"La famiglia della diaspora polacca di fronte all'attuale situazione di pandemia/lockdown" è il tema del Congresso delle famiglie polacche, svoltosi online dal 20 al 21 novembre. Al Congresso hanno preso parte circa 300 persone da 21 Paesi. Gli organizzatori del Congresso sono stati il Consiglio per la Famiglia Polacca nella Diaspora presso il Delegato per la Pastorale dell'Emigrazione Polacca della Conferenza Episcopale Polacca (KEP) e la Fondazione di Sostegno Familiare.
Mons. Wiesław Lechowicz, Delegato la Pastorale dell'Emigrazione della KEP, ha sottolineato che il tempo della pandemia ha rivelato molte difficoltà nei rapporti reciproci, ha scatenato molte paure, pertanto sessioni individuali e laboratori del Congresso sono stati dedicati alle relazioni all'interno del matrimonio e alla famiglia in questo momento difficile, all'istruzione ed educazione dei bambini e dei giovani, alle condizioni di salute e al contrasto delle conseguenze indesiderate della pandemia. C'è stato spazio anche per testimonianze di coppie e famiglie, colloqui, discussioni e preghiera comune. "Se non affidiamo a Dio tutte le questioni che ci stanno a cuore, c'è il rischio che da soli non saremo in grado di affrontare i nostri problemi" – ha affermato il vescovo Lechowicz.
La prima giornata del Congresso è stata di natura più teorica, costituita da discorsi di esperti, testimonianze e discussioni in cui si è riflettuto sulla condizione delle famiglie della diaspora polacca e le possibilità di superare la crisi.
Nella sessione mattutina, i partecipanti hanno ascoltato, tra le altre, la lezione della prof.ssa Maria Ryś dell'Università Stefan Wyszynski di Varsavia (UKSW), che ha parlato delle relazioni coniugali e familiari nel difficile momento della pandemia, dal punto di vista psicologico e in particolare dell'impatto della pandemia, specialmente del lockdown, nelle relazioni matrimoniali. Ha sottolineato che “molte famiglie hanno iniziato a sperimentare difficoltà molto gravi, non conoscendo appieno i propri cari, con i quali, infatti, hanno avuto fino a quel momento contatti superficiali. Ma c'è anche chi in questo periodo ha rivalutato la propria vita. Ad esempio, nel caso di mariti, di padri, in cui si è manifestato il desiderio di essere un sostegno. Quindi questa è un'ottima occasione per svegliare il gigante! Il gigante – il padre, il marito. Un'occasione per saltare fuori dai solchi in cui le famiglie hanno funzionato per molti, molti anni".
Successivamente il Rev. dr Robert Skrzypczak (docente all'Università di Varsavia AKW) nel suo intervento ha presentato l'impatto della pandemia sulla condizione familiare. Ha anche mostrato che "la pandemia è diventata un'opportunità per introdurre alcuni cambiamenti sociali o ha agito da catalizzatore di ciò che si sarebbe potuto osservare anche in precedenza. Ciò significa che l'occasione è stata sfruttata per introdurre quante più modifiche legislative possibili, ma anche a livello di impatto educativo o terapeutico". In questo contesto, ha ricordato la diffusione e la facilitazione dell'aborto, l'accelerazione della legalizzazione dell'eutanasia, nonché il problema in rapida crescita dei disturbi mentali, soprattutto tra i bambini e gli adolescenti. A suo avviso si tratta innanzitutto di un effetto dell'ansia, che si traduce in un problema che gli specialisti chiamano "pandemia di disturbi mentali".
