L’opera della sua vita ci porta conforto e un raggio di speranza oggi, in un periodo di pandemia così difficile per tutti. Il Papa, che visse nei tempi difficili, non perse mai la convinzione della grandezza della dignità dell’uomo, non perse mai la speranza. Oggi prega per noi - ha sottolineato il cardinale Stanislaw Dziwisz in un messaggio televisivo in occasione del centenario della nascita di San Giovanni Paolo II.
“Sono passati cento anni dalla nascita del nostro grande connazionale Karol Wojtyla - San Giovanni Paolo II. Ebbi il privilegio di vivere e lavorare al fianco di questo uomo straordinario per diversi decenni. Fui testimone della sua preghiera e del suo servizio quotidiano, dei suoi innumerevoli incontri e viaggi, del suo lavoro creativo, delle sue riflessioni e dei suoi pensieri registrati in molte opere, discorsi e documenti della Chiesa; lo accompagnai anche nei momenti della sua dipartita da questo mondo all’eternità, e insieme a voi fui testimone come quindici anni fa tutto il mondo gli diede l’ultimo saluto, rendendogli omaggio e ringraziandolo per ciò che ha portato nella vita delle persone e delle nazioni. Lo pagò con la sofferenza, diventando vittima di un attentato da parte di quelle forze, i piani delle quali contrastava” - ha detto il cardinale.
Ha aggiunto che durante il suo lungo pontificato San Giovanni Paolo II ottenne l’autorità di cui godono i leader mondiali autentici ed indiscutibili. “Le sue parole di verità su Dio e sull’uomo portarono a profondi cambiamenti sociali e politici nella nostra parte d’Europa e in altre parti del mondo. Non è esagerato includere Giovanni Paolo II tra i padri della nostra libertà e sovranità polacca” - ha indicato il Metropolita emerito di Cracovia.
Il cardinale Dziwisz ha anche ricordato che la civiltà europea, con la sua odierna portata globale, nacque dallo spirito del Vangelo di Gesù. “Questo spirito crea il codice genetico della nostra cultura. Non abbiamo paura di aprire ad esso le porte delle nostre famiglie e dei nostri ambienti, della nostra comunità nazionale! +Non abbiate paura!+ Giovanni Paolo II avrebbe voluto che ogni uomo ascoltasse queste parole del Signore risorto; soprattutto oggi, quando c’è tanta sofferenza e paura causata dalla pandemia del coronavirus” - ha sottolineato.
Il Segretario di San Giovanni Paolo II ha notato che il Papa aveva incoraggiato a non abbandonare mai i sforzi per formare una comunità umana: “Una comunità ricca di diversità, rispettosa delle radici storiche dell’identità e una comunità riconciliata da un amore sincero, pronto a perdonare e generoso”. Non lasciamoci sconfiggere dai particolarismi e dall’egoismo! Cerchiamo l’armonia in uno spirito di solidarietà umana e fraterna. Possiamo raggiungere quello di cui il Papa era convinto. L’opera della sua vita ci porta conforto e un raggio di speranza oggi, in un periodo di pandemia così difficile per tutti. Posso assicurarvi che la caratteristica distintiva di Giovanni Paolo II fu la sua incrollabile fede in Dio accompagnata dalla fiducia nell’uomo redento da Cristo. Il Papa, che visse nei tempi difficili, non perse mai la convinzione della grandezza della dignità dell’uomo, non perse mai la speranza” - ha detto il cardinale Dziwisz.
Ufficio Stampa della Conferenza Episcopale Polacca