La nuova evangelizzazione, la preparazione all’Anno della Fede e l’elaborazione di importanti documenti sono stati i principali argomenti della 357a assemblea plenaria dell’Episcopato, che si è tenuta il 13 ed il 14 marzo 2012 a Varsavia con la partecipazione di numerosi vescovi ospiti provenienti dai seguenti paesi: Bielorussia, Croazia, Repubblica Ceca, Spagna, Kazakistan, Lituania, Lettonia, Germania, Russia, Ucraina e Ungheria. La riunione è stata presieduta dall’Arcivescovo Józef Michalik, e ha partecipato anche il Nunzio Apostolico, l’Arcivescovo Celestino Migliore.
1. I vescovi hanno affrontato il tema della nuova evangelizzazione nell’ambito dell’Anno della Fede, che per volontà del Santo Padre Benedetto XVI sarà inaugurato l’11 ottobre c.a.. In questa data cade il cinquantesimo anniversario dell’inizio del Concilio Vaticano II ed il ventesimo anniversario della pubblicazione del Catechismo della Chiesa Cattolica. L’Anno della Fede si concluderà con la Solennità di Nostro Signore Gesù Cristo Re dell’Universo, il 24 novembre 2013. La nuova evangelizzazione è indirizzata soprattutto a quei fedeli, che nonostante abbiano ricevuto i santi sacramenti hanno smesso di praticare la fede. La nuova evangelizzazione e l’Anno della Fede vissuto in modo autentico, dovrebbero rafforzare l’ardore missionario dell’intera Chiesa e aiutare nel modo più fruttuoso possibile lo svolgimento della missione di avvicinare le persone a Dio e costruire la comunità.
2. La conferenza ha approvato il nuovo programma pastorale per la Polonia per gli anni 2013-2017. Il programma è stato intitolato “Per Cristo, con Cristo, in Cristo. Dalla fede ed il battesimo alla testimonianza”. In occasione del 1050° anniversario del Battesimo della Polonia che si celebrerà nel 2016, la proposta del programma è focalizzata intorno al sacramento del Battesimo. Esso rappresenta un invito alla nuova evangelizzazione ed approfondimento della fede e della vita con la grazia del Battesimo.
3. I vescovi hanno approvato il documento sociale dal titolo “Cura della persona e del bene comune”, il cui messaggio fondamentale è la chiamata ad adoperarsi per la tutela della dignità e dei diritti di ogni persona. Il documento ricorda i valori fondamentali ed i principi della dottrina sociale della Chiesa, che garantiscono la costruzione di una società giusta e solidale. Si tratta di un messaggio indirizzato a tutte le persone di buona volontà, che tengono alla prosperità del nostro Paese. Essa è una voce al di là delle divisioni, che indica i campi che dovrebbero rappresentare un argomento di interesse comune.
4. La Conferenza Episcopale Polacca è guidata dalla volontà di dialogo con il governo per quanto riguarda il Fondo Ecclesiastico e la situazione economica della Chiesa. Riconosce la necessità di creare un modello moderno, con riferimento alle migliori pratiche sviluppate in diversi paesi europei. Ciò dovrebbe essere attuato in adempimento delle norme dell’articolo 22 del Concordato, che obbliga le parti a regolare le operazioni finanziarie delle istituzioni ecclesiastiche attraverso il dialogo. Confidiamo che – come afferma il Concordato – “la nuova regolamentazione tenga conto delle necessità della Chiesa, in considerazione della sua missione e la pratica finora esistente della vita ecclesiale in Polonia.”
