Il Presidium della Conferenza Episcopale Polacca ha presentato una richiesta di informazioni pubbliche al Primo Ministro

Il Presidium della Conferenza Episcopale Polacca ha presentato al Primo Ministro della Repubblica di Polonia, Donald Tusk, una richiesta di informazione pubblica in merito alla mancata pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della sentenza del Tribunale Costituzionale della Repubblica di Polonia del 27 novembre 2024.

Nella richiesta presentata al Primo Ministro, i membri del Presidium della Conferenza Episcopale Polacca hanno incluso la domanda sul perché la sentenza del Tribunale Costituzionale della Repubblica di Polonia del 27 novembre 2024 che dichiara l'illegalità e allo stesso tempo l'incostituzionalità nella sua interezza, per motivi formali, del decreto del Ministro dell'Istruzione del 26 luglio 2024 che modifica il decreto sulle condizioni e le modalità di organizzazione dell'insegnamento religioso negli asili e nelle scuole pubbliche (Gazzetta delle leggi del 2024, voce 1158) non è ancora stata pubblicata nella Gazzetta delle leggi.

I vescovi hanno inoltre chiesto di sapere quale sia la base giuridica costituzionale e statutaria per l'inazione delle autorità statali e dell'amministrazione governativa in questa materia e cosa intenda fare il Primo Ministro, in qualità di capo dell'amministrazione governativa, per ripristinare lo stato delle cose in conformità con il diritto universalmente applicabile in merito alla pubblicazione della sentenza del Tribunale Costituzionale del 27 novembre 2024.

I membri del Presidium hanno anche chiesto al Primo Ministro se si assume la responsabilità per le azioni illegali del Ministro dell'Educazione Nazionale nell'emanare regolamenti che modificano il regolamento sulle condizioni e le modalità di organizzazione dell'insegnamento religioso negli asili e nelle scuole pubbliche senza aver prima raggiunto il necessario accordo con le autorità della Chiesa cattolica, della Chiesa ortodossa autocefala polacca e di altre chiese e associazioni religiose (articolo 12, paragrafo 2, della legge del 7 settembre 1991 sul sistema educativo, cioè Dz. U. del 2024, voce 750), il cui effetto sarà, tra l'altro, la perdita improvvisa e involontaria del lavoro di numerosi insegnanti di religione.

I membri del Presidium della Conferenza Episcopale Polacca, composto da: L'Arcivescovo Tadeusz Wojda SAC, Presidente della Conferenza Episcopale, l'Arcivescovo Józef Kupny, Vicepresidente e il Vescovo Marek Marczak, Segretario Generale, hanno presentato una mozione al Primo Ministro agendo a nome proprio e formalmente a nome della Conferenza Episcopale Polacca, e di fatto a nome e per conto dei fedeli della Chiesa cattolica in Polonia, e in particolare di gruppi come gli insegnanti di religione cattolica negli asili e nelle scuole pubbliche, i genitori (tutori legali) dei bambini che frequentano le lezioni di religione nel sistema educativo pubblico e gli alunni, specialmente quelli di età superiore, che frequentano le lezioni di religione cattolica a scuola.

La mancata pubblicazione della sentenza del 27 novembre 2024 nella Gazzetta Ufficiale viola i diritti delle persone fisiche e giuridiche ai sensi della cosiddetta giustizia procedurale sancita dalla Costituzione della Repubblica di Polonia e dagli accordi internazionali ratificati. La necessità di pubblicare tutte le sentenze del Tribunale Costituzionale è stata sottolineata anche dalla Commissione di Venezia, che ha criticato i casi di mancata pubblicazione delle sentenze del Tribunale Costituzionale negli anni precedenti. Secondo lo standard formulato dalla Commissione di Venezia, l'esecutivo non può influenzare la giurisprudenza di corti e tribunali limitando la pubblicazione delle loro sentenze.

Ufficio Stampa della Conferenza Episcopale Polacca

 

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