno 2010