“L’Europa ha bisogno del consenso basato su valori cristiani e umani maturato nello spirito di solidarietà e sussidiarietà, libero da populismi ed egoismo”: lo hanno scritto i primati delle Chiese di Polonia, Francia, Spagna e Boemia rivolgendo domenica 23 aprile un appello alle nazioni e ai leader europei.

I rappresentanti di numerosi episcopati d’Europa riunitisi a Gniezno, la prima capitale della Polonia cristiana, in occasione del 600° anniversario dell’istituzione dell’ufficio del primate polacco, sottolineano l’attualità delle parole di Papa Francesco rivolte recentemente ai capi di Stato e di governo ricevuti nell’anniversario dei Trattati di Roma.

I presuli ribadiscono la “unità della Chiesa in Europa” così come la “sollecitudine per il presente e il futuro del continente”.

I presuli ricordano inoltre l’ammonizione di Giovanni Paolo II pronunciata proprio a Gniezno nel 1997 che “non ci sarà l’unità dell’Europa fin quando essa non diventerà una comunità di spirito”.

I vescovi rilevano infine che nonostante la storia del continente sia “piena di strade senza uscita, ideologie disumane, conflitti estenuanti e guerre”, l’Europa “ha sempre saputo ritornare con umiltà alle proprie radici e, attingendo al Vangelo, costruire la civiltà a misura dell’uomo”.

“Non supereremo le molteplici forme della crisi attuale se non inginocchiandoci per attingere dalle fonti senza le quali i valori europei – libertà, giustizia, dignità della persona e rispetto del bene comune – risultano di difficile comprensione”, ammoniscono i presuli.

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