L'esperienza della presenza di Cristo Risorto si esprime nella fede profonda e negli atti di misericordia. Il Signore Risorto vive nell'apertura del cuore di milioni di Polacchi, grazie alla quale i nostri fratelli e nelle nostre sorelle dell'Ucraina hanno trovato una casa – ha scritto mons. Wiesław Szlachetka, Presidente della Commissione Caritativa della Conferenza Episcopale Polacca nel Messaggio per la Domenica della Misericordia, che quest'anno cade il 24 aprile.
Mons. Szlachetka ha osservato che l'imitazione del Signore Risorto, che ci ha mostrato l'infinita misericordia di Dio, "si manifesta anche nella grande benevolenza e nel generoso aiuto ai profughi, condotto organizzativamente da Caritas Polska in collegamento con le Caritas diocesane, parrocchiali e con i gruppi scolastici della Caritas".
"Le comunità parrocchiali e religiose, così come varie le organizzazioni umanitarie e i governi locali, sono in larga misura coinvolti in questo aiuto. Ogni tipo di sostegno materiale, educativo e sociale si unisce all'aiuto che rende possibile il culto religioso e la preghiera, perché anche la preghiera per i vivi e per i morti, specialmente per coloro che ne hanno particolarmente bisogno, è un atto di misericordia" – si legge nel Messaggio del Presidente del Comitato Caritativo della Conferenza Episcopale Polacca.
Mons. Szlachetka ha ricordato che la colletta in favore dei profughi organizzata da Caritas Polska nella metà aprile ha superato i 100 milioni di złoty, mentre il valore stimato del sostegno fornito sotto forma di donazioni in natura ha superato i 136 milioni di złoty. "L'ospitalità polacca e i cuori pieni di amore, e quindi quei valori che scaturiscono dallo spirito del Vangelo, hanno fatto sì che le sorelle e i fratelli che sono stati costretti a lasciare la loro patria potessero da noi sentirsi al sicuro" – ha aggiunto.
La Domenica della Divina Misericordia è anche la patrona della Caritas. Tradizionalmente, in questo giorno, in tutta la Polonia viene organizzata una raccolta fondi per le opere caritative. Quest'anno, la Festa della Misericordia si celebra con il motto "Giornata del bene".
Ufficio Stampa della Conferenza Episcopale Polacca
Pubblichiamo il testo integrale del Messaggio:
Messaggio
del Presidente della Commissione Caritativa della Conferenza Episcopale Polacca
per la Domenica della Misericordia
(24 aprile 2022)
"Dove c'è misericordia, là fiorisce la pace"
Sorelle e fratelli amati in Cristo Signore,
Il Vangelo di oggi racconta le esperienze pasquali di Tommaso. In primo luogo, il crudele tormento e la morte incomprensibile del Maestro hanno causato in lui – come negli altri apostoli – una grande delusione. Concentrato sulle difficoltà che stava attraversando, non ha creduto a coloro della sua comunità, che hanno incontrato Gesù risorto. Nessuna rassicurazione gli pareva credibile, non riusciva a guardare con fiducia al futuro. Gli bastava, però, che condividesse con i suoi amici, gli apostoli, i dubbi e le paure, ma Gesù venne da lui personalmente. Gli ha mostrato le sue ferite, perché in esse c'è la risposta salvifica a tutte le sofferenze che ci toccano. Non ci sono ferite tali che Egli non possa sanare. Tommaso ha visto che "per le sue piaghe noi siamo stati guariti" (Is 53, 5). Il Signore risorto si è rivelato colui che salva, illumina le tenebre e dona la sua forza per amare nonostante le esperienze difficili. Cristo ha aperto il cuore di Tommaso, ha spezzato la sua paura, gli ha permesso di scoprire la verità e la potenza della presenza di Dio nella sua vita. E Tommaso ha trovato la fede e ha imparato che la vera pace è dono della misericordia di Dio.
Questa storia non è solo una storia di duemila anni fa. È la Parola di Dio che è stata scritta a noi, anche in questo momento in cui nel nostro confine orientale c'è la guerra. Siamo testimoni della sofferenza degli innocenti, degli omicidi e dell'ingiustizia terribile. Con paura e senso di impotenza, guardiamo le immagini che ci arrivano dall'Ucraina. Mi vengono in mente le parole del profeta Geremia "Volenza e oppressione!" (Ger 20, 8). Il dramma di questa guerra pone molti di coloro che la sperimentano direttamente, così come alcuni di noi, in un tempo simile a quello in cui si trovò l'apostolo Tommaso, che dubitava di tutto dopo la morte di Cristo. Ma fortunatamente c'è una vasta comunità di discepoli di Cristo e di persone di buona volontà che sperimentano la Sua risurrezione, la Sua vittoria sulla morte, l'inferno e Satana, la Sua presenza viva, la Sua forza spirituale e la Sua pace.
