Comunicato del Consiglio dei Vescovi Diocesani

02-05-2012

Częstochowa, 2 maggio 2012

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Il 2 maggio 2012, alla vigilia della solennità di Maria Santissima Regina della Polonia, si è tenuta a Jasna Góra una sessione del Consiglio dei Vescovi Diocesani, presieduta dall’arcivescovo Józef Michalik, alla presenza inoltre del nunzio apostolico in Polonia arcivescovo Celestino Migliore. I vescovi hanno svolto una riflessione sulla situazione religiosa e sociale nel paese.

1. Consapevoli dell’indispensabilità di cambiamenti relativi alle riforme della vita sociale, facendo riferimento alla posizione del Presidio della Conferenza Episcopale Polacca, i vescovi hanno evidenziato l’esigenza di rafforzare la politica familiare. Essa dovrebbe essere un elemento essenziale della riforma delle pensioni. In tale ambito hanno ricordato le attività svolte dalla Chiesa a favore della famiglia, tra le quali la gestione di case di accoglienza per mamme sole, hospice, asili nido e scuole materne, e soprattutto il supporto alla famiglia nella sua funzione genitoriale ed educativa.

2. Durante la sessione i vescovi hanno esaminato la questione relativa al finanziamento della Chiesa. Hanno sottolineato che coloro i quali mantengono la Chiesa in Polonia sono e dovrebbero restare i fedeli. I vescovi esprimono la loro gratitudine ai laici cattolici per la loro generosità. In questo contesto si sono occupati della proposta di trasformazione del Fondo per la Chiesa, in un nuovo meccanismo di supporto alle attività sociali della Chiesa. Il Fondo per la Chiesa, creato nel 1950 a titolo di risarcimento per i beni confiscati alla Chiesa, avrebbe dovuto alimentarne tra l’altro l’attività sociale. Purtroppo fino al 1989 venne utilizzato principalmente per la lotta contro la Chiesa. Nel periodo di libertà della Polonia ha sostenuto alcune attività socialmente utili condotte dalla Chiesa e in particolare ha supportato la protezione di  monumenti ecclesiastici sacri. Inoltre ha finanziato in parte i contributi di assicurazione per alcuni membri del clero.

I colloqui condotti di recente con il governo della Repubblica di Polonia sulla trasformazione del Fondo vanno verso l’istituzione di deduzioni fiscali a favore delle Chiese e di altre comunità religiose. Questa nuova formula può diventare un sistema di risarcimento per i beni confiscati. Allo stesso tempo non crea un ulteriore aggravio per il contribuente e dà a questi la possibilità di decidere la destinazione di una parte delle imposte pagate. I mezzi ottenuti in questo modo supporterebbero la realizzazione di vari obiettivi sociali da parte della Chiesa. Una parte di questi mezzi sarebbe ancora da assegnare alla previdenza sociale per alcuni religiosi, soprattutto missionari e monaci di clausura.

I vescovi hanno preso atto dello stato delle attività dei gruppi di lavoro della commissione per il concordato, che si occupano di questa questione e hanno accolto l’annuncio di un accordo tra l’Episcopato e il Governo. Con riferimento alla proposta del Governo sull’ammontare della deduzione fiscale, i vescovi vedono la necessità di condurre ulteriori colloqui. La regolamentazione finale dovrebbe garantire un adeguato livello di supporto alle attività gestite dalla Chiesa. Inoltre è importante, che il modello polacco sia rispondente alle soluzioni applicate in altri paesi europei.

3. Durante la riunione i vescovi hanno affrontato ancora una volta il problema delle approssimative, e per questo necessitanti di interpretazione, leggi relative allo spazio delle lezioni di religione nei programmi scolastici. I dubbi che ne derivano per le autorità locali, i direttori delle scuole e gli stessi catechisti, richiedono una tempestiva revisione del regolamento. Un’analoga revisione è indispensabile per la legge sulle attività mediche, che entra in vigore dal 1° luglio 2012. Le norme di questa legge rendono semplicemente impossibile la conduzione di un’attività medica e di hospice, come attività no-profit. I vescovi hanno rivolto l’attenzione anche al problema emerso da molti anni, della mancanza di possibilità per i farmacisti di appellarsi alla cosiddetta clausola di coscienza, fattispecie attualmente non regolamentata dalla legislazione.

I vescovi riuniti presso il trono della Regina della Polonia a Jasna Góra affidano a Dio attraverso l’intercessione di Maria, gli attuali difficili problemi della Patria e della Chiesa, e benedicono tutti amorevolmente.

 

Firmato da:

I Vescovi riuniti nella sessione del Consiglio dei Vescovi Diocesani


Częstochowa, 2 maggio 2012