Il Presidente dell'Episcopato Polacco ha commemorato le vittime della repressione comunista

Nel 40.mo anniversario dell'introduzione della legge marziale in Polonia, alle ore 19.30, l'Arcivescovo Stanisław Gądecki, Presidente dell'Episcopato Polacco, ha acceso la "Luce della libertà" sulla finestra del palazzo arcivescovile di Poznań. In questo modo si è unito all'iniziativa di commemorazione del gesto simbolico di Giovanni Paolo II, che aveva espresso la sua solidarietà ai suoi connazionali il 13 dicembre 1981.

40 anni fa, il 13 dicembre 1981, in Polonia veniva introdotta la legge marziale. Quel giorno, Giovanni Paolo II e il Presidente degli Stati Uniti Ronald Reagan, accendendo la candela della libertà, hanno espresso la loro opposizione alla politica delle autorità comuniste in Polonia. In riferimento a questi gesti storici, alcuni anni fa, l'Istituto della Memoria Nazionale ha avviato l'iniziativa "Per le vittime della legge marziale. Accendi la luce della libertà". Anche quest'anno, come l'anno scorso, si è unito il Presidente dell'Episcopato polacco.

In occasione dell'anniversario dell'introduzione della legge marziale, l'Arcivescovo Gądecki ha presieduto oggi anche una Santa Messa nella Chiesa dei padri domenicani di Poznań. - La legge marziale è una enorme illegalità e un enorme danno – ha affermato nell'omelia. Ha anche sottolineato che il perdono non implica la dimenticanza. "Il perdono è ciò che ci permette di cercare la giustizia senza cadere nel circolo vizioso della vendetta o nell'ingiustizia dell'oblio" – ha sottolineato.

All'iniziativa sociale dell'Istituto di Memoria Nazionale (IPN) "Per le vittime della legge marziale. Accendi la luce della libertà”, oltre al Presidente dell'Episcopato, si sono uniti altri vescovi. La "Luce della Libertà" è stata accesa, tra gli altri, dall'Arcivescovo Wojciech Polak, Primate di Polonia. "La vera luce della libertà non si spenga mai in noi" – si legge nel post su Twitter dell'Arcidiocesi di Gniezno.

Ufficio Stampa della Conferenza Episcopale Polacca

(Tradotto dal polacco da M. Olmo / Ufficio per le Comunicazioni Estere della Conferenza Episcopale Polacca)

« 1 »