Nei giorni 15 e 16 marzo 2011 a Zakopane si è tenuta la 354a Assemblea Plenaria della Conferenza Episcopale Polacca. Le riunioni sono state condotte dall’arcivescovo Józef Michalik, Presidente della Conferenza. All’assemblea ha partecipato il Nunzio Apostolico in Polonia, l’arcivescovo Celestino Migliore. L'incontro si è svolto in un clima di attesa per la beatificazione imminente del Santo Padre Giovanni Paolo II.
1. Il luogo d’incontro è stato la casa per vacanze ed esercizi spirituali "Księżówka", che in occasione del centesimo anniversario della sua esistenza è stata completamente ammodernata. Già ai tempi della spartizione venivano alla "Księżówka" sacerdoti da molte diocesi polacche, per consolidare la forza spirituale e fisica attraverso i ritiri spirituali congiunti, e allo stesso tempo per discutere dell’indipendenza assai desiderata dai polacchi. Rappresentava quindi un luogo in cui si attuava un’integrazione dei sacerdoti provenienti dalle tre spartizioni. Vi si recavano anche eminenti rappresentanti della cultura polacca. Illustre ospite è stato il cardinale Karol Wojtyła come arcivescovo di Cracovia, e successivamente come papa.
2. Nel corso della riunione si è fatto riferimento più volte alla prossima beatificazione del Venerabile Servo di Dio Giovanni Paolo II. I vescovi esprimono la loro gratitudine al Santo Padre Benedetto XVI per l’approvazione del decreto di beatificazione di Giovanni Paolo II e per averne fissato la data nella Domenica della Divina Misericordia. Facendo riferimento alla lettera pastorale, i vescovi hanno sottolineato che "abbiamo in cielo un amico di Dio e allo stesso tempo un sostenitore delle vicende umane." Hanno inoltre espresso la convinzione che la preparazione pastorale in Polonia per la beatificazione, frutterà in modo duraturo con il quotidiano adempimento del testamento spirituale del grande Papa.
3. Con riferimento al devastante terremoto e allo tsunami in Giappone, la Conferenza Episcopale invita alla preghiera in nome della solidarietà umana. I vescovi chiedono anche di fare una raccolta nelle parrocchie per le vittime di questa tragedia.
4. I vescovi hanno espresso le proprie opinioni sulla presidenza polacca del Consiglio dell'Unione Europea, che inizia il 1 luglio. La Polonia come culla di un movimento sociale, dalla quale cominciarono cambiamenti in Europa e nel mondo, ha la particolare missione di diffondere l’idea di solidarietà e di fornire le proprie soluzioni istituzionali. Per l’Unione Europea ciò rappresenta sempre una grande sfida. Una questione molto importante rimane anche la tutela e la promozione della libertà religiosa, sia nei paesi membri dell’Unione Europea che al di fuori dei suoi confini. Un compito fondamentale è quello di agire per il diritto alla vita di tutti i bambini non ancora nati, oltre che un’efficace politica per la famiglia, soprattutto a causa dell’incombente crisi demografica. In nome della verità storica abbiamo anche il dovere di ricordare il contributo del cristianesimo alla realizzazione della civiltà e della cultura europea. La Chiesa cattolica polacca sosterrà spiritualmente la Presidenza polacca, affinché porti i migliori risultati sia per la Polonia, che per l’Unione Europea.
5. Data la crescente ondata di persecuzioni di cristiani nel mondo, i Vescovi fanno appello alla solidarietà con i martiri per la fede, da esprimere con le preghiere e con tutte le forme di aiuto. A questo proposito, i vescovi sostengono l’iniziativa dei deputati e dei senatori del nostro Parlamento, che richiedono il rispetto della libertà religiosa in tutto il mondo e l’eguaglianza dei diritti per i seguaci di Cristo. Anche il servizio diplomatico del nostro paese dovrebbe assumere una posizione univoca a riguardo, come ha fatto finora e speriamo continui a fare soprattutto durante la presidenza polacca del Consiglio dell’Unione Europea.
6. L’anno 2011 si celebra in Polonia, l’Anno Europeo del Volontariato per Promuovere l’Attività Civica. Questa è un’occasione per esprimere gratitudine ai volontari dei Gruppi Parrocchiali della Caritas, che in 45 mila danno quotidiana testimonianza della carità cristiana, impegnandosi nei servizi religiosi nei confronti dei poveri e dei bisognosi. Da 15 anni si sono sviluppati nelle diocesi i Circoli Scolastici Caritas, che infondono l’idea di carità samaritana nei cuori dei bambini e degli adolescenti. I vescovi apprezzano lo sforzo di insegnanti, educatori, catechisti, e dei 49 mila giovani, che partecipano attivamente alle opere di assistenza caritativa e umanitaria e spronano a continuarla.
7. I vescovi condividono la preoccupazione sociale causata dall’aspro dibattito sul progetto di emendamento alla legge sui Fondi Pensione Aperti, che con il consenso dei cittadini raccolgono contributi pensionistici. In questa discussione non è possibile dimenticare la regola fondamentale per le pensioni, che è la solidarietà fra le generazioni. Allo stesso tempo, si pone la domanda se una materia così importante, in quanto riguarda la futura qualità di vita per i polacchi, può essere sottoposta a esperimenti e se si può rischiare di perdere la fiducia della gente nei riguardi del proprio paese. Tali questioni richiedono discussioni realistiche e tranquille e a ciò si appellano i vescovi.
8. I pastori della Chiesa in Polonia ricordano alle istituzioni responsabili per la formazione dei bambini e dei giovani nel nostro paese i valori oggettivi, sui quali costruire i programmi educativi. Per il bene degli alunni sottolineano, che la formazione a favore della vita familiare non dovrebbe essere sostituito esclusivamente dall’educazione sessuale.
9. I vescovi hanno affrontato il tema della liquidazione di piccole scuole, soprattutto nelle comunità rurali. Questo è senza dubbio un problema complesso, in cui si verifica un conflitto tra ragioni economiche ed educative. La scuola nel suo ambiente, non solo adempie una missione educativa, ma funge anche da centro culturale. I vescovi invitano le autorità locali, a non decidere la chiusura delle scuole unicamente sulla base di considerazioni di natura economica.
I vescovi benedicono nel periodo di Quaresima e invitano i fedeli ad offrire una testimonianza di preghiera, digiuno, elemosina, e di sobrietà e astinenza. Allo stesso tempo, esprimono la speranza che ciò porti tutti a prepararsi in modo più profondo alla celebrazione della Resurrezione del Signore e alla beatificazione del Servo di Dio Giovanni Paolo II.
Firmato da: I Pastori della Chiesa cattolica in Polonia Zakopane, il 16 marzo 2011