Mons. Piotrowski: I missionari portano speranza e consolazione con il loro aiuto disinteressato

I missionari non si occupano solo di annunciare il Vangelo e di formare comunità di fede, ma realizzano anche opere di carità. Con il loro aiuto disinteressato portano speranza e conforto alle comunità locali tormentate dalla povertà e dalle malattie – si legge nel Comunicato di Mons. Jan Piotrowski, Presidente della Commissione per le Missioni dell'Episcopato Polacco nella Giornata di Preghiera e di Aiuto alle Missioni che si celebra il 6 gennaio con lo motto "Dal cenacolo ai confini del mondo".

Nella solennità dell'Epifania si celebra la Giornata di Preghiera e di Aiuto alle Missioni. Il 2022 sarà ricco di importanti giubilei missionari, patrocinati dalle Pontificie Opere Missionarie in Polonia: il 400.mo anniversario della Congregazione per l' Evangelizzazione dei Popoli, il 200.mo anniversario della Pontificia Opera della Promozione della Fede, il 100.mo anniversario della Pontificia Opera Missionaria, il 150.mo anniversario della nascita del Beato Paolo Manna, Fondatore della Pontificia Unione Missionaria e la beatificazione della Serva di Dio Paulina Jaricot, che avrà luogo a Lione il 22 maggio 2022. La Solennità dell'Epifania è anche la festa patronale della Pontificia Opera Missionaria dell'Infanzia.

Nel comunicato, Mons. Jan Piotrowski ha sottolineato che "la nostra preoccupazione per le missioni consiste innanzitutto nel fatto che noi stessi accettiamo di essere uniti dal Signore", e che "la nostra responsabilità per le missioni comprende anche il sostegno a coloro che portano il messaggio di Cristo fino ai confini del mondo". Attualmente 1.800 missionari e missionarie polacchi svolgono il loro servizio in Africa, America Centrale e Meridionale, Asia, Oceania e Alaska.

Al termine del comunicato, Mons. Piotrowski ha ringraziato per le preghiere e le offerte raccolte per le missioni. "Cristo vi ricolmi tutti della sua benedizione e della sua gioia, affinché siate inviati come ‘missionari eucaristici’ in tutti gli ambienti, fino ai confini del mondo, per condividere il grande dono della fede in Gesù eucaristico e per ricevere da Lui le grazie necessarie" – ha scritto.

Ufficio Stampa della Conferenza Episcopale Polacca

Pubblichiamo il testo integrale del Comunicato:

 

Comunicato del Presidente della Commissione per le Missioni dell'Episcopato Polacco per la Giornata di Preghiera e Aiuto alle Missioni

 

Sorelle e fratelli amati in Cristo Signore,

  1. Il mistero della celebrazione dell'Epifania
Nell'odierna celebrazione, Cristo si rivela come "il centro del cosmo e della storia" (Giovanni Paolo II, Enciclica "Redemptor Hominis") come un potente "magnete" che attira a sé tutti i popoli. In lui infatti "sono nascosti i tesori" (Col 2,3), che l'umanità cerca da sempre. La Bibbia li chiama "sapienza e scienza" (Col 2,3), "grazia e verità" (Gv 1,14), o "luce vera che illumina ogni uomo" (Gv 1,9). Nel Cristo neonato si compiono i le parole dei profeti che affermano che negli ultimi tempi tutta l'umanità si recherà a Gerusalemme per sperimentare la salvezza e proclamare la gloria dell'unico Signore (1a lettura). I Magi presenti nel presepe rappresentano il ritorno del mondo intero a Dio.

La storia della salvezza continua. Oggi la Chiesa è la nuova Gerusalemme verso la quale si recano tutti i popoli. È la Chiesa che irradia la luce di Cristo presente in essa e la gloria di Dio. Oggi festeggiamo perché ci è già stato dato ciò che il mondo intero cerca. Allo stesso tempo, siamo chiamati a condividere con gli altri la presenza redentrice di Dio. Così imitiamo Maria, che, mostrando Cristo ai Magi, simbolicamente lo "annuncia" al mondo intero. In questa scena evangelica, Maria appare come modello della Chiesa evangelizzatrice. Per questo oggi celebriamo la Giornata di Preghiera e di Aiuto alle Missioni.

  1. La Giornata di Preghiera e Aiuto alle Missioni
Celebriamo questa giornata con il motto: "Dal Cenacolo fino ai confini del mondo". La nostra preoccupazione per le missioni consiste innanzitutto nel fatto che accettiamo di essere noi stessi uniti dal Signore. Nell'Eucaristia diventiamo una comunità con "un cuor solo e un'anima sola" (At 4,32). Riconciliati interiormente, siamo testimoni e annunciatori del Vangelo fino ai confini del mondo. L'Eucaristia è fonte di consolazione e pegno della vittoria finale dell'uomo alle prese con il male e il peccato; è il "pane di vita" che fortifica coloro che a loro volta diventano "pane spezzato" per i fratelli e le sorelle nei territori di missione, pagando talvolta anche con il martirio la loro fedeltà al Vangelo. Chi incontra Cristo nell'Eucaristia non può non annunciare con la vita l'amore misericordioso del Redentore. Pertanto, al termine di ogni Santa Messa, il celebrante invia il popolo radunato dicendo: "Andate nella pace di Cristo". Diventiamo allora "missionari dell'Eucaristia", inviati a condividere il grande Dono che noi stessi abbiamo ricevuto. Giovanni Paolo II ha espresso questo rapporto dell'Eucaristia con l'attività missionaria così: "Quando si partecipa al Sacrificio eucaristico si percepisce più a fondo l'universalità della redenzione e, di conseguenza, l’urgenza della missione della Chiesa" (Giovanni Paolo II, Messaggio per la Giornata Missionaria Mondiale 2004).

