La famiglia, la catechesi e la vita della Chiesa – sono tre elementi che si uniscono – ha affermato il Vescovo Artur G. Miziński, Segretario Ggenerale della Conferenza episcopale polacca, nel corso di una conferenza stampa al termine della 392.ma Sessione Plenaria della Conferenza Episcopale Polacca, che si è svolta nei giorni 6 e 7 giugno presso il Centro di Formazione e Educazione ‘Księżówka’ di Zakopane.
Mons. Miziński ha sottolineato che “la famiglia è la cellula fondamentale non solo della vita sociale, ma anche della Chiesa, è la Chiesa domestica e il luogo della prima educazione, anche religiosa”. Il trasferimento e l'integrazione di questa educazione e formazione che avviene nella scuola, anche con la partecipazione di una moltitudine di catechisti – laici, presbiteri e consacrati – deve portare alla formazione di un maturo atteggiamento di fede dei fedeli, che siano coinvolti nella vita della Chiesa, la quale riscopre la propria sinodalità, cioè che è un’unica famiglia corresponsabile della Chiesa – ha sottolineato il Segretario Generale dell'Episcopato.
Mons. Miziński ha anche fatto riferimento al 25.mo anniversario della visita di Papa Giovanni Paolo II a Zakopane. “Siamo stati felici della possibilità di essere insieme a questo popolo fedele di Podhale – come lo ha definito il Santo Padre Giovanni Paolo II – su cui contavamo e che non ci hanno delusi in alcun modo. Partiamo da qui con gioia” – ha aggiunto Mons. Miziński.
L'Arcivescovo Adrian Galbas, Presidente del Consiglio per l'Apostolato dei Laici, ha sintetizzato l'andamento della fase diocesana del sinodo dei vescovi sulla sinodalità. “Tutta la Chiesa è invitata ad essere spazio di incontro per sé e per il mondo. Siamo riusciti a organizzare tanti incontri in ogni diocesi” – ha affermato.
“La benevolenza nei confronti del sinodo è cresciuta tra coloro che vi si sono impegnati. Entro la fine di agosto verrà preparata una sintesi a livello nazionale. Attualmente nelle diocesi stanno sviluppando le sintesi locali. Mostrano che la Chiesa è variegata, ma molti problemi sono comuni” – ha sottolineato l'Arcivescovo Galbas.
Mons. Wojciech Osial, Presidente del Comitato per l'Educazione Cattolica, a sua volta ha fatto riferimento al tema principale della Sessione Plenaria, ovvero la catechesi. “Siamo tutti consapevoli delle sfide affrontate dalla catechizzazione in Polonia. Sono in atto cambiamenti culturali, sociali e religiosi molto intensi – questo provoca diverse crisi e difficoltà di fede nelle persone. Assistiamo anche una crisi di fiducia nella famiglia” – ha dichiarato.
Mons. Osial ha affermato che i vescovi hanno sottolineato con forza che non ci si può limitare alle lezioni di religione a scuola. “La vera e più profonda educazione alla fede avviene nell'ambiente della fede, che è la parrocchia. Da qui il forte accento sul rilancio delle attività catechetiche in parrocchia” – ha aggiunto.
“I nuovi orientamenti per la catechesi in Polonia saranno il contenuto principale del nuovo Direttorio catechetico, al quale stiamo pensando, perché quello attuale ha già più di 20 anni” – ha sottolineato mons. Osial.
“Concentrarsi sulla catechesi parrocchiale non significa in alcun modo rinunciare alle lezioni di religione nella scuola. Si tratta di due realtà complementari che si completano a vicenda” – ha sottolineato Mons. Osial.
Ufficio Stampa della Conferenza Episcopale Polacca
(Tradotto dal polacco da M. Olmo / Ufficio per le Comunicazioni Estere della Conferenza Episcopale Polacca)