La verità su quanto accaduto dietro i fili del campo di concentramento e di sterminio nazista tedesco Auschwitz-Birkenau non deve dividerci in alcun modo. Facciamo uno sforzo per costruire l’unità ovunque siamo presenti – ha detto Mons. Piotr Greger, vescovo ausiliare della diocesi di Bielsko-Żywiec, nell’omelia della Santa Messa celebrata nel Centro per il dialogo e la preghiera di Oświęcim, alla vigilia della celebrazione ufficiale del 75° anniversario della liberazione di Auschwitz-Birkenau.

All’Eucaristia hanno partecipato circa 30 ex detenuti di Auschwitz, il Presidente della Repubblica di Polonia Andrzej Duda e sua consorte, i rappresentanti della comunità locale di Oświęcim e i dipendenti del Museo statale di Auschwitz-Birkenau e del Centro per il dialogo e la preghiera, nonché l’ex primo ministro Beata Szydło.

Vescovo Piotr Greger ha fatto riferimento nell’omelia alla storia dei prigionieri nei campi di concentramento e ha sottolineato il valore della verità storica. “La riflessione storica è sempre presente, o almeno dovrebbe esserlo, in ogni comunità” – ha detto.  “La verità su quanto è accaduto qui, dietro i fili del campo di concentramento e sterminio nazista tedesco Auschwitz-Birkenau costruito alla periferia di Oświęcim, non deve dividerci in alcun modo. Il sacrificio delle vite di queste persone, preceduto da un crudele martirio, dovrebbe diventare una forza unificante per la società contemporanea, non solo per chi vive sulla Vistola” – ha sottolineato.

La preghiera dei fedeli è stata letta dall’ex detenuta di Auschwitz Jadwiga Wakulska di Lublino, nata ad Auschwitz-Birkenau nel settembre 1944. Subito dopo la nascita, fu portata via da sua madre per gli esperimenti che l’ufficiale delle SS tedesche e medico di campo Josef Mengele stava conducendo.

La celebrazione del 75° anniversario della liberazione del campo tedesco di Auschwitz-Birkenau è iniziata lunedì, il 27 gennaio, presso il Memoriale con l’accensione di candele e la deposizione di corone al Muro dell’Esecuzione nell’ex campo di Auschwitz I. Il delegato speciale di Papa Francesco per le celebrazioni è il cardinale Zenon Grocholewski.

In una dichiarazione in questa occasione, i vescovi d’Europa hanno scritto che “il 75° anniversario della liberazione del campo di concentramento di Auschwitz-Birkenau, nello spirito delle parole di papa Francesco, ci obbliga a contrastare con forza tutti gli atti che minacciano la dignità umana: razzismo, xenofobia e antisemitismo. Non possiamo permettere che la verità venga ignorata o manipolata per esigenze politiche immediate”.

Ufficio Stampa della Conferenza Episcopale Polacca