Da un lato aiutiamo l'Ucraina pregando per quella Chiesa, perché ha bisogno di uno spirito forte per sopravvivere a questo momento difficile, e dall'altro sosteniamo materialmente – ha affermato il Vescovo Krzysztof Chudzio, Presidente dell'Equipe per l'Aiuto alla Chiesa in Oriente, nel corso di una conferenza stampa in vista della XXIII Giornata di preghiera e di aiuto materiale alla Chiesa in Oriente, che celebreremo domenica 4 dicembre.
Mons. Chudzio riconosce che la Chiesa in Polonia si sente particolarmente responsabile per la Chiesa in Oriente. "La stragrande maggioranza dei cattolici che vivono in Oriente era di origine polacca. Gli inizi sono legati al nostro Paese" – ha sottolineato. Ha aggiunto che quando parliamo di Chiesa in Oriente, intendiamo in questo caso la Chiesa nell'ex Unione Sovietica.
"In questo momento l'Equipe di Aiuto alla Chiesa d'Oriente si riferisce soprattutto a questa Chiesa, che attualmente sta sperimentando maggiormente la sofferenza e una situazione difficile. In nessuno dei Paesi assistiti dall'Equipe la situazione è così difficile come in Ucraina" – ha aggiunto Mons. Chudzio.
Mons. Chudzio ha sottolineato che la prossima Giornata di preghiera e di aiuto materiale alla Chiesa in Oriente è una giornata di duplice assistenza. "Da un lato, aiutiamo pregando per questa Chiesa, perché hanno bisogno di uno spirito forte per sopravvivere a questo momento difficile, e dall'altro, con il sostegno materiale".
Don Leszek Kryża TChr, Direttore dell'Equipe di Aiuto alla Chiesa in Oriente, ha presentato l'aiuto concreto fornito all'Ucraina. "L'anno scorso siamo riusciti a raccogliere quasi 2,5 milioni di PLN, con i quali abbiamo già soddisfatto 214 richieste. Di questo importo, 1,5 milioni di PLN sono stati diretti in Ucraina, a partire dall'organizzazione dei trasporti, dall'acquisto di cibo e forniture mediche" – ha dichiarato.
Don Kryża ha richiamato che le attività dell'Equipe non riguardano solo l'Ucraina. "Il nostro aiuto ha raggiunto anche i Paesi dell'Asia centrale. Si tratta di un aiuto ad ampio raggio. Abbracciamo tutta la Chiesa in Oriente, tutti coloro che si rivolgono a noi con richieste" – ha sottolineato.
"Dobbiamo ricordare i sacerdoti e le suore che si sono trovati in una situazione di pericolo di vita dallo scoppio della guerra, eppure sono rimasti con i loro fedeli. Aiutano come possono. E siamo molto felici di poter partecipare a questo grande aiuto" – ha sottolineato don Kryż.
"Se siamo riusciti a fare qualcosa, è solo perché lo facciamo insieme" – ha affermato don Kryż. Ha anche fatto presente che in ogni discorso di Papa Francesco c'è un appello alla preghiera per l'Ucraina.
Ludmiła Kostuszewicz, Pesidente del Club Culturale Polacco di Energodar in Ucraina, ha parlato dell'evacuazione dei civili dalle aree sotto tiro. "Vorrei ringraziare tutti i polacchi, la Chiesa, i vescovi, perché sono stati i primi ad aiutarci" – ha dichiarato.
Anche Don Wojciech Stasiewicz, Direttore di Caritas-Spes di Kharkiv, ha espresso la sua gratitudine per l'aiuto mostrato alla popolazione ucraina. "Posso solo esprimere a parole quello che sente ogni sacerdote e ogni diocesi in Ucraina: che siamo insieme da così tanto tempo. Forniamo questo aiuto, ma il compito più difficile è in Polonia: come organizzare questo aiuto, come sensibilizzare le persone ad aiutare" – ha osservato.
Don Stasiewicz ha fatto presente che l'inverno sta arrivando e la gente sta tornando nelle cantine perché è più caldo e più sicuro. "Sosteniamo anche queste persone. Attualmente stiamo preparando i pacchetti natalizi, con regali per i bambini. I bambini sono le più grandi vittime di questa guerra. Lo stress e la stanchezza sono i più visibili in loro. Il loro mondo è in cantina. Stiamo parlando di 9 mesi di tempo molto difficile. Certamente questo inverno sarà uno degli elementi più difficili di questa guerra. Sono grato a tutta la Chiesa cattolica in Polonia per il suo aiuto" – ha affermato.
Padre Luca Bovio IMC, Segretario Nazionale della Pontificia Unione Missionaria, ha sottolineato che è importante che la gente non si abitui al fatto che l'Ucraina è in guerra, soprattutto ora che sta iniziando l'inverno. "Sono stato toccato dalla dignità di queste persone in Ucraina. Hanno ringraziato per l'aiuto e chiesto ulteriore aiuto" – ha riferito. "Non siamo indifferenti a questa tragedia e stiamo lavorando tutti insieme. Promettiamo che non li lasceremo soli. Grazie di cuore a tutti per questo grande impegno" – ha osservato Padre Bovio.
Ufficio Stampa della Conferenza Episcopale Polacca
(Tradotto dal polacco da M. Olmo / Ufficio per le Comunicazioni Estere della Conferenza Episcopale Polacca)