Siamo stati trattati come figli e fratelli, ci siamo sentiti a casa nel cuore della Chiesa, hanno scritto i vescovi polacchi riuniti per la 390.ma Sessione Plenaria della Conferenza Episcopale Polacca a Jasna Góra in una lettera indirizzata a Papa Francesco.
I vescovi hanno espresso la loro gratitudine per gli incontri nei dicasteri della Santa Sede e per gli incontri personali con il Papa. "La ringraziamo per la Sua presenza, che è il primo nome dell'amore, e per il generoso dono del tempo. Siamo stati trattati come figli e fratelli, ci siamo sentiti a casa nel cuore della Chiesa. Abbiamo visto un esempio commovente di umiltà, fraternità e dialogo che parte dall'ascolto e conduce alla condivisione della ricchezza del proprio spirito" – hanno scritto.
Nella lettera i vescovi hanno fatto riferimento anche al sinodo sulla sinodalità appena iniziato. "Vogliamo creare una comunità di persone che imparino a capirsi reciprocamente per ascoltare insieme lo Spirito Santo. Imparare il dialogo in cui è prioritario ascoltare prima che parlare, capire prima di giudicare, condividere prima di discutere, che presuppone una costante disponibilità alla riconciliazione" – hanno sottolineato.
I vescovi hanno assicurato al Santo Padre la preghiera per lui presso il trono della Madonna di Jasna Góra.
Ufficio Stampa della Conferenza Episcopale Polacca
Pubblichiamo il testo integrale della Lettera:
Częstochowa, 19 novembre 2021
Amato Santo Padre!
I vescovi polacchi, riuniti presso il Santuario di Nostra Signora di Częstochowa a Jasna Góra per gli esercizi spirituali annuali e per la 390.ma Sessione Plenaria della Conferenza episcopale polacca, inviano alla Santità Vostra espressioni di filiale devozione.
Con immensa gratitudine ricordiamo la nostra recente visita ad limina Apostolorum: la possibilità di celebrare l'Eucaristia nelle Basiliche Papali, presso la tomba di San Pietro e di San Giovanni Paolo II, e i fruttuosi incontri in numerosi Dicasteri della Santa Sede, che sostengono il Santo Padre nella sua cura pastorale di tutte le Chiese.
Gli incontri personali con Vostra Santità sono profondamente scolpiti nella memoria di ogni cuore. La ringraziamo per la Sua presenza, che è il primo nome dell'amore, e per il generoso dono del tempo. Siamo stati trattati come figli e fratelli, ci siamo sentiti a casa nel cuore della Chiesa. Abbiamo visto un esempio commovente di umiltà, fraternità e dialogo che parte dall'ascolto e conduce alla condivisione della ricchezza del proprio spirito.
Accettiamo volentieri l'invito a tendere insieme Verso una Chiesa sinodale: comunione, partecipazione e missione. Vogliamo creare una comunità di persone che imparino a capirsi reciprocamente per ascoltare insieme lo Spirito Santo. Imparare il dialogo in cui è prioritario ascoltare prima che parlare, capire prima di giudicare, condividere prima di discutere, che presuppone una costante disponibilità alla riconciliazione.
Cinque anni fa, qui a Jasna Góra, Vostra Santità ha detto che Maria è "quello spazio, preservato libero dal male, in cui Dio si è rispecchiato; è lei la scala che Dio ha percorso per scendere fino a noi e farsi vicino e concreto". "A voi, che ininterrottamente vi recate da lei, Ella continui a indicare la via, e vi aiuti a tessere, nella vita, la trama umile e semplice del Vangelo".
Santo Padre, L'affidiamo all'intercessione di Nostra Signora di Jasna Góra. Possa ottenerLe da Dio salute e forza per continuare a rafforzare i fratelli e le sorelle nella fede, per essere compagno del loro cammino, perchè sia partecipe delle loro gioie e delle loro fatiche, insegnando loro ad attingere abbondantemente alle sorgenti dello Spirito .
I Vescovi riuniti per la 390.ma Sessione Plenaria della Conferenza Episcopale Polacca
(Tradotto dal polacco da M. Olmo / Ufficio per le Comunicazioni Estere della Conferenza Episcopale Polacca)