"Tempo difficile – tempo straordinario. Opportunità familiari di fronte a sfide inaspettate" – questo è l'argomento dell'intervento del prof. Ryszard Zajączkowski (KUL), che ha cercato di mostrare il momento difficile della pandemia come un'opportunità per lo sviluppo della famiglia. "Viviamo in tempi eccezionali, le cui conseguenze sono sconosciute. La forza e la speranza, però, derivano dall'adesione alla verità, dalla legge naturale, dal non cedere a pensieri negativi o a falsi paradigmi applicati alla realtà. È anche importante domare gradualmente le paure e, soprattutto, coltivare la Buona Notizia che non stiamo morendo; non sperimentiamo il fallimento nella vita se restiamo con Cristo. La famiglia svolge un ruolo insostituibile nel coltivare i valori essenziali e il pensiero corretto, poiché è l'area della traditio, cioè della trasmissione di ciò che determina la durata delle prossime generazioni", ha sottolineato il relatore nel suo intervento.
Nella sessione pomeridiana del Congresso si è discusso dello stato di salute durante la pandemia, e sono stati affrontati i temi del compito educativo durante il lockdown. Małgorzata Więczkowska, M.Sc. (Edicazione dei Media) ha parlato del problema dell'"infanzia da smartphone" nella pandemia. Il Dr. Andrzej Mazan (Collegio della Santa Famiglia) ha spiegato il tema del metodo di sostegno alla famiglia da parte della scuola nel processo di educazione domiciliare. Il sostegno spirituale alle famiglie durante la pandemia è stato presentato nel suo intervento dal Rev.do dr Andrzej Pryba, (docente alla UAM, Università Adam Mickiewicz di Poznań).
Di sera si è svolta una serata artistica preparata da famiglie italiane e polacche, conclusasi con l'affidamento delle famiglie a S. Giuseppe
Domenica pomeriggio – seconda giornata del Congresso – aveva in programma una parte pratica, composta da 12 workshop e discussioni in gruppi tematici riguardanti il contrasto delle conseguenze indesiderate della pandemia. Tra gli argomenti trattati compaiono: come affrontare l'ansia durante la pandemia, comportamenti salutari e prevenzione, supporto psicoterapeutico, rafforzamento dei legami familiari durante la pandemia, cura delle famiglie dopo una diagnosi prenatale infausta, aiuto psicologico per bambini con difficoltà specifiche nell'educazione domiciliare, nonché formazione dei leader della diaspora polacca nel campo della consulenza familiare nel periodo della pandemia.
Riassumendo il IV Congresso delle famiglie polacche nella diaspora, la Dott.ssa Grażyna Koszałka (dalla Germania), Presidente del Consiglio delle Famiglia Polacche della Diaspora presso il Delegato per la Pastorale dell'Emigrazione Polacca della KEP ha affermato: "Di fronte all'uomo moderno poniamo fides et ratio, cioè fede e ragione – al servizio della famiglia. I rappresentanti delle scienze familiari ci hanno mostrato come risolvere positivamente i problemi in famiglia, come coltivare e curare buone relazioni e come far sì che la crisi sia un'opportunità di sviluppo. I rappresentanti della spiritualità ci hanno ricordato i pilastri della famiglia forte in Dio, sottolineando la grande importanza della preghiera comune in famiglia e dell'affidamento alla protezione della Sacra Famiglia".
Mons. Wiesław Lechowicz ha espresso l'auspicio che il prossimo anno sia possibile tornare alla forma di un incontro diretto durante il prossimo Congresso delle Famiglie Polacche della Diaspora.
Al Congresso hanno partecipato i rappresentanti delle famiglie polacche all’estero da: Inghilterra, Austria, Australia, Belgio, Francia, Grecia, Spagna, Olanda, Islanda, Irlanda, Canada, Moldavia, Germania, Norvegia, Polonia, Stati Uniti, Scozia, Svizzera, Svezia, Italia e Ucraina.
Sul canale Youtube - Rodzina na Emigracji (Famiglia Emigrata) sono pubblicati i video con le lezioni dei Congressi delle Famiglie Polacche della Diaspora. Le registrazioni del presente Congresso saranno pubblicate a breve.
emigracja.episkopat.pl / Ufficio Stampa della Conferenza Episcopale Polacca
(Tradotto dal polacco da M. Olmo / Ufficio per le Comunicazioni Estere della Conferenza Episcopale Polacca)