Il 12 luglio 2013 il Parlamento della Repubblica Polacca ha respinto il disegno di legge per consentire la macellazione rituale. Questa decisione ha avuto dei riflessi sia sul dialogo della Chiesa cattolica con l’ebraismo e l’islam, sia su una parte ampia della società polacca, che oltre i confini del nostro Paese. La questione infatti influenza l’importante area del diritto dell’uomo alla libertà di religione e all’applicazione dei suoi principi anche alla sfera delle consuetudini, che costituiscono espressione di culto.
La Presidenza della Conferenza Episcopale Polacca sottolinea che in tutta la storia multisecolare della giurisprudenza polacca non è mai stato messo in discussione il diritto alla libertà di religione, includendo in esso il diritto a mantenere le proprie tradizioni e costumi.
Nel contesto della polemica in merito al rigetto da parte del Parlamento del suddetto disegno di legge, la Presidenza della Conferenza Episcopale Polacca indica una mancanza di coerenza nel comportamento del legislatore in due provvedimenti legislativi – quello sulla protezione degli animali e quello sul rapporto dello stato polacco nei confronti delle comunità religiose ebraiche. Lo stesso problema è stato segnalato dall’Unione delle comunità ebraiche in Polonia, che ha presentato un ricorso alla Corte Costituzionale, sottolineando il conflitto tra le due leggi.
La Presidenza della Conferenza Episcopale Polacca condivide la preoccupazione delle comunità religiose ebraiche e quelle dell’islam sul mantenimento e l’applicazione dei diritti fondamentali della libertà di religione e di culto. Ad essi apartiene anche il diritto di preservare le proprie consuetudini, tra cui la macellazione rituale degli animali.
† Józef Michalik Metropolita di Przemyśl Presidente della Conferenza Episcopale Polacca
† Wojciech Polak Segretario Generale della Conferenza Episcopale Polacca |
† Stanisław Gądecki Vicepresidente della Conferenza Episcopale Polacca |