Seguiamo il cammino indicato da S. Giovanni Paolo II e dal Beato Card. Wyszyński, servendo l'unico Dio con tutto il cuore e con tutto noi stessi, avendo tra le mani l'arma della preghiera - ha dichiarato giovedì 7 ottobre l'Arcivescovo Adam Szal nella sua omelia durante la Santa Messa nella Basilica di S. Pietro sulla tomba di S. Giovanni Paolo II. Alla Santa Messa hanno concelebrato i vescovi giunti a Roma per la visita ad limina apostolorum.
L'Arcivescovo Metropolita di Przemyśl Adam Szal nell'omelia pronunciata nella Cappella di S. Sebastiano, presso la tomba di S. Giovanni Paolo II ha sottolineato che il Papa Polacco e il Primate del Millennio "sono un dono e un compito per noi". "Sono i profeti del nostro tempo, sono i protettori della vita, sono i difensori della famiglia cattolica, sono maestri e testimoni della fede che ci indicano la via della santità" – ha affermato.
Seguiamo il cammino indicato da S. Giovanni Paolo II e dal Beato Card. Wyszyński, servendo l'unico Dio con tutto il cuore e con tutto noi stessi, avendo tra le mani l'arma della preghiera – ha dichiarato giovedì 7 ottobre l'Arcivescovo Adam Szal nella sua omelia durante la Santa Messa nella Basilica di S. Pietro sulla tomba di S. Giovanni Paolo II. Alla Santa Messa hanno concelebrato i vescovi giunti a Roma per la visita ad limina apostolorum.
L'Arcivescovo Metropolita di Przemyśl Adam Szal nell'omelia pronunciata nella Cappella di S. Sebastiano, presso la tomba di S. Giovanni Paolo II ha sottolineato che il Papa Polacco e il Primate del Millennio "sono un dono e un compito per noi". "Sono i profeti del nostro tempo, sono i protettori della vita, sono i difensori della famiglia cattolica, sono maestri e testimoni della fede che ci indicano la via della santità" – ha affermato.
Riferendosi al monumento "Homagium" nel cortile dell'Università Cattolica di Lublino, che raffigura Giovanni Paolo II e Stefan Wyszyński, ha parlato delle similitudini tra queste figure. Ha ricordato che entrambi sono sopravvissuti alla morte della madre durante l'infanzia. Ha sottolineato che in entrambe le famiglie si coltivava la fede ed era presente un culto speciale della Madre di Dio. Ha ricordato che S. Giovanni Paolo II fu allievo spirituale del beato card. Stefan Wyszyński, e in seguito il suo più stretto collaboratore. "Fu dal Primate che il giovane vescovo imparò il suo amore pastorale, imparò l'amore e il coraggio nel suo ministero pastorale, e l'eco di questo insegnamento erano le sempre attuali parole di S. Giovanni Paolo II Non avere paura" – ha riferito.
Mons. Szal ha sottolineato che entrambi amavano la Chiesa, che nonostante i limiti al ministero pastorale dovuti al sistema comunista di allora, non si sono scoraggiati ed entrambi hanno intrapreso molte iniziative. "Nella commemorazione liturgica della Madonna del Rosario, ricordiamo la loro spiritualità del Rosario" – ha asserito il Metropolita di Przemyśl, riferendosi ai motti episcopali del Card. Wyszyński: "Soli Deo per Mariam" e di Giovanni Paolo II "Totus Tuus". Mons. Szal ha anche ricordato che il card. Wyszyński recitava tre volte al giorno il rosario. Da parte sua, S. Giovanni Paolo II non si separava dal rosario e il 16 ottobre 2002 ha pubblicato una lettera apostolica "Rosarium Virginis Mariae" dedicata proprio a questa preghiera. Mons. Szal ha anche sottolineato la preoccupazione di entrambe le figure per la Patria. "Entrambi hanno difeso la nostra Patria del dopoguerra dall'ateizzazione" – ha affermato.
La Santa Messa presso la tomba di S. Giovanni Paolo II si è conclusa con la preghiera "Sotto la Tua protezione". Mons. Szal ha salutato anche tutte le diocesi dei vescovi presenti a Roma. L'Eucaristia è stata trasmessa da Radio Vaticana e Radio Maryja, oltre che da emittenti cattoliche locali.
L'Eucaristia, presieduta dal Metropolita di Przemyśl, ha iniziato il quarto giorno della visita ad limina apostolorum del primo gruppo di vescovi polacchi. Di questo gruppo fanno parte i vescovi dell'Arcidiocesi di Warmia, insieme alle Diocesi di Elbląg e di Ełk, dell'Arcidiocesi di Białystok con le Diocesi di Drohiczyn e Łomża, dell'Arcidiocesi di Lublino con le Diocesi di Sandomierz e Siedlce, e dell'Arcidiocesi di Przemyśl con le diocesi di Rzeszów e Zamość-Lubaczów.
Ufficio Stampa della Conferenza Episcopale Polacca
(Tradotto dal polacco da M. Olmo / Ufficio per le Comunicazioni Estere della Conferenza Episcopale Polacca)