Rivolgo un caloroso appello ai sacerdoti e ai fedeli laici affinché osservino scrupolosamente le norme di sicurezza sanitaria durante le celebrazioni liturgiche - ha scritto l'Arcivescovo Stanisław Gądecki, Presidente della Conferenza Episcopale Polacca, nel suo Appello a rispettare le norme di sicurezza sanitaria durante le cerimonie religiose.
Il Presidente della Conferenza Episcopale Polacca ha fatto appello a tutti affinché rispettino l'attuale limite dei partecipanti alle celebrazioni religiose, a mantenere le distanze sociali, a coprirsi bocca e naso, a disinfettare le mani e a rispettare le norme igieniche negli edifici sacri.
A coloro che non potranno partecipare di persona alle celebrazioni, il Presidente dell'Episcopato ha chiesto di unirsi spiritualmente alla comunità della Chiesa attraverso la preghiera in casa e le trasmissioni dei media. "Sebbene i vescovi abbiano dispensato dall'obbligo di assistere alla Santa Messa, va ricordato che le trasmissioni non sostituiranno mai la piena partecipazione all'Eucaristia e la ricezione dei sacramenti" - ha scritto.
"Lasciare le chiese aperte è estremamente importante, perché l'uomo non è solo un corpo, ma anche un'anima, e la preghiera - soprattutto nei momenti di esperienza e di disagio - è il nostro rafforzamento sulla via della salvezza" - ha sottolineato il Presidente dell'Episcopato nell’Appello.
Pubblichiamo il testo integrale dell'Appello:
APPELLO
DEL PRESIDENTE DELLA CONFERENZA EPISCOPALE POLACCA
CIRCA IL RISPETTO DELLE NORME DI SICUREZZA SANITARIA DURANTE LE CELEBRAZIONI RELIGIOSE
La celebrazione della Settimana Santa, che si conclude con la solennità della Risurrezione del Signore, sono - per noi cattolici e per altri cristiani nel mondo - le festività più importanti. Le festeggeremo ancora una volta nel corso della pandemia.
In questo momento difficile, il nostro pensiero abbraccia tutti i malati, le loro famiglie e coloro che si dedicano al servizio dei più bisognosi. Ricordiamo anche coloro che sono passati alla vita eternità, affidando la loro vita a Dio misericordioso.
A causa del crescente numero di casi, tenendo presente la salute e la vita dei polacchi, rivolgo un caloroso appello ai sacerdoti e ai fedeli laici affinché osservino scrupolosamente le norme di sicurezza sanitaria durante le celebrazioni liturgiche.
Faccio appello a tutti affinché rispettino l'attuale limite dei partecipanti alle celebrazioni religiose, a mantenere le distanze sociali, a coprirsi bocca e naso, a disinfettare le mani e a rispettare le norme igieniche negli edifici sacri.
Invito coloro che non potranno partecipare alle celebrazioni di persona, a unirsi spiritualmente alla comunità della Chiesa attraverso la preghiera in casa e le trasmissioni dei media. Sebbene i vescovi abbiano dispensato dall'obbligo di assistere alla Santa Messa, va ricordato che le trasmissioni non sostituiranno mai la piena partecipazione all'Eucaristia e la ricezione dei sacramenti: "Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha la vita eterna e io lo risusciterò nell'ultimo giorno. "(Gv 6:54).
Lasciare aperte le chiese è estremamente importante, perché l'uomo non è solo corpo ma anche anima, e la preghiera - specialmente nei momenti di prova e di avversità - è il nostro rafforzamento sulla via della salvezza.
Credo che, grazie alla responsabilità e alla solidarietà di tutti noi, vivremo la prossima festa della risurrezione del Signore con fiducia e speranza.
✠ Stanisław Gądecki
Arcivescovo metropolita di Poznań
Presidente della Conferenza Episcopale Polacca
Vicepresidente del Consiglio delle Conferenze Episcopali Europee (CCEE)
Varsavia, 26 marzo 2021
(traduzione dall’originale polacco M. Olmo / Office for Foreign Communication of the Polish Bishops’ Conference)