Firmato da: I Pastori della Chiesa cattolica polacca
Nei giorni 21 e 22 giugno 2013 si è tenuta a Wieliczka l’assemblea plenaria della Conferenza Episcopale Polacca. L’assemblea si è tenuta sotto la conduzione dell’arcivescovo Józef Michalik.
1. Prima dell’inizio dell’assemblea i vescovi hanno incontrato i bambini ed i giovani di Wieliczka durante una preghiera comune. Con la benedizione dei vescovi i giovani ed i loro insegnanti ed educatori hanno cominciato le vacanze. Il giorno successivo i vescovi hanno partecipato alla benedizione della Casa per i Poveri “Fratello Alojzy Kosiba” situata accanto al monastero dei francescani, nel quale il Servo di Dio per 60 anni si è occupato della raccolta di offerte e dell’assistenza ai poveri. Domenica alla fine della riunione, i membri della Conferenza Episcopale hanno partecipato alla benedizione del santuario del Beato Giovanni Paolo II a Cracovia. I vescovi hanno reso grazie a Dio per i 50 anni di sacerdozio del metropolita di Cracovia card. Stanisław Dziwisz e di altri membri dell’Episcopato.
2. I vescovi hanno approvato un emendamento al IV precetto della Chiesa. Al posto della frase fino ad oggi vigente, che dice: “Osservare il digiuno ed astenersi dal mangiare carne nei giorni stabiliti e nei tempi di penitenza astenersi dalla partecipazione a divertimenti” è stata adottata la nuova frase: “Osservare il digiuno ed astenersi dal mangiare carne nei giorni stabiliti e durante la Quaresima astenersi dalla partecipazione a divertimenti”. Ciò significa che il periodo di divieto formale è stato limitato alla Quaresima. Tuttavia questo non cambia in alcun modo il fatto di considerare ogni venerdì come giorno di penitenza, nel quale i cattolici: “attendano in modo speciale alla preghiera, facciano opere di pietà e di carità, sacrifichino se stessi compiendo più fedelmente i propri doveri e soprattutto osservando il digiuno e l’astinenza” (codice canonico 1249-1250). Con l’eccezione delle feste che cadono in quel giorno. Quindi, se il venerdì un cattolico volesse rinunciare per giusta causa al vivere in penitenza questa giornata, dovrebbe ottenere una adeguata dispensa.
3. La Conferenza Episcopale Polacca ha approvato il testo della dichiarazione, che sarà firmata nel corso dell’incontro tra l’arcivescovo Józef Michalik ed il capo della Chiesa Ucraina di rito Bizantino, arcivescovo Światosław Szewczuk, che arriverà alla fine di giugno a Varsavia. La dichiarazione si riferisce alla strage di Volinia, della quale il 70° anniversario si celebrerà a breve dopo la visita. Il testo della dichiarazione, predisposto nel corso di un dialogo tra le due parti, sviluppatosi nello spirito del Vangelo, che chiama a riconoscere la verità ed ammettere le colpe, per iniziare un cammino di riconciliazione. Invitiamo tutti alla preghiera, sopratutto la preghiera dei frateli per le vittime della strage di Volinia, soprattutto l’11 luglio e la domenica precedente.
4. Durante la riunione i vescovi con attenzione hanno preso atto delle notizie relative all’insegnamento della religione nella scuola, soprattutto per quanto concerne la possibilità che i giovani sostengano l’esame di religione nell’ambito della maturità, nel caso in cui scegliessero questa materia come facoltativa. In considerazione del deciso rifiuto da parte del Ministero della Pubblica Istruzione, i vescovi ricordano che come risultato dei molti anni di colloqui sono stati elaborati dalla Chiesa degli standard chiaramente definiti per l’esame di questa materia. È stato anche condotto un programma pilota specialistico, è stato aggiornato il programma di educazione religiosa in modo da adattarne il linguaggio a quello del programma generale di formazione elaborato dal Ministero della Pubblica Istruzione.
Da parte sua la Chiesa non nasconde la sorpresa, per la negazione ai giovani del diritto di sostenere alla maturità l’esame di una materia studiata per molti anni, con una valutazione sulla base di criteri espliciti di conoscenza (piuttosto che di fede – come spesso erroneamente suggerito), questa valutazione è considerata nel calcolo della media dei voti e appare nella documentazione statale, come il certificato scolastico. I vescovi esprimono la speranza, che la questione della scelta della religione come materia per l’esame di maturità, ritorni ad essere inserita nei temi discussi dal gruppo congiunto formato dai rappresentanti della Chiesa e da quelli del Ministero della Pubblica Istruzione.
5. Con riferimento ai sempre più forti tentativi di imporre da parte di diversi soggetti polacchi ed esteri contenuti e metodi contro la morale per l’educazione sessuale nelle scuole materne e nelle altre scuole, i vescovi hanno espresso la loro preoccupazione e forte opposizione. Rivolgono un appello a tutti i genitori cristiani a vigilare in questo senso. Si devono intraprendere tutte le iniziative possibili, per proteggere i bambini polacchi ed i giovani contro il degrado morale.
6. I vescovi si sono occupati anche delle questioni relative al Movimento Luce e Vita – uno dei più importanti movimenti di rinnovamento cattolico in Polonia. Hanno espresso l’augurio che il movimento rimanga unito, secondo la volontà del suo fondatore. “Chiesa Domestica” costituisce un ramo del Movimento, in conformità ai principi riportati nello “Statuto dell’Associazione Diaconia del Movimento Luce e Vita”, approvato dai vescovi polacchi nell’anno 2000.
I vescovi ringraziano i genitori, gli insegnanti, i catechisti e gli educatori per l’impegnativa attività educativa svolta nella scuola per tutto l’anno. Che le imminenti vacanze siano un periodo per riposare e scoprire Dio nelle bellezze del creato! In questo periodo di vacanze i vescovi benedicono i bambini ed i giovani, e soprattutto tutti coloro che si recheranno alla Giornata Mondiale della Gioventù a Rio de Janeiro.
Wieliczka – Cracovia, 23.06.2013