Il Consiglio Permanente, sulla base dell’analisi della situazione relativa alle attività del sospeso rev. Piotr Natanek, mette in guardia con fermezza i cattolici dal radunarsi intorno alla sua persona e di promuovere le idee da egli proposte. Nonostante il divieto esplicito da parte del vescovo locale e la pena ecclesiastica inflitta, il rev. Natanek purtroppo non ha cessato le proprie attività. Il Consiglio fa notare che le Sante Messe celebrate dal sacerdote sospeso sono illecite e sacrileghe, e le assoluzioni impartite – nulle.
Il Consiglio Permanente dell’Episcopato Polacco, ancora una volta mette in guardia con fermezza i cattolici anche dall’errato insegnamento del sacerdote e chiede ai fedeli, di non usufruire del ministero pastorale del rev. Natanek, di non farsi guidare dai suoi insegnamenti, di non credere alle sue infondate asserzioni di conformità agli insegnamenti dei papi e dei vescovi, e di non avvicinarsi ai gruppi da egli creati.
Le persone che collaborano con il sospeso rev. Piotr Natanek contribuiscono alla divisione della comunità dei credenti. Agendo insieme per distruggere l’unità della Chiesa, commettono un peccato, che hanno l’obbligo di purificare nel sacramento della penitenza. Invece la condizione per ricevere l’assoluzione è quello di rinunciare ad avvallare la divisione nella Chiesa e la volontà di rimediare al male arrecato.
I Membri del Consiglio Permanente della
Conferenza Episcopale Polacca
Varsavia, 16 gennaio 2012