I vescovi riuniti nella 363a assemblea plenaria
I bambini ed i giovani rappresentano un grande tesoro per tutta la nazione e la speranza di un futuro migliore. La maggior parte delle famiglie con grande cura si sforza di educarli. Tuttavia, negli ultimi mesi, i media hanno più volte dato notizia di genitori che maltrattano i figli, li percuotono, cercano di ucciderli o addirittura li uccidono. In mezzo a questi mali che gridano vendetta al cospetto di Dio, subiti dai bambini c’è anche la pedofilia. Si tratta di una delle colpe più gravi. La valutazione negativa di questo male da parte della Chiesa è univoca, come forti e univoche sono le parole di Cristo: “Chi invece scandalizza anche uno solo di questi piccoli che credono in me, sarebbe meglio per lui che gli fosse appesa al collo una macina girata da asino, e fosse gettato negli abissi del mare” (Mt 18,6). Pertanto, ci appelliamo ad una maggiore sensibilità per i danni ai bambini ed ai giovani. Non rimaniamo indifferenti al male ed alla malvagità di cui sono vittime.
Il problema della pedofilia riguarda l’intera società. I dati statistici al riguardo sono allarmanti. Ogni giorno in Polonia vengono emesse in media due sentenze definitive per il reato di pedofilia. Nel 2012 queste sentenze erano 615, e quasi un terzo dei condannati risulta essere di età compresa tra i 17 ed i 21 anni. Un bambino su due ha ricevuto immagini indecenti per via elettronica. In Internet ci sono molti siti con pornografia infantile, e molti bambini vengono in questo modo ricattati e costretti a continuare a partecipare a tali pratiche. Il problema della pedofilia si verifica nelle scuole, nei club sportivi, nelle strutture per l’istruzione e l’educazione, ed anche, lo constatiamo con dolore negli ambienti legati alla chiesa. Chiediamo scusa per quei sacerdoti che hanno fatto del male a dei bambini. Stiamo facendo tutto quanto è in nostro potere affinché in futuro non si ripetano tali situazioni. Stiamo portando e continueremo a portare sostegno pastorale e terapeutico ai bambini ed ai giovani abusati. Sottolineamo con forza che non c’è nessuna tolleranza con la pedofilia. Questa è la posizione assunta da tutta la Chiesa in Polonia - sia da parte dei sacerdoti, che dei laici cattolici. La società dovrebbe ricevere una formazione accurata in materia di protezione dei bambini e dei giovani. Abbiamo fiducia nel fatto che tale situazione porti buoni frutti sotto forma di una maggiore sensibilità di tutte le persone di buona volontà nei confronti del male fatto ai bambini, ai giovani e alle loro famiglie.
Rivolgiamo il nostro appello anche alle persone di buona volontà, affinché siano solidali e collaborino per reagire ad ogni male e violenza, che veda come vittime di più giovani. Non possiamo rimanere indifferenti ai segnali e ai segni della loro sofferenza. Invitiamo anche le persone che operano nell’ambiente dei media a non fornire informazioni solo sulla violenza, ma anche sulla formazione della società sui danni causati ai bambini, e sui molti rischi che scaturiscono dalle più recenti tecnologie di comunicazione. Rivolgiamo il nostro appello a non enfatizzare le immagini di violenza contro i bambini, mostrandole senza tregua al pubblico. Ci riferiamo alla sensibilità dei responsabili dei media alla tempistica ed agli orari in cui i più giovani sono in contatto con queste trasmissioni, soprattutto in televisione, nella fascia d’ascolto pomeridiana e in prima serata. Il bombardamento relativo a questo argomento da parte dei media elettronici porta anche a un indebolimento della sensibilità per la sofferenza dei bambini. Risultano essere demoralizzanti quei programmi televisivi che forniscono istruzione pratiche nell’ambito del comportamento pedofilo. Inoltre la divulgazione attraverso i media di notizie relative alla pedofilia non può violare la dignità dei bambini e dei loro familiari e il loro diritto alla riservatezza. Oltre a ciò, non può ferire terze persone, le famiglie, le scuole, le parrocchie ed il clero in generale.
La violenza ed il male contro i bambini non dovrebbero mai esistere. Cerchiamo insieme: la comunità della Chiesa, la società, le istituzioni statali ed anche i media – di fare tutto per essere più sensibili alle sofferenze dei bambini e reagire anche ai più piccoli segni e sintomi di male che li riguarda.
della Conferenza Episcopale Polacca
Varsavia, 9 ottobre 2013