Il Presidente dell'Episcopato ha ringraziato le infermiere, gli infermieri e le ostetriche per la loro fatica e il loro sacrificio

Desidero porgere alle infermiere, agli infermieri e alle ostetriche i miei più cordiali auguri ed esprimere la mia gratitudine per la fatica e la dedizione profusi nell’espletare questo lavoro di così grande responsabilità e tanto necessario – ha scritto il Presidente della Conferenza Episcopale Polacca, l’Arcivescovo Stanisław Gądecki nel Messaggio in occasione della Giornata Internazionale delle infermiere, degli infermieri e delle ostetriche, che cade il 12 maggio.

Il Presidente dell'Episcopato ha sottolineato che la gratitudine di milioni di polacchi a questi gruppi professionali è tanto più grande, in quanto attualmente questo lavoro è svolto durante la pandemia. “Si tratta di circostanze straordinarie, e tale servizio – davanti al pericolo per la propria salute e vita – esige non solo conoscenza ed esperienza, ma soprattutto coraggio, forza d'animo e capacità di vedere il proprio lavoro come una missione e un servizio agli altri” – ha affermato.

Il Presidente dell'Episcopato ha anche ringraziato tutte le famiglie delle infermiere, degli infermieri e delle ostetriche "per la pazienza dimostrata nel sopportare l’assenza dei propri cari, il cui servizio ha richiesto spesso ore aggiuntive trascorse con gli ammalati e i bisognosi” ed ha assicurato loro di pregare "per la vita eterna per quegli operatori sanitari che hanno dato la propria vita per svolgere il loro servizio durante la pandemia".

Ufficio Stampa della Conferenza Episcopale Polacca

Pubblichiamo il testo integrale del Messaggio:

 

MESSAGGIO
DEL PRESIDENTE DELLA CONFERENZA EPISCOPALE POLACCA
IN OCCASIONE DELLA GIORNATA INTERNAZIONALE
DELLE INFERMIERE, DEGLI INFERMIERI E DELLE OSTETRICHE

 

Il 12 maggio celebriamo la Giornata Internazionale dell'infermiera, dell’infermiere e dell’ostetrica. È la festa di coloro il cui lavoro è principalmente un servizio alla vita e alla salute delle persone, cioè al bene fondamentale di ogni persona umana. Le infermiere, gli infermieri e le ostetriche sono chiamate ad essere – nell’amore verso i malati e i sofferenti – un'immagine viva di Cristo e della Sua Chiesa.

In questa occasione – a nome della Conferenza Episcopale Polacca – desidero porgere a tutti coloro che appartengono a questo gruppo professionale, i miei più cordiali auguri ed esprimere la mia gratitudine per la fatica e la dedizione profusi nell’espletare questo lavoro di così grande responsabilità e tanto necessario. La gratitudine mia – e penso di milioni di nostri connazionali – è tanto più grande, in quanto attualmente questo lavoro è svolto durante nella pandemia, che il mondo intero ha dovuto affrontare negli ultimi mesi. Si tratta di circostanze straordinarie, e tale servizio – davanti al pericolo per la propria salute e vita – esige non solo conoscenza ed esperienza, ma soprattutto coraggio, forza d'animo e capacità di vedere il proprio lavoro come una missione e un servizio agli altri. Grazie a questo atteggiamento – nonostante l'enorme fatica, gli straordinari e la stanchezza – ogni paziente può ricevere qualcosa di più di un semplice aiuto medico.

Il servizio degli infermieri non è solo assistenza infermieristica o procedure mediche fornite ai malati. È anche una "immedesimazione" personale, "commozione", "empatia" con la persona ammalata. In senso colloquiale, è un atteggiamento di compassione per ciò che i malati stanno sperimentando. Nel Messaggio di quest'anno per la XX Giornata Mondiale del Malato, il Papa ci ha invitato a manifestare la nostra attenzione alla sofferenza adottando l'atteggiamento del buon samaritano. Ha invitato a fermarsi, ad ascoltare, a stabilire un rapporto diretto e personale con l'altra persona, mostrandole empatia e commozione.

In questa occasione, vorrei anche ringraziare tutte le famiglie delle infermiere, degli infermieri e delle ostetriche per la pazienza dimostrata nel sopportare l’assenza dei propri cari, il cui servizio ha richiesto spesso ore aggiuntive trascorse con gli ammalati e i bisognosi.

Prego per la vita eterna per quegli operatori sanitari che hanno dato la propria vita per svolgere il loro servizio durante la pandemia. Confido che il buon Dio mostrerà a tutti loro il suo volto misericordioso, così come lo ha mostrato loro in precedenza nei malati e nei sofferenti che hanno servito.

Benedico di cuore tutte le infermiere, gli infermieri e le ostetriche!

Varsavia, 11 maggio 2021

(Traduzione dal polacco di M. Olmo / Ufficio per le Comunicazioni Estere della Conferenza Episcopale Polacca)

 

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