5. In relazione alla discussione sull’insegnamento della religione nella scuola, i vescovi sottolineano, che la religione come materia d’insegnamento riveste grande importanza nel processo di formazione degli atteggiamenti morali e di comportamento della giovane generazione. Per lo sforzo profuso nell’insegnamento di questa materia si devono ringraziare tutti i catechisti: sacerdoti, suore e laici. In questo contesto, la decisione recentemente pubblicata dal Ministero della Pubblica Istruzione di eliminare le lezioni di religione e di etica dai programmi quadro d’insegnamento nelle scuole pubbliche desta preoccupazione ed è incomprensibile alla luce degli accordi esistenti. I vescovi ricordano le disposizioni della Costituzione della Repubblica Polacca, le norme del Concordato e della Legge sul sistema dell’istruzione e richiedono una modifica al regolamento del Ministero in modo tale, che le norme in esso contenute garantiscano ai genitori ed ai loro figli il diritto all’insegnamento della religione nelle scuole pubbliche. Alla luce delle disposizioni ambigue contenute nel regolamento sui programmi quadro d’insegnamento nelle scuole pubbliche, la Conferenza dei Vescovi esige delle norme chiare per gli organi che gestiscono e dirigono la scuola.
6. Nell’ambito del dibattito pubblico sulla legislazione sulla bioetica i vescovi ritengono, che il bene comune, tra cui la vita e la salute dei cittadini, non è garantito, quando la ricerca razionale delle giuste soluzioni non sia dominata da criteri etici chiari, ma dai giochi dei partiti, dalle lotte politiche, dai gruppi di pressione e dagli interessi di mercato. È inaccettabile che i deputati vengano costretti a votare contro la loro coscienza, imponendo la pratica parlamentare della disciplina di partito. Ogni deputato dovrebbe sapere, che niente lo esenta dall’osservare i principi morali fondamentali, contenuti nel Decalogo, come pure i diritti ed i doveri che ne derivano per l’uomo. Nel dibattito parlamentare il suo dovere è quello di adoperarsi a determinare leggi rispondenti al più alto standard etico e di scegliere le proposte di legge, che meglio e più efficacemente tutelino la vita umana nella sua interezza.
7. L’Episcopato Polacco vivamente ringrazia le organizzazioni diocesane Caritas per l’aiuto dato ai senzatetto durante il freddo inverno di quest’anno. Tutte le persone coinvolte ed in particolare i volontari, meritano gratitudine per il lavoro svolto per la Caritas. Questa organizzazione caritativa può aiutare gli altri con il sostegno finanziario da parte dei fedeli e delle istituzioni. Nell’anno 2010 la Caritas Polonia ha fornito aiuti ai bisognosi, sia nel paese, che all’estero, per un ammontare pari a circa 500 milioni di złoty. Questo aiuto è consentito tra l’altro dall’assegnazione dell’1% dell’imposta sui redditi per le attività della Caritas. I vescovi rivolgono la loro attenzione anche alle difficoltà causate dall’introduzione della legge sull’attività medica. Nella sua forma attuale, impedisce l’esercizio di tali attività da parte della Caritas, delle congregazioni religiose, delle fondazioni e delle associazioni ecclesiastiche. L’attività medica – svolta come beneficenza – non può essere trattata al pari con l’attività economica. È indispensabile quindi una modifica della legge.
8. I vescovi radunati nella sessione plenaria esprimono la loro solidarietà nei confronti della posizione assunta dal Consiglio Permanente dell’Episcopato relativamente alla questione dell’assegnazione a TV Trwam di uno spazio nel multiplex digitale. Durante l’assemblea dell’Episcopato Polacco a Varsavia, martedì 13 marzo, nell’Arcicattedrale di San Giovanni Battista i vescovi hanno celebrato una Santa Messa di ringraziamento per il ministero di San Zygmunt Szczęsny Feliński, arcivescovo, che 150 anni fa iniziò il suo ministero nell’arcidiocesi di Varsavia.
L’attività dei sacerdoti confessori e di coloro che conducono i ritiri spirituali consente di vivere in modo fruttuoso la Quaresima, per prepararsi alla Pasqua. Ringraziando per il loro impegno, impartiamo a tutti i fedeli una benedizione pastorale.
Firmato da: I Pastori della Chiesa cattolica in Polonia
Varsavia, 14 marzo 2012