La nostra responsabilità per le missioni comprende anche il sostegno a coloro che portano il messaggio di Cristo fino ai confini del mondo. Insieme a tutta la Chiesa, preghiamo anche per i popoli e le nazioni che non hanno ancora sentito parlare di Cristo e non hanno conosciuto il Vangelo. Siamo lieti che 1800 missionari polacchi prestino il loro servizio in 99 territori di missione. Sono presenti nella lontana Africa, nell'America meridionale e centrale, in Asia e persino nell'Oceania e nella fredda Alaska. I missionari non si occupano solo di annunciare il Vangelo e di formare comunità di fede, ma realizzano anche opere di carità. Con il loro aiuto disinteressato portano speranza e conforto alle comunità locali tormentate dalla povertà e dalle malattie. Per essere in grado di aiutare, hanno bisogno del nostro supporto economico e materiale. Tutti possiamo aiutare le missioni, non solo oggi quando, secondo le raccomandazioni della Conferenza Episcopale Polacca, in tutte le parrocchie vengono raccolte le offerte per il Fondo Missionario Nazionale. Con i fondi raccolti oggi si mantiene anche il Centro di Formazione Missionaria di Varsavia, che prepara i futuri missionari alla partenza. Quest'anno si stanno preparando 13 persone: 9 di loro sono sacerdoti diocesani, 1 sacerdote religioso e 3 religiose.

I giubilei di quest'anno, patrocinati delle Pontificie Opere Missionarie in Polonia, ci ricordano che tutti noi siamo responsabili delle missioni. Celebreremo: il 400.mo anniversario della Congregazione per l'Evangelizzazione dei Popoli, il 200.mo anniversario della Pontificia Opera della Promozione della Fede, il 100.mo anniversario della Pontificia Opera Missionaria, il 150.mo anniversario della nascita del Beato Paolo Manna, Fondatore della Pontificia Unione Missionaria e la beatificazione della Serva di Dio Paulina Jaricot, che avrà luogo a Lione il 22 maggio 2022. Dalle sue idee sono nati le Pontificie Opere Missionarie e i Circoli del Rosario Vivente. Ha creato un sistema mondiale di sostegno grazie alla preghiera e materiale globale per le missioni e le opere di carità nei territori di prima evangelizzazione. Già da oggi vi invitiamo a festeggiare insieme, così che si rafforzerà la nostra vocazione missionaria.

La Solennità dell'Epifania è anche la festa patronale della Pontificia Opera Missionaria dell'Infanzia. In questa giornata, in Polonia e in tutto il mondo, i bambini della Pontificia Infanzia Missionaria si uniscono nella preghiera. Vestiti con costumi che simboleggiano i 5 continenti, diventano cantanti missionari e le offerte raccolte durante i canti natalizi vengono inviate ai loro coetanei nei paesi di missione. Questa è un'opportunità per noi di donare il nostro cuore a Cristo nei bambini poveri. Quest'anno, i cantanti di canti natalizi aiuteranno i loro coetanei in Asia centrale (Kazakistan, Uzbekistan e Kirghizistan).

  1. I saggi sono maestri di fede
Oggi siamo invitati anche noi ad unirci al Corteo dei Magi organizzato in molte città della nostra Patria. Probabilmente, a causa della pandemia, si svolgerà in forma ridotta. Il corteo è composto da gente comune che con entusiasmo e gioia vuole celebrare la nascita di Cristo insieme ai propri familiari e amici. La partecipazione alla processione ci renda ancor più consapevoli del cammino di fede dei Re Magi. Fecero un cammino spirituale, che il Vangelo descrive in molti termini: "vennero", "domandarono", "videro", "andarono per la loro strada", "gioirono", "entrarono", "videro", "caddero con la faccia a terra", "adorarono", "Gli offrirono doni", "hanno ricevuto un mandato", "tornarono in patria per un'altra via". L'esempio dei Magi ci insegni, dunque, il coraggio, l'umiltà e la perseveranza nella ricerca di Dio. Rivolga il nostro sguardo verso coloro che ancora non conoscono Cristo. Ci ispiri al sostegno spirituale e materiale dei missionari e delle missionarie.

A nome di tutte le missionarie e i missionari, e di coloro che presto intraprenderanno strade missionarie, desidero esprimere il mio sentito ringraziamento per la Vostra preghiera e le offerte, per la cura delle missioni nel mondo. Cristo, che è apparso alle nazioni pagane, attraverso il servizio missionario della Chiesa, raggiunga i cuori e le menti di quanti ancora non Lo conoscono. Cristo vi ricolmi tutti della sua benedizione e della sua gioia, affinché siate inviati come “missionari eucaristici” in tutti gli ambienti, fino ai confini del mondo, per condividere il grande dono della fede in Gesù eucaristico e per ricevere da Lui le grazie necessarie.

Vi benedico di cuore nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.

Mons. Jan Piotrowski Presidente della Commissione per le Misisoni dell'Episcopato Polacco

 

Varsavia, 22 novembre 2021

(Tradotto dal polacco da M. Olmo / Ufficio per le Comunicazioni Estere della Conferenza Episcopale Polacca)

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