L'esperienza della presenza di Cristo risorto si esprime nella fede profonda e negli atti di misericordia. Il Signore risorto vive nell'apertura del cuore di milioni di polacchi, grazie alla quale i nostri fratelli e le nostre sorelle dell'Ucraina hanno trovato una casa. L'imitazione del Signore risorto, che ci ha mostrato l'infinita misericordia di Dio, si manifesta anche nella grande benevolenza e nel generoso aiuto ai profughi, condotto organizzativamente da Caritas Polska in collegamento con le Caritas diocesane, parrocchiali e con i gruppi scolastici della Caritas. Le comunità parrocchiali e religiose, così come varie le organizzazioni umanitarie e i governi locali, sono in larga misura coinvolti in questo aiuto. Ogni tipo di sostegno materiale, educativo e sociale si unisce all'aiuto che rende possibile il culto religioso e la preghiera, perché anche la preghiera per i vivi e per i morti, specialmente per coloro che ne hanno particolarmente bisogno, è un atto di misericordia.
Vale la pena ricordare che la raccolta fondi in favore dei rifugiati, organizzata da Caritas Polska a metà aprile, ha superato i 100 milioni di zloty. Il valore stimato del sostegno fornito sotto forma di donazioni in natura ha superato i 136 milioni di zloty. È grazie a questa enorme generosità dei donatori che la Caritas sin dai primi giorni di guerra ha potuto organizzare aiuti non solo al confine, ma anche in tutta la Polonia e in Ucraina. L'ospitalità polacca e i cuori pieni di amore, e quindi quei valori che scaturiscono dallo spirito del Vangelo, hanno fatto sì che le sorelle e i fratelli che sono stati costretti a lasciare la loro patria potessero da noi sentirsi al sicuro. Tra questi ci sono 830 bambini degli orfanotrofi ucraini – i più disagiati, non solo per la guerra, ma anche per il destino – che hanno trovato una casa piena di benevolenza nelle istituzioni delle Caritas diocesane. È grazie a Voi, fratelli e sorelle, e anche ai volontari della Caritas, che si è riusciti a inviare diverse centinaia di spedizioni umanitarie in Ucraina. Il sostegno realizzato a più livelli raggiunge le famiglie ucraine, le persone che attraversano i valichi di frontiera, dove molti volontari lavorano giorno e notte.
Le comunità della Caritas non solo si impegnano ad aiutare le vittime della guerra, ma continuano e sviluppano anche i programmi caritativi esistenti nel Paese e all'estero. Particolarmente degno di nota è il programma Famiglia di Famiglie, che aiuta le vittime nelle aree colpite dai conflitti. Sono ancora operative le case per madri single (23), i centri di intervento per le donne in crisi (9), i centri terapeutici (98), gli hospice (22), gli sportelli della vita (61), le mense, gli orfanotrofi e molti altri luoghi. Da molti anni i volontari e i dipendenti della Caritas creano luoghi che diventano case, comunità di famiglie, nelle quali nessuno si sente estraneo.
La Domenica della Divina Misericordia che celebriamo oggi è la festa patronale della Caritas. Tradizionalmente, in questo giorno, in tutta la Polonia viene organizzata una raccolta fondi per le opere caritative. Esse sono destinate a quei luoghi che sono diventati la casa per molti bisognosi. Quest'anno, la Festa della Misericordia si celebra con il motto "Giornata del bene". Il contenuto di questo motto ricorda che "Dio vide quanto aveva fatto, ed ecco, era cosa molto buona. " (Gen 1,31). Attraverso le opere di misericordia, vogliamo continuare quest'opera di Dio, perché attraverso i nostri cuori benevoli, si moltiplichi il bene nel mondo. Oggi scopriamo che la maggior parte di noi è testimone visibile di Cristo risorto, che ci rende capaci di fare del bene quando tutto intorno a noi fallisce.
A nome di tutti coloro che oggi hanno ricevuto del bene, vi ringrazio con tutto il cuore. E alle nostre sorelle e ai nostri fratelli di rito ortodosso che celebrano oggi la Pasqua, rivolgo i miei migliori auguri. La pace di Cristo dimori nei nostri cuori, in Ucraina e in tutto il mondo!
Monsignor Wiesław Szlachetka
Presidente della Commissione Caritativa della Conferenza episcopale polacca
(Tradotto dal polacco da M. Olmo / Ufficio per le Comunicazioni Estere della Conferenza Episcopale Polacca)