La Chiesa in Polonia, ma soprattutto la nostra Conferenza Episcopale, ha nei confronti di Monsignore, un enorme debito di gratitudine, che desideriamo colmare con la nostra preghiera, la nostra benevolenza e la buona memoria – ha scritto l’Arcivescovo Stanisław Gądecki, Presidente della Conferenza Episcopale Polacca in una lettera a Mons. Paweł Ptasznik, in occasione del termine del suo lavoro presso la Segreteria di Stato della Santa Sede.
Come ha scritto nella lettera l’Arcivescovo Gądecki, "Principale compito di Monsignore è stata la facilitazione dei contatti del Papa con i fedeli e le comunità della Chiesa in Polonia". Don Ptasznik in Vaticano si è occupato della lettura e di riferire la ricca corrispondenza che giungeva dai vescovi, dalle comunità ecclesiali e dai fedeli, così come dai politici, dagli uffici statali e locali. Tra gli incarichi di don Ptasznik facevano parte le traduzioni di conversazioni dirette del Papa con i politici e gli altri ospiti e pellegrini durante le udienze pubbliche e private.
Durante il suo servizio in Vaticano Don Ptasznik ha collaborato con S. Giovanni Paolo II, Benedetto XVI e Francesco "Confido che gli importanti e indimenticabili momenti di lavoro accanto ai Papi (…), produrranno un raccolto benedetto di santità nella vita di Monsignore e che, con la vasta esperienza lavorativa in Segreteria di Stato e con le sue straordinarie capacità, Monsignore continuerà a servire la Chiesa e la Patria" – ha scritto il Presidente dell’Episcopato.
Ufficio Stampa della Conferenza Episcopale Polacca
Pubblichiamo il testo integrale della lettera:
Varsavia, 23 febbraio 2022
Reverendissimo Monsignore,
Ho ricevuto dalla Santa Sede la comunicazione che Monsignore, dopo 26 anni, termina il lavoro presso la Segreteria di Stato di Sua Santità e andrà in pensione dal Vaticano. A nome della Conferenza Episcopale Polacca vorrei ringraziarLa sentitamente per questo oltre quarto di secolo di fedele servizio in favore della Santa Sede e della Chiesa in Polonia.
La presenza di Monsignore in Segreteria di Stato è stata un prezioso aiuto nei contatti tra la nostra Patria e la Santa Sede. La Chiesa in Polonia, ma soprattutto la nostra Conferenza Episcopale, ha nei confronti di Monsignore, un enorme debito di gratitudine, che desideriamo colmare con la nostra preghiera, la nostra benevolenza e la buona memoria. Ricordiamo vivamente gli esercizi spirituali da Lei guidati per i vescovi polacchi a Jasna Góra nel 2017, per i quali ancora una volta ringraziamo di cuore.
È difficile elencare in una breve lettera tutte le attività e i servigi resi da Monsignore nel periodo in cui ha svolto il suo servizio nella Sezione Polacca della Segreteria di Stato, nella quale Ella è stato coinvolto nel 1996, al termine degli studi dottorali nella Pontificia Università Gregoriana a Roma e che ha successivamente guidato dal 2001. Possiamo comprendere l’enorme lavoro svolto, il cuore e la dedizione, dal fatto che Monsignore ha servito tre Papi: prima S. Giovanni Paolo II, poi Benedetto XVI e il Santo Padre Francesco.
Principale compito di Monsignore è stata la facilitazione dei contatti del Papa con i fedeli e le comunità della Chiesa in Polonia, e successivamente anche di altri paesi slavi della nostra regione. Questo lavoro ha richiesto innanzitutto la lettura e il riferimento alla ricca corrispondenza che giungeva dai vescovi, dalle comunità ecclesiali e dai fedeli, così come dai politici, dagli uffici statali e locali. Monsignore si è occupato anche delle traduzioni di conversazioni dirette del Papa con i politici e gli altri ospiti e pellegrini durante le udienze pubbliche e private.
Monsignore ha più volte mediato nei contatti dei vescovi polacchi con i successivi Papi e dicasteri vaticani, cercando di avere la massima cura possibile delle questioni polacche e della Chiesa nella nostra Patria. Negli anni 1998, 2014 e 2021 Monsignore ha aiutato i vescovi polacchi nella preparazione e nello svolgimento della visita ad limina. Degno di nota è anche l'aiuto nella preparazione delle riunioni delle massime autorità statali polacche – i Presidenti Lech Kaczyński (2006, 2007, 2009) e Bronisław Komorowski (2010, 2011) con Papa Benedetto XVI e Andrzej Duda con Papa Francesco (2015, 2018 i 2020), ma anche dei Primi Ministri: Leszek Miller, Kazimierz Marcinkiewicz, Jarosław Kaczyński, Donald Tusk, Ewa Kopacz, Beata Szydło i Mateusz Morawiecki, dei ministri e dei parlamentari.
Durante il pontificato di Giovanni Paolo II, Monsignore ha collaborato con il Santo Padre nella preparazione di discorsi pubblici, documenti e libri, tra i quali "Memoria e identità" e "Alzati, andiamo!". Questo lavoro comprendeva la redazione, la traduzione, i contatti con le case editrici in Polonia e nel mondo. Su richiesta del Papa, Monsignore ha mantenuto contatti con gli ambienti scientifici, con persone di cultura e di arte e corrispondenti delle stazioni radiofoniche e televisive di molti paesi. Monsignore è stato consulente per la produzione di alcuni film biografici dedicati a Giovanni Paolo II. È difficile non ricordare anche l'intermediazione nella realizzazione di molte opere caritative personali di Giovanni Paolo II che, senza pubblicità, sono state condotte in Polonia e in altre regioni del mondo.
Con grande impegno personale Monsignore ha partecipato alla preparazione e allo svolgimento dei pellegrinaggi in Polonia di Giovanni Paolo II nel 1997, 1999 e 2000, di Benedetto XVI nel 2006 e della visita di Papa Francesco in occasione della Giornata Mondiale di Giovani nel 2016.
In modo particolare ringrazio per il fatto che al termine del pontificato di Giovanni Paolo II Monsignore si è preso cura di coltivarne con affidabilità la memoria e il suo insegnamento, tra cui l’elaborazione delle „Opere complete” e di altre pubblicazioni, e di aver preso parte a numerosi simposi, conferenze e incontri nei diversi paesi con persone che volevano conoscere più da vicino la vita e gli insegnamenti del Papa polacco.
Confido che gli importanti e indimenticabili momenti di lavoro accanto ai Papi S. Giovanni Paolo II, Benedetto XVI e Francesco, produrranno un raccolto benedetto di santità nella vita di Monsignore e che, con la vasta esperienza lavorativa maturata in Segreteria di Stato e con le sue straordinarie capacità, Monsignore continuerà a servire la Chiesa e la Patria.
Affido al Buon Dio la vita e l'ulteriore ministero di Monsignore, per intercessione della Signora di Jasna Góra – Regina della Polonia e di S. Giovanni Paolo II.
Con saluto fraterno in Cristo Signore e con la mia pastorale benedizione,
+Stanisław Gądecki
Arcivescovo Metropolita di Poznań
Presidente della Conferenza Episcopale Polacca
(Tradotto dal polacco da M. Olmo / Ufficio per le Comunicazioni Estere della Conferenza Episcopale Polacca)